OSPEDALE, FINALMENTE IL PUNTO RISTORO…CHE EMOZIONE! FURBI AVANTI!

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%name OSPEDALE, FINALMENTE IL PUNTO RISTORO…CHE EMOZIONE! FURBI AVANTI!(f.n.) – E si passa con nonchalance dall’Ospedale delle Meraviglie, all’Ospedale dei Furbi…con il sottordine dei furbetti e dei furbini che con il loro pressapochismo, fanno crollare le impalcature, così elegantemente esibite…Certe volte non sappiamo da dove cominciare e quale sia il degno inizio per un ancor più degno reportage sulle furbate che al nostro Ospedale, ultimamente, si sprecano…Ebbene, cominciamo dalla sospirata riapertura  di quella che fu la mensa dei dipendenti, chiusa a causa dell’emergenza Covid ben due anni fa e poi…rimasta tale non si sa per quale arcana ragione…Con la riapertura della mensa o come si legge nella delibera 380, del punto ristoro, i dipendenti potranno quindi, finalmente, smettere di pranzare, arrangiandosi sulle scrivanie o sui tavoli di fortuna… Come?…non è così?, ah…non smetteranno?, e perché?, ah…si continua?…davvero? …Ah!, abbiamo capito! Già…infatti…La riapertura della mensa non prevede automaticamente che tutti ne facciano uso, a quanto pare…Come si dice?…Fatta la legge trovato l’inganno n’est pas? Poiché il contratto di lavoro, prevede che la pausa mensa debba essere recuperata, per usufruire del servizio, si deve smarcare il cartellino, perché il servizio mensa appunto, è da considerarsi fuori dall’orario di servizio. E qui entrano in scena i furbetti che, portandosi il pranzo da casa o facendoselo consegnare dalla trattoria di zì Cuncettina, o i più impicciosi magari la fritturina di pesce “caldacalda”, in diretta dalla pescheria all’uscita di Via Amalfi, come abbiamo potuto intravedere poco fa, seguendo i segnali di fumo che evaporavano dalle trigliette, i furbetti…dicevamo… non si sognano lontanamente di smarcare il cartellino, perché fanno rientrare tutto nell’orario di servizio, a discapito ovviamente di scrivanie, suppellettili e delibere, ma tutto sommato “ecchissenefrega”, n’est pas? Questo sistema però, utile ed in uso a molti, rappresenta uno sberleffo de facto, per coloro che rispettano le regole e si recano in mensa, smarcando il cartellino, rassegnati al recupero del tempo impiegato per il pranzo…E fin qui, compreso la frittura di pesce…tutto è conforme al solito andazzo, alle solite abitudini ed ai soliti silenzi superiori… permissivi assai…Ma sarebbe davvero squalificante e molto, molto ma molto grave, sia per l’immagine stessa dell’Azienda che per il triumvirato che la gestisce, se la consegna della fritturina “caldacalda” e fumante, fosse stata destinata ad un paziente…bè è appena il caso di evidenziare che una cosa del genere rappresenterebbe, al di là della già rovinosa caduta verticale delle regole e del decoro, quello che si dice un vero, autentico tocco di classe degno di “cotanta sofisticata cafunamma”. Hasta la vista!