
Sarebbe stato il modo migliore per fare un bando equo, con un occhio rivolto alle opportunità. Pensiamo soprattutto a chi è più debole, a chi vanta un’antica tradizione artigiana ma non è tecnologico. Ma è possibile che in un momento del genere, durante il quale non si riescono a pagare neppure le bollette dell’energia elettrica e si chieda agli artisti di acquistare attrezzature per poter avere un contributo? Se avessero proposto di acquistare con la quota capitale una parte delle attrezzature, sarebbe stato molto più corretto. Non vorrei stessimo correndo il rischio di appostare un altro pacchetto di fondi per i cosiddetti “finti ceramisti”, tenendo fuori chi davvero fa questo mestiere per vivere e lo tramanda di generazione in generazione. Mi riferiscono che ci sono realtà delle aree interne dove diversi artisti hanno chiuso i laboratori in attesa di ripartire con l’aiuto delle sovvenzioni. Si era creata una grande aspettativa intorno a questi finanziamenti, invece dopo aver letto il decreto che istituisce l’avviso, sono rimasti tutti delusi. Mi auguro ci sia il tempo per rimediare, e per questo rivolgo il mio accorato appello al Ministro Giorgetti, uomo di grande sensibilità e disponibilità, per chiedergli di intervenire e semmai rivedere alcuni dettagli del bando. Spero che qualcosa possa ancora cambiare per evitare di varare il solito pastrocchio in salsa italiana, che rischia di pregiudicare una categoria tra le più colpite dalla crisi. Contestualmente, ho già avuto modo di interloquire con il presidente dell‘Intergruppo Parlamentare “Città delle Ceramiche” (di cui mi onoro di far parte) on.le Cassese, che essendo molto preoccupato per quanto successo, sicuramente, nelle prossime ore, unitamente all’intergruppo, e interagendo con il Mise e con il Ministro, metterà in campo quanto necessario per cercare di trovare soluzioni adeguate per venir incontro alle reali esigenze di un comparto che aspetta attenzioni”. Lo dichiara la Sen. della componente IDEA-CAMBIAMO!-EUROPEISTI-NOI DI CENTRO (Noi Campani) del gruppo Misto, Sandra Lonardo.