ASL, EMERGENZA VETERINARIA, DE LUCA NOMINA IL COMMISSARIO…SI PARLA DI UN GENERALE DEI CARABINIERI

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(f.n.) – Dopo aver navigato a vista per decenni, chissà quanto volontariamente o  quanto obbligatoriamente, finalmente uno spiraglio di luce lascia intendere che potrebbe illuminarsi l’intricato sentiero che, nella foresta della Sanità de noautri, potrebbe condurre alla scoperta del settore Veterinario, quello vero, quello reale…Ma chiunque avesse perso, come noi, “ o’ tiemp, o’ suonn e a’ fantasia” appresso alle “peggio cose”, che hanno alimentato ad esempio, il satellite dei concorsi a misura di politico,  avrebbe relegato ormai, fatti e misfatti del comparto Veterinario dell’Asl, dopo decine di inutili denunce, ad una galassia estranea ad ogni logica gestionale, che si ispirasse, sia pure da lontano, alla normalità e alla trasparenza. Ma… evidentemente oggi l’emergenza pulsa in maniera preoccupante…e posiziona in maniera irreversibile ed imprescindibile, al vertice massimo del punto di non ritorno, l’eradicazione delle malattie infettive della specie bovina e bufalina in Regione Campania, eradicazione mai realmente e significativamente contenuta, né tantomeno compiuta. E’ quindi il momento di agire! Il problema è avvertito in massima parte nel nostro territorio, peraltro originariamente privilegiato da una sorte benigna, che è stata nel tempo macellata dai diversi chiacchieroni, assieme ai vari capi di bestiame provenienti da un allevamento o dall’altro…Oggi la Giunta Regionale della Campania, interviene con “apparente” decisionismo e senza se e senza ma, annuncia la nomina di un commissario straordinario per il superamento dell’emergenza, legata appunto all’eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina. Il commissario, nominato dal presidente della Giunta Regionale, resterà in carica fino al 30 giugno 2023 e avrà facoltà di nominare un subcommissario. I commenti, miscelati a dubbi, supposizioni, sospetti, ipotesi e malignità diffuse, che emergono dalla lunga conoscenza de facto, dei tortuosi ma non troppo, anzi talvolta addirittura sfacciati, progettucoli che la politica architetta, per favorire questo o quello, sono davvero troppi…e ci limiteremo al minimo indispensabile e che non può essere bypassato…Sarebbe il caso che il governatore, in questo preciso frangente, non stesse ad ascoltare alcuna delle ventiquattromila sirene che gli fischiano intorno e facesse cadere la scelta, su una persona abile, intelligente, capace, di sua e soltanto sua, fiducia…non aggiungiamo “incorruttibile” perché non dovrebbe essere un titolo di merito o acquisito, ma un elemento indispensabile come la pelle. Se la scelta cadesse su un militare e… abbiamo qualche motivo per ritenere che potrebbe addirittura essere così, non potremmo che tirare un sospiro di sollievo e facendo due riflessioni, in considerazione delle qualifiche che dovrebbe avere, potremmo addirittura ipotizzare di chi si tratti… E, ce la va sans dire, che la scelta di un militare, magari di un carabiniere, offrirebbe una chiara lettura della fiducia che merita il resto del mondo dei baroni in doppiopetto o in camice longuette…o no? Ma fermiamoci qualche minuto, su un altro aspetto della faccenda che, per essere ancora presentabile, ha dovuto, parliamoci chiaro, dotarsi di un commissario…Leggendo il processo verbale, relativo alla seduta della Giunta Regionale del 24 maggio u.s., la seduta in cui è stato deciso di nominare il commissario straordinario…leggiamo con quanto garbo e con quale dovizia di spiegazioni e particolari, si è cercato di rappresentare l’esigenza e l’indispensabilità della nomina…ma noi… non abbiamo alcuna misericordia superflua né desiderio di indorare la pillola a chicchessia e cioè a chi non merita affatto che la si indori…Il commissariamento rappresenta né più né meno che la decapitazione netta dell’auctoritas del Dg dell’Asl Ferdinando Russo e dell’operato dell’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, la definizione più o meno camuffata di incapacità grassa a risolvere un problema che affligge il territorio da tempo immemorabile. Come mai companeros?, come mai?, immaginiamo che siate passati come tutti quelli prima di voi,  lungo i viali alberati dell’agro aversano, del litorale, del liternese, abbiate ammirato il processo di “creazione” della mozzarella, vi siate fatti fotografare con la bufala, artisticamente inquadrata con il ciuffo di fieno penzolante dalle fauci e dopo aver ricevuto la telefonata “civetta” siate andati a sorbire il caffè con quel politico potente che vi avrebbe presentato il suo referente in loco…il tutto senza chiedervi in quale anfratto dei Regi Lagni avessero smaltito il figlio o il fratello della bufala con la quale vi siete fatti il selfie…Interrogarsi poi sul bene o sul male dell’approccio sanitario ai fini dell’eradicazione delle malattie infettive come la brucellosi…giammai…importante fidarsi e seguire il filone politico del caso…e questi sono i risultati prodotti da decenni di simile comportamento ed eguali abitudini. Ben venga il commissario e sia quanto di più intrattabile sia stato possibile recuperare tra i papabili…magari un generale dei Carabinieri con i controfiocchi e il sangue agli occhi! Uno di quelli che indurrà qualcuno a cambiare mestiere per non finire coperto di ridicolo dopo aver alimentato la leggenda metropolitana del “qui comandiamo noi”. Hasta la suerte!