ASL, MANCANO POSTI LETTO ALL’OSPEDALE DI AVERSA? MA NO!

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Fu solo con l’ultimo, ma non ultimo del 10.01.2022, che Il Cerusico, come in una lunghissima litanìa, denunciava una indicibile strampalata politica ospedaliera sull’intero territorio della Provincia di Caserta. Una litanìa iniziata con un “rivoluzionario” Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229, altrimenti detto Decreto (rosi) Bindi, il quale sopprimeva tutti gli Ospedali al disotto dei 120 posti letto e con tasso di utilizzo al di sotto del 75%. Così, si soppressero in quattro e quattrotto l’Ospedale di Roccaromana, quello di Teano, quello di Capua, etc. etc.. Rimasero in piedi quello di Sessa Aurunca (oggi no bbuono….), quello di S. Maria C.V. (oggi no bbuono….), quello di Maddaloni, quello di S. Felice (oggi non bbuono…), quello di Marcianise, quello di Piedimonte Matese, l’AORN di Caserta e la Villa Pineta Grande di Castelvolturno (che non fa testo per la Sanità Pubblica). Poi, una miriade di Centri Accreditati ma che non fanno testo in quanto a dotazione di Rianimazioni o altri Servizi essenziali di Emergenza. Così su un territorio sul quale insistono ben 1 milione di abitanti autoctoni ai quali bisogna aggiungere non meno di 100 mila tra immigrati regolari e non, sono disponibili solo (solo!) circa 800 posti letto ospedalieri! E, se a tutto ciò, come da Piano della Governance degli Strateghi della Sanità locale, leggiamo: “Alla luce di queste premesse, purtroppo, è “fisiologico” attendersi in Campania una popolazione che manifesti condizioni di salute sensibilmente peggiori rispetto a quelle di cittadini residenti in altre Regioni, caratterizzate, queste ultime, da un profilo socio-economico più favorevole” (ipse dixit), anche un bambino delle scuole elementari, senza nemmeno l’abaco, si accorgerebbe che la situazione è poco poco migliore dei quella del terzo mondo.moscati aversa ASL, MANCANO POSTI LETTO ALL’OSPEDALE DI AVERSA? MA NO!D’altronde come si spiegherebbero i 300 milioni annui che la Sanità Regionale sperpera a causa dei tassi di fuga presso altre regioni? Il tutto confutato, peraltro, dal fatto che, contemporaneamente al grido d’allarme per l’Ospedale di Aversa, si aggiunge quello che: “Al Cardarelli mancano 250 posti letto “, questa la denuncia dell’Anaao Assomed”. O no? Ma vogliamo vedere come si stanno attrezzando all’Asl di Caserta? Non prima, però, di gridare per l’ennesima volta allo scandalo del misterioso, fantomatico “Policlinico di Caserta”. Una vergogna nazionale! Anzi, planetaria! Alla quale, di qui a poco, si aggiungerà anche quella per il “previsto” nuovo Ospedale di Sessa Aurunca, del quale abbiamo già speso fiumi di parole rispetto alla sua cervellotica localizzazione. A proposito, vogliamo scommettere che a causa della crisi energetica, si studierà la fattibilità della riattivazione della Centrale Nucleare del Garigliano? Centrale attualmente dismessa e deposito di tonnellate di rifiuti nucleari ed a soli 4 o 5 chilometri dal luogo dove è stato previsto il nuovo Ospedale. Ad ogni buon conto, facendo i dovuti scongiuri, abbiamo seri e gravi motivi per ritenere che, anche quest’ultimo scellerato progetto, tra circa 30 anni si troverà nelle stesse identiche condizioni del Policlinico di Caserta. O no? Vogliamo scommetterci? D’altronde non doveva essere già cantierato entro l’estate del 2021? Scommettiamo, quindi? Sempre che saremo ancora su questa terra tra 30 anni….. Chi vivrà vedrà e potrà dire,……Il Cerusico, lo aveva predetto. E, sempre in materia di posti letto, ci si è inventati gli Ospedali di Comunità. Uno a Teano, uno a Capua, ora se ne realizzerà ex novo (quando….?) uno a Mondragone. Ovvero dei cronicari. Nel linguaggio corrente, luogo di ricovero per malati cronici: corrisponde all’ospedale per lungodegenti previsto dalla legislazione ospedaliera vigente. Ed i Servizi di Radiologia, di Laboratorio Analisi previsti per questi cronicari? Boh!? All’Ospedale di Aversa mancano posti letto? Al Cardarelli mancano posti letto? E i posti letto per i circa oltre 100 mila abitanti che insistono tra Capua e Rocca D’Evandro? Dimenticavamo quelli servono per incrementare i 300 milioni di Euro per i tassi di fuga verso Cassino, Venafro o Isernia. E, prima che si realizzi il “nuovo” Ospedale di Sessa Aurunca (30 anni?) nel frattempo ci si può recare a Minturno o a Formia. O no?