OSPEDALE SAN ROCCO, CHIUSO IL CUP, CHIUSO IL TUNNEL…SI CAMBI TUTTO PURCHÉ NON CAMBI NULLA…

0

(f.n.) – Buongiorno San Rocco, cominciamo dal Cup chiuso per mancanza di personale che sta protestando perché nei locali del Cup manca l’aria condizionata…Ovviamente ressa agli sportelli %name OSPEDALE SAN ROCCO, CHIUSO IL CUP, CHIUSO IL TUNNEL…SI CAMBI TUTTO PURCHÉ NON CAMBI NULLA…dell’utenza che non può prenotare né visite né esami, oppure ci dilunghiamo sul potere rinfrescato di Antinozzi, il re degli autisti, pluridecorato, e che imperversa su uomini e cose?, ma si, in attesa che i dipendenti del Cup si facciano vivi, vediamo un po’ cosa succede al Presidio aurunco… Proprio stamani si è verificata una perdita d’acqua nel tunnel che dal Presidio nuovo porta a quello vecchio, dove si trova il dipartimento di sanità mentale….Ovviamente i pazienti psichiatrici eventuali saranno accompagnati al Dipartimento con il 118…tutto in regime di straordinario…ovviamente! La riflessione sorge spontanea…Per qualche giorno, ma solo per qualche giorno, in cui la ragione aveva voluto prendersi una pausa dalle brutture quotidiane e sovente imprescindibili, avevamo pensato che lo strapotere del “bravo” Antonio Antinozzi si fosse ridimensionato e l’autista prodigo di grazie e di favori familistici, in virtù della tutela politica di cui ha goduto per anni, finalmente si sarebbe limitato a svolgere il proprio lavoro e basta….Quanto eravamo fuori dalla realtà, sia pure per poco tempo!, e quando mai una ipotesi o speranze si erano rivelate più errate. Tanto è vero che nel corso delle ultime direzioni sanitarie il bravo Antinozzi, ha fatto, è vero, il buono ed il cattivo tempo, ma senza alcuna “carta” particolare che lo autorizzasse ad assumere le decisioni che assumeva e che puntualmente venivano soddisfatte, secondo la sua personalissima visione della gestione sanitaria di un Presidio. Oggi, a fronte della oggettiva necessità che ciascuno svolgesse unicamente il proprio lavoro, ridimensionando chi il proprio lavoro lo ha fatto nei ritagli di tempo, troppo impegnato a dividersi il comando con il fido Celentano, gli si affidano anche incarichi scritti, come ha fatto la Ds Antonella Foglia  che in data 6 giugno u.s. ha nominato Antonio Antinozzi l’incarico di inoltrare richieste di intervento di manutenzione alla ditta RTI SIRAM e di registrarle. Potrebbe apparire una cosa normale, di poco conto, ma noi riteniamo, per le ragioni di cui sopra che non lo sia. Intanto, a conferma di ciò che ipotizziamo, apprendiamo che le pessime abitudini dell’impareggiabile Antinozzi, non sono mutate e che il baldanzoso autista, continua a gestire, a fare e a disfare, secondo le sue simpatie ed antipatie, che peraltro, non si vergogna di dimostrare nella maniera più sciocca, volgare ed elementare… Ricordate quel cancello grande per l’accesso pedonale che si apriva al mattino e si chiudeva al giungere della sera? Ebbene, poiché è stata ripristinata la chiusura elettrica, adesso c’è un citofono…si bussa al campanello e il bravo Antinozzi, guarda, chiede e decide chi far entrare e %name OSPEDALE SAN ROCCO, CHIUSO IL CUP, CHIUSO IL TUNNEL…SI CAMBI TUTTO PURCHÉ NON CAMBI NULLA…chi condannare al giro più lungo…Se si tratta di un amico, uno di quelli che sono in linea con il sistema, clic e il cancello si apre, se invece si tratta di persone, non proprio simpatiche ad Antinozzi, come ad esempio pare sia il personale della Farmacia, il cancello rimane chiuso e i poveretti sono costretti a fare tutto il giro…Ed a questo personaggio che gestisce un pezzo di sanità pubblica, come il garage di casa propria, e che su questo percorso ha sistemato mezza famiglia, per assicurare alla sanità de noautri, la giusta continuità,  si affidano incarichi ufficiali…Quanta luminosa intellighenzia!…Intanto la luminosa intellighenzia dell’Asl continua a tacere sulla squallida faccenda dei letti scomparsi, del materiale protesico sparito e del defibrillatore volatilizzatosi tempo fa, dalla sala operatoria e sostituito con un defibrillatore vecchio come se fosse ritornato al suo posto miracolosamente ma, pensate un po’, con un numero di matricola stranamente diverso… Ma…di cosa parliamo? Hasta la vista!