OSPEDALE SAN ROCCO AL COLLASSO, PER NON SOFFRIRE LA DS SCEGLIE IL MARE…

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foglia spiaggia OSPEDALE SAN ROCCO AL COLLASSO, PER NON SOFFRIRE LA DS SCEGLIE IL MARE…(f.n.) – Per rendere ancora più problematico lo svolgimento del lavoro all’interno del PO San Rocco di Sessa Aurunca, pare che un altro medico abbia gettato la spugna, trasferendosi in un’altra struttura. Non deve destare alcuna meraviglia, se medici ed operatori decidono di abbandonare un Ospedale al collasso, per la cui efficienza e competitività, non si è fatto, nel tempo, un beneamato nulla. né pare sia in programma di cambiare rotta in avvenire, per sollevarlo dal pantano di inerzia, strafottenza e indifferenza in cui è stato confinato. Non ci stancheremo mai di ripetere che il destino del Presidio aurunco, è stato determinato dalla bieca e precisa volontà di non fare e non migliorare, affinché si giungesse all’unica soluzione possibile: la chiusura. Noi continuiamo a sperare che un provvidenziale colpo di reni, dell’intelligenza e soprattutto dell’onestà intellettuale collettiva, possa imprimere una svolta ad una sciagurata strategia, tale da fermare il degrado da un lato e le perverse ed inutili manie di grandezza dall’altro e si possano ri-convogliare sul PO San Rocco, energie e risorse, per incentivarne innanzitutto le funzioni, attraverso l’utilizzo ed il completamento degli spazi grezzi ed inutilizzati. Nell’economia del sistema politico-sanitario, superbamente inquinato da ingombranti presenze politiche, nessun Dg dell’ultimo decennio ed oltre, a nostra memoria, si è preoccupato di inserire le normali concrete opere di manutenzione ordinaria della struttura e l’accuratezza delle scelte del personale medico sanitario, che denotasse rispetto minimo ed elementare nei confronti dell’utenza. Un procedere a colpi di nepotismo becero ed evidente, hanno avvilito l’ensemble, dall’inerzia e talvolta impotenza della direzione sanitaria, alla fiacca con cui il ragazzo di bottega raccatta una sola delle lattine gettate in un angolo…Mentre una volontà perversa dirottava l’utenza verso il privato e reparti come quello di Ginecologia e Pediatria, registravano il minimo storico di presenze, la direzione generale dell’Asl se n’è infischiata de facto, ed ogni grido d’allarme è caduto nel vuoto e… dubitiamo fortemente che sia stato ignorato in buona fede, visto e considerato che il tempo per dedicarsi ad altro, come le visite costanti alle società che vincono le gare d’appalto lo trovano sempre…Ultima perla della collana delle iniziative a perdere, l’accorpamento della Uoc di Medicina con la Uoc di Cardiologia, la qual cosa denota una miopia ingiustificabile da parte della gestione della direzione strategica che anche in questa circostanza sembra non avere alcuna contezza reale delle potenzialità del Presidio né tantomeno della richiesta più che possibile, dovuta alla stagione estiva, ameno che, appunto e diamo corpo e sostanza al nostro scetticismo, alla banale ma gravissima ignoranza dei fatti, non si aggiunga la famosa malafede che non avrebbe nulla di banale…  E per rendere il tutto maggiormente coreografico nel suo squallore, giunge voce che dopo aver emanato disposizioni su chiusure, accorpamenti e trasferimenti, senza peraltro indicare il modo e la maniera di eseguire le disposizioni, la Ds Antonella Foglia sia partita per i suoi bravi e meritati quindici giorni di ferie. E nel suo diritto per carità!, soprattutto se dopo aver bussato ai vetri di Via Unità d’Italia la risposta è stata sempre la stessa…quella che tradotta in gergo fa più o meno così: “nun vulimm sapè nient!”…perché se ci pensiamo su un momento, visti i risultati, la risposta non può essere che questa, da anni, o no? Adesso però… non rimarrebbe che una via per la salvaguardia della dignità di una direttrice sanitaria lasciata sola:…le dimissioni!, con relazione accurata di tutto ciò che ha potuto registrare nei mesi trascorsi dalla sua nomina, fatti e misfatti…anomalie e ingiustizie, incompetenze e favoritismi…materiale scomparso e ipotesi chiare… Ma…per fare questo si dovrebbe appartenere a quella razza eletta di medici che hanno a cuore il bene del paziente, la loro professione, il buon andamento del lavoro collettivo, l’onestà intellettuale ed il luogo geografico in cui svolgono il loro lavoro…quei medici ai quali interessa la carriera purché non diventi fulgida in virtù di un compromesso con la propria coscienza…Hasta la vista!