BUONGIORNO MAGNIFICA ASL! MI DISPIACE MA… STO BENE!

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   –   di Francesca Nardi   –                                                    

Quando si dice il caso…ma soprattutto quando si dice la jella! Doveva accadere che questa volta a toccare con mano e quindi a documentare, sia pure con fatica, a causa della caduta rovinosa appena presa, la maniera impeccabile con cui accorrete a soccorrere chi si trova nel bisogno…sia proprio io, quella che viene accusata di raccontare menzogne, quando scrive della vostra inefficienza e dei vari intrallazzi…Già…proprio io, peccato…questa volta vi è andata assai male…Ma raccontiamoli i fatti appena accaduti e che siano di monito e soprattutto sigillino, una volta e per sempre, quel vostro saccente e ripetitivo “non è vero” assolutamente “avvacante”!

Erano le 8.,45 di oggi, venerdì 26 agosto c.a. ed io, come al solito, prima di recarmi in redazione a fare la conta dei danni di Asl e Aorn, come mi piace fare per la vostra dannazione, ho parcheggiato l’auto nel piazzale dell’Agip per entrare e prendere il caffè. Contemporaneamente, due auto dell’Asl parcheggiavano accanto alla mia e dalle stesse, scendevano quattro o cinque dipendenti dell’Asl, alcuni di essi, come la gentile sanitaria con caschetto biondo, addirittura in divisa azzurrina…ma guarda, mi dico scendendo dall’auto…cosa c’è stamani?, una riunione di famiglia? Scendo dunque dall’auto, con mio figlio e con il mio bassotto Tobia e mi avvio verso l’ingresso principale del bar. Mio figlio si avvia velocemente per ordinare e si trova al bancone “vicino vicino” ai sanitari dell’Asl….Io  intanto, raggiunta quasi la porta scorrevole, inciampo sul marciapiedi, prendo una tremenda storta e finisco rovinosamente per terra, dove rimango semiparalizzata dal dolore, soprattutto perché da due mesi soffro di sciatalgia, proprio alla gamba destra che ha ricevuto l’impatto…La porta scorrevole si apre e si chiude due volte, il cane abbaia furiosamente e mio figlio che si trovava, ripeto “vicino vicino” ai signori dell’Asl, vede la scena, si spaventa e grida: mamma mamma….Si precipita fuori e tenta di aiutarmi ad alzarmi, la qual cosa per il dolore acuto, non avviene immediatamente… Alla fine, con molto sforzo mi rimetto in piedi e cerco di ritornare alla mia auto…Particolare curioso ed interessante…Mentre mio figlio tentava di aiutarmi, preoccupato che io mi fossi rotta qualcosa, guardava insistentemente attraverso i vetri della porta, certo che i signori dell’Asl, soprattutto quelli in divisa che erano inequivocabilmente medici o infermieri, sarebbero venuti a dare un’occhiata…Mio figlio purtroppo, crede ancora alla favole del sanitario che sceglie di essere tale e considera sacra la sua mission… e si meraviglia non poco della noncuranza mostrata dai sanitari, prima di arrabbiarsi come una furia, subito dopo…Ma i signori della mission, forse non avrebbero potuto né dovuto essere al bar, peraltro in divisa…per non parlare del rituale obbligatorio, “marca e smarca” il cartellino, che probabilmente qualche volta non si rispetta…Quindi, saliamo in auto ed io raggiungo la redazione che si trova a due passi dall’Agip…E’ appena il caso di evidenziare che, dopo venti minuti le auto erano ancora parcheggiate davanti al bar, probabilmente in attesa che i loro occupanti, avessero finito di sorseggiare il cappuccino e deglutito i frammenti di cornetto…La domanda nasce spontanea: nell’elenco delle priorità dei sanitari Asl in servizio, cosa ci sarà mai al primo posto: l’assistenza immediata in caso di bisogno oppure evitare di essere sgamati se sono in un luogo in cui non dovrebbero essere? Nel caso invece che i sanitari in servizio, fossero autorizzati, senza alcun problema, a fermarsi al bar…bé allora la faccenda sarebbe ancora più grave, n’est pas? Non vi pare che il tutto, somigli una ‘ntecchia all’omissione di soccorso? Io ho avuto un incidente a due passi da quattro o cinque sanitari in divisa e nessuno ha mosso un dito e va bene così, perché non è successo nulla di grave, ma se al mio posto ci fosse stato un bambino che aveva sbattuto la testa per terra, un anziano che si era rotto una gamba, una qualsiasi persona, magari con infarto in atto, i signori dell’Asl avrebbero continuato a sorseggiare il cappuccino? Scusate…per la jungla inesplorata si va a destra o a sinistra?    

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