POLITICA AURUNCA…INVETTIVE, MINACCE E MONITI… PER PROCURA

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   –   di Francesca Nardi   –   

RISVEGLI ELETTORALI POLITICA AURUNCA...INVETTIVE, MINACCE E MONITI… PER PROCURARingraziamo dal profondo del cuore, il sindaco di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio ed il suo amico Francesco Sessa, per la flebo di ottimismo, interamente offerta dalle loro grazie e che oggi consente alle nostre esistenze, strapazzate dai vari saggi di pochezza, cui sono state costrette ad assistere, in quel di Sessa Aurunca a cominciare dalla Sanità de noautri per finire ai parcheggi de voautri, di oltrepassare questa terribile noia, che fino a qualche minuto fa, rischiava di sommergerle. Mostrandosi orribilmente feriti nella controfigura del loro orgoglio e brutalmente malmenati nella loro limpida e adamantina coscienza “piddina”, questi due personaggi da operetta semiseria, giocando sul disorientamento di quanti, avendo memoria delle incresciose sceneggiate e delle inqualificabili sortite, da ducetti di periferia, andate in onda alla vigilia delle Amministrative del 2021, potrebbero limitarsi a dire soltanto: “Cumpà ma tu lo senti a questo?, so cose e pazz!” si consentono il lusso di offendere oltre misura, l’intelligenza di chi legge e soprattutto di chi, come noi, per diritto di cronaca, è costretto a turarsi il naso e a pubblicare. Il sindaco Di Iorio ed un sedicente segretario cittadino del Pd, appresa la nomina del consigliere comunale Massimo Schiavone, nel coordinamento Pd per le elezioni del prossimo 25 settembre, sono insorti lanciando un monito al segretario Enrico Letta…e preconizzando con toni temibili oltre che ridicoli, la disfatta del partito, avvertono che la decisione assunta “si abbatterà come un macigno sul risultato finale”. Leggendo la favola raccontata dai due, una sorta di versione riveduta e corretta di quelle fantasie, tipiche dei curricula “appezzottati”, che infestano il nostro panorama politico-amministrativo, apprendiamo  con ammirazione, della loro “militanza coerente e quotidiana” (e ci chiediamo dove, come e con chi)… e della nomina di Schiavone “nemica di ogni logica e del rispetto dovuto al nostro territorio”, e ci chiediamo in quale sito astrale, allocassero la logica e soprattutto il rispetto per il territorio, dei due, Di Iorio e Sessa, quando il patron locale, detto Gennarino a’promessa, al secolo Gennaro Oliviero, sbraitando la sua irreversibile volontà in dialetto “greve”, in videoconferenza riservata, contro i dirigenti del Pd, che chiedevano conto proprio dell’assenza di iscrizione e “militanza coerente e quotidiana” del Di Iorio, che fresco di una “coerente e quotidiana militanza” in Forza Italia, si apprestava a candidarsi a sindaco del Pd, per volontà di Oliviero e di qualche amico di famiglia e di lunga data, con cui il Di Iorio divideva la produzione e la vendita di cerotti e di garze o qualcosa del genere, n’est pas? Embé dov’erano mai nascoste, logica e rispetto, in quel “ca’ cummann io?” con cui il Gennaro nazionale, si permetteva di arringare Boccia & company, sostenuto da uno stuolo di sherpa facebookiani, che insultando a destra e a sinistra, sotto falso nome,  (come sapete ci vogliono gli attributi soprattutto per essere offensivi) inneggiavano alla scelta di Di Iorio? Contro quale centrosinistra, di grazia si sarebbe candidato Massimo Schiavone, visto che lo scandalo delle Amministrative del 2021 doveva consistere appunto, in quella vergognosa mescolanza di destra e sinistra, avallata dall’una e dall’altra in nome di uno squallido elenco di favori e prebende a 360°. A questo punto… viva l’odioso Martusciello, che ha lasciato a casa chi ha partecipato allo scempio, o no? E’inoltre appena il caso di ricordare al sindaco Di Iorio, le 205 firme raccolte alla vigilia delle amministrative del 2021, a sostegno della istanza e diffida all’utilizzo del simbolo del Pd senza le procedure previste e molto altro…anche se è pur vero che la memoria è soltanto una opinione, quando conviene…o no? E sarà meglio fermare l’ondata di ricordi, n’est pas? Ma se proprio volessimo essere fiscalisti…ebbene… ma quale credibilità potrebbe riscuotere sul territorio, il portavoce ed esecutore passivo, di un politico come il presidente del consiglio regionale, il cui unico obiettivo non ha nulla da dividere con la mission politica, con la risoluzione dei problemi, con l’onestà intellettuale, ma unicamente con il “potere per il potere” e la sua unica mission accecante, consiste nell’abbattere, con qualsiasi mezzo ed in assenza totale di scrupoli, il nemico identificato con chi ormai sveglio, cammina per la sua strada?…Il comunicato di Di Iorio e Sessa, è una miserevole caduta di stile, un accozzaglia di mistificazioni che si abbatte sull’elettorato con il peso di quel macigno che, stupidamente l’uno e l’altro volevano identificare con la nomina di Massimo Schiavone…Se soltanto qualcuno di voi si fermerà a riflettere per un attimo, non potrà fare a meno di pensare… “ma quanto astio! …quanta inutile boria!, ma chi si crede di essere questa gente”… Stefano Graziano pensava di essere l’unico bersaglio dei capricci di Gennaro Oliviero ma oggi, Massimo Schiavone rischia di soffiargli il primo posto! Non ci resta che inchinarci al destino che ha fatto “sgarrupare le strategie avvacanti” e portato per mano la verità dal di dentro…Grazie…grazie per l’ardimentoso appello, pregno di quella passione che la stirpe guerriera ha tramandato alle generazioni contemporanee, che, per volere degli dei e del loro delegato in terra aurunca, tentano sgangheratamente di continuare a governare i destini di questa splendida terra che nonostante un disperato tentativo di apparire libera, è ancora, ahinoi, in catene. Hasta la suerte!