OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 214

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(f.n.) – Caro Dg Gaetano Gubitosa, ci siamo chiesti con tremenda ostinazione, per mesi e mesi, tra un disastro e l’altro, tra una inefficienza sanitaria ed una barbarie amministrativa, tra la storia sussurrata di un altro morto per infezione e la catasta di panni sporchi nel corridoio,  tra un concorso “appezzottato” e quattro bugie di origine controllata ad ispirazione irpina, tra la munnezza  e la puzza di fumo, quali fossero le sue reali intenzioni riguardo il nostro Ospedale che, nonostante le sollecitazioni critiche che le abbiamo, con scienza e coscienza e talvolta persino con una certa riluttanza, fatto ciondolare dinanzi all’occhietto vispo, non è riuscito a diventare anche il suo Ospedale, né tantomeno quello della sua Ds e figuriamoci se poteva diventare quello della sua Da…che siamo certi usi il navigatore per imboccare il vialetto che conduce alla palazzina ” grigiotopospento”, in fondo al parco… Ci siamo chiesti se il testimone che le aveva passato il manager Ferrante, avesse una sua logica ed un suo disegno particolare, che lei era tenuto a rispettare, a prescindere da tutto il resto…Ci siamo chiesti se al di là delle sue urla, lungo le scale e rimbombanti nei corridoi, vi fosse una reale ed onesta volontà di miglioramento ed un specifica intenzione, indirizzata a valorizzare uomini e cose, professionalità e immagine…Ci siamo chiesti in definitiva se il giudizio altrui,  sul suo operato, avesse un minimo di importanza per la sua dignità personale o se la cosa la lasciasse indifferente…Sapesse quante cose ci siamo chiesti e talvolta, anche per rispetto nei nostri stessi confronti, quel rispetto il cui senso intimo e dovuto, lei mostrava di non conoscere,  abbiamo ostinatamente voluto credere, che lei non fosse al corrente di tutto ci,  che accadeva nell’Ospedale…Eh già…sapesse quanto avremmo preferito constatare, che lei era un condensato di buone intenzioni, ma troppo ingenuo per accorgersi dell’operato dei soliti “cofecchiari” che da decenni, continuavano a gestire l’Ospedale come una clinica privata, divisa in padiglioni,  simili ad atolli con governo ad interim…gli stessi che avevano fatto  ” e’ bellill” con tutti i nuovi Dg, che per amore o per forza, per convenienza o per quieto vivere, li avevano sempre lasciati fare, eccezion fatta per Luigi Annunziata, troppo umorale e stravagante, per stare a sentire la stessa persona più di una volta, senza mandarla a quel paese, nell’arco di un quarto d’ora. Avremmo preferito pensare che lei fosse soltanto, il solito raccomandato che voleva vivere in pace e non voleva problemi…non avevamo certo messo in conto che, solerte come tutti gli irpini,  avrebbe impiegato il tempo che sarebbe stato destinato a pensare  seriamente alla gestione di una Aorn, orchestrando invece con grande caparbietà, avvisi e concorsi sartoriali, unicamente orientato ed intento a nun ffa piglià collera a nisciuno…E quando  i migliori professionisti, hanno iniziato ad infilare la porta e ad andarsene senza che lei battesse un ciglio e nessuno di quella inutile piccionaia starnazzante che “paparea” virtualmente nell’aria “mbarzamata der mattino” avesse emesso un querulo accento…abbiamo avuto la conferma della peggiore delle ipotesi…lei ha una unica mission…quella di distruggere il nostro Ospedale  e, a far salire e ribollire l’indignazione, è la lettera che un eccellente professionista, gentile, educato, quello che comunemente si definisce: un gran signore, ha indirizzato a tutti coloro che hanno lavorato con lui nel nostro Ospedale. Vede Dg Gubitosa, quello che non sarà mai il suo Ospedale, invece è stato l’Ospedale caro al cuore del dottor Giovanni Zanforlino, brillante ortopedico che dopo anni trascorsi, lavorando nelle nebbie tessute ad arte per non far crescere chi è più bravo di te, se ne va…e l’Ospedale perde un altro pilastro portante, della sua struttura che ogni giorno cede progressivamente…Una lettera  interamente dedicata a chi ha lavorato con lui, a quella famiglia che ovunque andrà, porterà sempre nel cuore. Non una parola aspra, non una parola di accusa, non una parola di sofferenza in questa lettera, che nella sua perfetta signorilità, nella sua solare semplicità, gronda verità taciute e racconta la solita misera storia dei tanti medici costretti dagli eventi, che nessuno si è mai sognato di correggere, hanno lasciato alle loro spalle un pezzo di vita…Non conosciamo le ragioni del dottor Zanforlino ma, i continui sussurri accennati appena, lungo i corridoi, raccontano con malinconia, quante, quante eccellenze siano andate via dal nostro Ospedale, perché qualcuno, piazzato come al solito ai piani superiori per “merito” di una bella raccomandazione, di quelle infallibili, con una preparazione che non era all’altezza del secondo, del terzo e neanche del decimo classificato, impediva agli altri nel tempo, di dimostrare ciò che sapevano fare e che non sarebbe stato mai nelle sue corde …Viene il momento e nel nostro Ospedale, di questi momenti ne sono venuti tanti, troppi… momenti in cui il bravo medico, si stufa di subire e con il freddo nel cuore decide di andar via…Non conosciamo le ragioni del dottor Zanforlino, come abbiamo detto, ma conosciamo esattamente, cosa perde il nostro Ospedale: un valentissimo Ortopedico, un autentico “mago del ginocchio” e la nostra Città che mangia pane e basket sa cosa significhi! E lei Dg Gubitosa?, come ha reagito a questa notizia?, vorremmo credere, noi che nonostante tutto, siamo dei generosi, che abbiate fatto il diavolo a quattro per trattenere Zanforlino, o no?, che abbiate preteso di conoscere le ragioni della sua decisione, o no?, che vi siate offerto di sanare qualche malinteso nel caso sia sorto o qualsiasi cosa fosse possibile fare per evitare che un altro professionista se ne andasse, o no?…O forse non avete fatto nulla?, forse ve ne siete infischiato?, l’unica volta che le vostre urla avrebbero avuto un senso, il senso della disperazione reale, non avete emesso un fiato?…E’ così? Certo, a pensarci bne, esiste anche un’altra possibilità….quella che non conosciate il dottor Zanfrolino e magari non sappiate neppure che nel nostro Ospedale vi sia una Uoc di Ortopedia dove succedono tante cose carine e coreografiche come quelle della scoperta di un numero esagerato di protesi scadute che davvero non si riesce a capire come si trovino li e come mai ce ne fossero tante. Certo… voi siete così impegnato a far quadrare le richieste per i concorsi e gli avvisi; così concentrato a tenere il conto dei vincitori predestinati non potete certo perdere tempo, con qualcuno che una bella mattina ha deciso di andarsene, non è vero? Appunto…avevamo visto giusto…Complimenti Dg Gubitosa! Hasta el Domingo!

3 Commenti

  1. Gibitosa farà la fine di Bottino…
    Arriva la DIA gli mettono le manette e se lo portano.
    Fine di una storia triste.

  2. Una volta e per tutte è inutile dare dello sprovveduto al Dg Gubitosa! E’ un personaggio molto attento, eletto ad hoc nel suo ruolo e che conosce bene anche gli anfratti più reconditi dell’A.O.R.N. del Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta! E’ chiaramente e fin dal primo attimo di insediamento al servizio della politica degli affari e di tutti gli interessi clientelari che questa intesse parimenti con i sindacati e con il macro e microsistema del voto di scambio. Questo aspetto è chiaro per tutti da una parte e di poi, infatti, a tutto ciò va aggiunto quel mondo particolare degli appalti e dei servizi, tanto volutamente caro alla politica ed ignorato nei fatti dalla Prefettura e dai tanti Organi di Controllo che identificano verosimilmente il loro ruolo istituzionale come quello dei viandanti della via Francigena: pellegrini incidentali! A questo punto e, pertanto, per restare al timone il DG attua strategie e tecniche non da deficiente, ma, anzi, da accurato killer ed oculato collezionista di ossa! In questo mondo occulto e facinoroso si erge quale garante esemplare e top di illeciti! Se, talora, l’iceberg delle sue esplicitazioni direttive potrebbe a ragione essere riconducibile a quello concorsuale si discorre verosimilmente di inezie al cospetto di quanto poi realisticamente riesce ad operare; questa sua esecrabile condotta trova piena esplicitazione, difatti, nel mondo e nell’universo che più gli è congeniale quello degli affari ai danni della collettività e delle sevizie dell’erario! Siamo pertanto e dunque non al cospetto di un uomo, ma di un essere poco identificabile! Massima solidarietà a Zanforlino che negli anni ha sempre riportato risultati di efficacia ed efficienza nel contesto dell’Azienda Ospedaliera, ma che nella sua libertà di esercizio professionale ha riconosciuto fortunatamente per lui altre aree di interesse e luoghi di migliore espressione professionale!

  3. …seconda ipotesi: non sa chi è il dott zanforlini e non gliene frega che se ne va. Anzi meglio, sistemeranno qualche altro amico degli amici che lavora fuori regione. Il menisco si devono rompere per una scivolata nei buchi dei corridoi del dea. Poi vediamo dove vanno ad operarsi

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