POLITICA, SCENEGGIATE E CAVALLI DI TROIA

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   –   di Francesca Nardi   –                                           CAVALLI DI TROIA POLITICA, SCENEGGIATE E CAVALLI DI TROIADi questa vigilia ricorderemo, soprattutto, la sciatteria organizzativa, che ha ridotto le presunte strategie politico-elettorali dei grandi pensatori del “luoco”, al livello di sgangherate riedizioni di “Ulisse ed il cavallo di Troia”…L’idea avrebbe potuto rivelarsi poderosa, ma purtroppo gli attori attuali, sono quello che sono…non che siano meno intelligenti dei loro antenati…sono soltanto carta conosciuta, tutto qui, n’est pas? E così, i vari custodi del partito trasversale, che da tempo trattavano con l’avversario apparente, barattando pane, potere e puparuoli, costretti ad accelerare, dopo la caduta del governo, hanno fatto la fine di Pollicino, tutti nessuno escluso, dalle trame fitte e oscure dei più “grossi”, allo squallore delle scelte dei soliti “moscettoni” invasi dall’ansia di prestazione…tutti indistintamente sciatti, hanno lasciato cadere una valanga di briciole …integrali per l’occasione. Un fallimento totale, non nel risultato ancora tutto da scoprire, ma nella pretesa di essere furbi ed infallibili…Gli spostamenti improvvisi da un partito all’altro, contrabbandati per delusione ideologica, sono stati semplicemente il mezzo e la vendetta, il bluff e la carognaggine di chi, da una posizione di privilegio, continua a sbattersi il petto, nell’insolita veste della vittima…I cavalli di Troia possono entrare volontariamente all’interno delle mura o essere manovrati consapevolmente da doppiogiochisti. Procedendo con estrema attenzione e curiosità, verso l’esposizione semi-permanente dei candidati in corsa, inciampiamo nei cadaveri-monito della politica che fu…Le sceneggiate di Berlusconi, che sembrano avere imbalsamato la logica e la facoltà di riflessione, hanno dimezzato il partito in Campania e la provincia di Caserta, grazie al coordinamento politico locale, costituito dal figliuol prodigo e da Polpet,  sarà teatro della migliore pièce melodrammatica, con spunti horror che i gestori di una campagna elettorale abbiano mai architettato, per stupire la platea…Infatti il duo Magliocca-Peppe “Polpet” Guida, non mancherà di prodursi nelle migliori performance artistico-distruttive, che lo hanno visto alla supervisione della demolizione dello Stadio del Nuoto di Caserta. Il bravo Polpet ha già iniziato a fare il furbo, immaginando forse, che la gente esca di casa, solo per fare la ruota a bordo piscina e che lui sia tanto intelligente, da allargare la sua predisposizione a prendere per i fondelli la gente, fino  a spaziare ben oltre Via delle Ville, mentre di Giorgetto Magliocca… cosa dire?, se non che attendiamo il sacrificio pubblico del vitello grasso, nella speranza che un residuo di pudore, impedisca alla bella compagnia, di dichiararsi vegani…A tirare la carretta azzurra, rimane quindi la candidata al Parlamento, Amelia Forte, che procede in perfetta ma seria, solitudine, attraverso sentieri che nessuno provvede, come sarebbe logico, a disboscare e meriterebbe una medaglia e l’elezione diretta soltanto per la sopportazione…E proseguiamo, fino ad incrociare il polveroso deserto che, nonostante il bravo Bosco, che in questo caso si sarebbe rivelato uno specialista in “disboscamenti” si è creato nel partito di Clemente Mastella…Qualcuno bisbiglia nell’orecchio di qualcun altro e si spostano le dame e le pedine, ma non è detto che la facilità con cui ci si sposta dal Noi di Centro nel Pd non sia telecomandata da un terzo che è rimasto fuori dalle barricate e pensa al futuro in Europa, n’est pas?, ma tutto è possibile, cari amici vicini e lontani…Ed anche qui sulle colline e le valli di Noi di Centro, sembrerebbe che spetti alla candidata al Parlamento Sandra Lonardo, il compito di tirare la carretta “giallo blu” ed ottenere risultati apprezzabili…Eh già…E guardiamo dunque alle cespugliose manovre oltre cortina elettorale, in cui imperversano Gennaro Oliviero ed i suoi boys and girls…tutti insieme appassionatamente, ciascuno per la propria parte a preparare il terreno per la corsa a Bruxelles del loro patron, affinché sia priva di ostacoli…Ed il bravo Gennaro non si preoccupa neppure un po’ delle contraddizioni e delle incoerenze ed inaudite libertà dialettiche, con cui infarcisce le sue dichiarazioni soprattutto improntate sulle candidature del Pd, secondo lui di origine spuria e non controllata…(qualcuno addirittura avanza l’ipotesi terribile, che l’ingresso delle stesse sia addirittura stato favorite da lui,…i soliti maligni). Talvolta però ci afferra il dubbio che o ci sia o ci faccia…Dopo aver mandato a quel paese, infatti,  tutti i quadri del Pd per piazzare nel seggio più alto del comune di Sessa Aurunca, il suo candidato forzitaliota, continua a pretendere di essere credibile, spargendo inutilmente, litri di inchiostro virtuale…Ma a questo punto cominciamo a ritenerci offesi dalle licenze dialettiche del presidente del consiglio regionale che, con le sue dichiarazioni sembra dare per scontato, che da questa parte, pascoli una manica di imbecilli con la bocca aperta nella quale ci piove regolarmente…E mentre noi guardiamo disorientati a questo signore, che si pregia di esagerare, lui guarda da vicino ad un futuro con Azione e magari pure con Italia Viva, dove riposano e dormono il sonno “dell’incoscienza furbetta” Santangelo e Caputo….immobili apparentemente o appena ciondolanti, nelle braccia del dubbio… se sia il caso di mettersi contro De Luca o attendere che ci siano garanzie sufficienti da quest’altra parte…E continuando con le strategie di Gennarino Oliviero pare che…sognando un luminoso futuro politico a Bruxelles, si alleni a mantenere il potere ordinando ai suoi boys ospedalieri di votare Zinzi e po… perché no?, pare punti persino ad incantare l’europarlamentare Aldo Patriciello e per raggiungerlo non si fermerà davanti a niente…Ed anche in quel caso l’intrepido Gennaro Oliviero, dimostrerà di avere poca memoria giocando sul disorientamento altrui. Non abbiamo nulla da aggiungere, perché detto in confidenza, ne abbiamo abbastanza di questa incresciosa sceneggiata portata sul palcoscenico da troppo tempo e, peraltro, mal recitata e poi…sorridiamo con ghigno finale pensando all’onorevole Aldo Patriciello e a quanto sia complicato entrare nelle sue grazie, convincerlo o addirittura incantarlo…ma…chi siamo noi per distruggere le altrui illusioni? Hasta la vista companeros e…coraggio!