SESSA AURUNCA: L’ARROGANZA DEL POTERE, LA FARSA DELL’INDIGNAZIONE…E POI STRISCE BLU!

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IL VICE SINDACO CALENZO SI LAMENTA DELLA VIOLENZA VERBALE VERSO L’AMMINISTRAZIONE CHE È FORTE CON I DEBOLI E DEBOLE CON GLI AMICI…”POI DICE CHE UNO SI BUTTA A SINISTRA”!

   –    di Salvatore Zinno   –     

Diceva il Principe Antonio De Curtis nel film “I Re di Roma”: …poi dice che uno si butta a sinistra…!

La sinistra di cui celiava il grande Totò, non è certamente la sinistra farlocca che vorrebbe essere rappresentata dall’amministrazione comunale sessana, la quale avrebbe un sindaco ed un vice-sindaco iscritti al PDO, partito che altro non è che quello che noi abbiamo da tempo definito il Partito Democratico di Oliviero.

Un partito nel quale non è presente alcuna traccia di democrazia e nel quale l’unica regola non scritta, ma impressa a fuoco vivo è: qua comando io e si fa come dico io!

Lo abbiamo visto e raccontato a più riprese, in tutte le azioni di carattere amministrativo e “politico” – chiedo scusa per l’abusato utilizzo dell’aggettivo NDR – che hanno visto come protagonisti sia l’attuale Presidente del Consiglio Regionale, sia coloro che prendono ordini da lui; così è anche per l’amministrazione comunale sessana.

%name SESSA AURUNCA: L’ARROGANZA DEL POTERE, LA FARSA DELL’INDIGNAZIONE…E POI STRISCE BLU!Premesso ciò, ci immergiamo nel flusso di corrente che in questi ultimi giorni sta caratterizzando il dibattito pubblico nella cittadina di Sessa Aurunca, che riguarda la questione strisce blu, e lo facciamo prendendo spunto da un sentimento di indignazione espresso dal vice sindaco Italo Calenzo, il quale lamentava la “…sorprendente violenza verbale e la ricchezza di vocaboli intrisi di cattiveria quasi di tipo razziale, ingiuriosi, diffamatori e calunniosi…” espressa da una cittadina sessana nei confronti dell’amministrazione da Egli partecipata (e a margine della cosa, quando il vice sindaco avrà tempo, vorremo innanzitutto capire che c’azzecca il razzismo in questa storia!).

Torniamo a noi. Tutto nasce dall’iniziativa posta in essere dall’amministrazione Di Iorio di tingere di blu tutto il suolo “parcheggiabile” di Sessa Aurunca, dell’area dello scalo ferroviario e della “Gallinella dalle uova d’oro” che è la frazione turistica di Baia Domizia. Tralasciando per ora la parte relativa a Baia Domizia ed allo scalo ferroviario, la materia del contendere sta tutta nella città di Sessa Aurunca senza aver minimamente coinvolto le frazioni.

Nonostante il sindaco Lorenzo Di Iorio, dimostrandosi un discreto bugiardello, avesse scritto nel suo programma elettorale, relativamente al capitolo sul miglioramento della viabilità/vivibilità del centro storico: “…è chiaro che il Piano Urbano del Traffico, sarà comunque reso pubblico sul portale dell’Ente e ogni cittadino, nell’interesse della collettività, potrà dare il proprio contributo, con suggerimenti, al fine di migliorare il progetto enunciato…”, nessun sessano ha visto alcuna pubblicazione di alcun che sul portale dell’ente, né tantomeno sia stato chiamato a dare alcun contributo; anzi, è esattamente il contrario, tantoché il malcontento è montato a livello tale da far partire una petizione per far desistere l’amministrazione!

Da nostre qualificate fonti, quelle fonti “brutte, sporche e cattive” che caratterizzano questo giornale, per le quali mai una querela è stata avanzata a conferma della veridicità di quanto scriviamo, l’artefice di tutto il giochetto “strisce blu/ausiliari del traffico” è uno solo…un solo uomo, un solo cittadino, per giunta neanche sessano di nascita ma solo di residenza fasulla (come scritto da questo giornale un paio di anni fa). Un uomo che ha predisposto le delibere, le ha firmate, senza raccogliere nessun contributo dalla cittadinanza, come invece scritto falsamente nel programma elettorale del sindaco. Quest’uomo è la nostra vecchia conoscenza, il dott. Avv. Comandante Pasqualino Emerito.

Ora, tralasciando il fatto che Pasqualino Emerito, con l’avallo dell’amministrazione Di Iorio, abbia fatto carta straccia del programma elettorale del sindaco, tanto si sa che ciò che viene scritto in questi documenti, nel 99,9% dei casi risultano solo delle formali prese in giro per la cittadinanza, la sostanza resta nell’applicazione di questo “scellerato” – a detta di tanti cittadini sessani NDR – piano della sosta a pagamento non custodito.

L’irritazione è salita alle stelle in molti cittadini residenti nella cittadina capoluogo, specialmente in coloro che abitano nel centro storico, il quale a causa della sua conformazione urbanistica architettonica, presenta già numerosi disagi; per questa ragione un’amministrazione che tiene al benessere dei propri cittadini che fa? Crea ulteriori disagi.

Il disagio è l’aver piazzato strisce blu, quindi a pagamento, su tutto il perimetro cittadino, compresi i due parcheggi esterni al centro storico.

E’ in questo scenario che è cresciuta l’irritazione, che avrebbe generato gli eccessi di violenza verbale, cattiveria, ingiurie, diffamazioni, calunnie e …razzismo(!?) lamentate dal vice sindaco.

Calenzo in particolare ha messo alla gogna una singola sua concittadina, pubblicando il post (eccessivo – NDR), condendolo di una velata minaccia; quella di informare l’ufficio scolastico regionale, in quanto la signora esercita la professione di insegnante; atteggiamento tipico da “sepolcro imbiancato”.

La signora in questione era arrabbiata per il fatto di essersi vista comminare una multa dai fantasmi del corpo dei Vigili Urbani sessani, per aver lascito la macchina parcheggiata in uno stallo a strisce blu, e nel mentre la propria automobile era ivi posizionata, sono state coperte da vernice nera che ha reso l’area “divieto di sosta”.%name SESSA AURUNCA: L’ARROGANZA DEL POTERE, LA FARSA DELL’INDIGNAZIONE…E POI STRISCE BLU!

Ecco, questo è il modo approssimativo di operare di questa amministrazione ed è l’ennesima conferma (caso mai ce ne fosse bisogno) di quanto male lavori il comandante Emerito; sull’argomento Appia Polis ha scritto fiumi di parole per raccontare gli sperperi del funzionario “inconferibile” portato da Silvio Sasso al municipio sessano su volere del dominus Oliviero. Ricorderete i vari “leva e metti” di Emerito: metti i birilli di cemento – leva i birilli di cemento, metti le catene davanti al duomo – leva le catene davanti al duomo, metti le strisce su corso Lucilio – leva le strisce su Corso Lucilio, metti i segnai di divieto a via Ospedale – leva i segnali di divieto a via ospedale, fino alla recente epopea del “leva e metti” i dossi stradali nelle frazioni collinari.

Questo tipo di azione nella gestione della cosa pubblica, per cui chi sbaglia non paga mai, ha determinato prima il posizionamento delle strisce di parcheggio, e dopo che il cittadino ci ha messo la propria automobile, la loro cancellazione con tanto di multa…ecco che ne deriva l’irritazione del cittadino ed ecco che “poi uno si butta a sinistra”, come avrebbe detto Totò.

Ma non finisce qui, perché nell’esatto posto nel quale la signora: cattiva, violenta, calunniosa, ecc., e pure “razzista”, aveva parcheggiato la propria automobile, ecco che ci parcheggiano sistematicamente tutti, nonostante la strada, via Roma, sia a doppio senso di circolazione e vi fosse un bel segnale di divieto di sosta (ci hanno inviato numerose fotografie).

Da ultimo ci ha parcheggiato il “gestore” (?) della villa Roma, che è persona amica e quindi da regolamento della viabilità sessana, non multabile.%name SESSA AURUNCA: L’ARROGANZA DEL POTERE, LA FARSA DELL’INDIGNAZIONE…E POI STRISCE BLU!

A questo proposito però, l’osservazione che ci viene suggerita, sempre dal territorio, è che costui è un gestore, non si sa a quale titolo; gestore che ha disseminato l’area di pertinenza comunale di macchinette, giochi elettronici, carambole, bigliardini e quant’altro, tutto rigorosamente a pagamento traendo un utile. Inoltre l’area è anche dotata di angolo bar per la vendita di bibite e la preparazione di alimenti tipo piadine, crepe calde, pop corn e gelati.

Alla luce di tutto ciò, se fossimo tutti “lucidi” e presenti a noi stessi, la domanda da fare all’indignato vice sindaco sarebbe la seguente: questo “gestore” della villa comunale, che parcheggia in divieto di sosta e che trae profitto dall’utilizzo dei giochi e dalla vendita di bibite e pasti preparati al momento in area di proprietà pubblica, ha tutte le autorizzazioni sanitarie per la somministrazione di alimenti e bevande, paga regolarmente i consumi elettrici delle apparecchiature da lui installate ed ha partecipato ad un regolare bando pubblico per l’assegnazione dello spazio che occupa?

In assenza di una sola di queste condizioni, Sindaco, vice sindaco e soci, si starebbero rendendo complici di un’illegalità!

Ecco, se fossimo nei panni del vice sindaco Calenzo, in quelli di un qualunque componente dell’amministrazione comunale in carica o nel comandante Emerito in persona, ci preoccuperemmo di questo, piuttosto che di indignarsi degli sfoghi dei propri concittadini che vengono messi in croce dalle approssimative azioni amministrative (sigh!) della sua amministrazione.

Ci viene suggerito sempre dal territorio, e noi giornalisti cattivi lo riportiamo fedelmente, che la fortuna di questa amministrazione comunale è l’assoluta assenza di azione politica dell’opposizione.

Ad osservare le cose, in effetti…bha!