OSPEDALE, DIREZIONE INCAPACE, INCOSCIENTE E SENZA RIMORSI…

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   –   di Francesca Nardi   –                                                    

No. Non faremo finta di niente, soltanto perché, come sostiene qualcuno,  il quieto vivere lo richiede e soprattutto perché non sarebbe il caso di sollevare altro polverone o ancora…perché l’approfondimento potrebbe riuscire sgradito a qualcuno o magari, il cosiddetto rispetto della privacy, richiederebbe un pietoso silenzio…No. Non faremo finta di niente, perché il pietoso silenzio non fortifica le memorie preziose né le offusca, né asfalta i sentieri accidentati, che qualcuno ha attraversato in questa vita, né leviga i segni aspri del dramma, che qualcuno ha sofferto. No, non faremo finta di niente, perché la coscienza urla come un animale braccato, che rivendica il suo diritto alla libertà.  G.A. è stata una donna importante, una donna che, colpita al cuore da un dolore insopportabile, ha raccolto l’odore acre dello strazio più crudele, quello che dilania le viscere e ti corrode dentro ed ha continuato negli anni e nel tempo,    la sua battaglia, a difesa delle donne e a tutela dei diritti dei lavoratori. Una sindacalista che meritava rispetto e onore, per quello che era e che ha rappresentato, in questo varco obbligatorio, nella cui materia il tempo scolpisce e sincopa e decreta l’appartenenza alla memoria collettiva, di donne come G.A. Qualche tempo fa la notizia, pubblicata quasi di passaggio, su quel manifesto pubblico e così pervasivo che è fb e che a breve, diventerà per l’asciutta coreografia, l’emblema de “a’ livella”. G.A. era deceduta altrove, poi qualcuno scrisse “fuori” ed infine in un colto ed approfondito post, un laconico “in un Ospedale napoletano”. La sua gatta calicò adesso, non gareggerà più con Mafalda, dalle pagine di fb, occhieggiando ed offrendo di sé, la sorniona disponibilità, assai limitata, di una duchessa di sangue reale. Lo stupore per il silenzio circostante, si sciolse comunque facilmente, nella discrezione che caratterizzava il personaggio, ma ogni tanto occhieggiava, dalla normalità quotidiana, come una spia rossa…Qualcosa mancava all’appello delle abitudini, di questa comunità e G.A. era un personaggio assai conosciuto e stimato, e le notizie circostanziate attorno alla sua vita, erano il minimo che la Caserta che conta, si sarebbe concessa.  Poi…nel nostro “assai sgradito” ma perseverante cammino, verso quella verità buia, che faticosamente emerge dall’infinità di pezze a colori, che le varie “sacre trimurti” le hanno piazzato sopra, per distogliere l’attenzione, il caso ha voluto che casualmente venissimo a conoscenza delle circostanze del decesso di G.A. Ricordate che nei giorni scorsi avevamo avuto modo di scandalizzarci, ancora una volta, di una recente posa in opera di quella fredda ragione che, da decenni si occupa di spogliare il nostro Ospedale di “eccellenze in carica” per far posto alle parentele e ai comparati doc?, ricordate che con formula dubitativa, che oggi non ha più motivo di essere, avevamo scritto che, consapevoli di aver sgomberato la chirurgia vascolare, dai suoi elementi migliori a cominciare dal dottor Federico Nardi, attraverso uno sporco disegno di cui si parlerà ancora per molto tempo, nel momento in cui è stata ricoverata una persona importante, con un aneurisma addominale, immediatamente ci si è preoccupati di suggerire alla stessa o ai familiari, di firmare ed attivare nel più breve tempo possibile, un trasferimento altrove e cioè all’Ospedale del Mare. Persino chi, come noi, non è un medico, sa perfettamente che su un aneurisma addominale, si deve intervenire immediatamente, ed ogni minuto diventa prezioso e vitale. A tale proposito, è appena il caso di ricordare che, ai tempi del fu Dg Annunziata, che non era esattamente quello che si dice uno “zuccherino” in quanto a carattere ed a giudizi… fu ricoverata una paziente con un grave ed urgente problema vascolare, proveniente dal suo comune, Terzigno. La signora, consapevole che alla guida dell’Ospedale c’era un suo concittadino, volle ricoverarsi appunto a Caserta. Sentendosi particolarmente coinvolto ed assai responsabile, nonché intenzionato a fare una brillante figura, Annunziata non ci pensò su due volte e, sicuro di sé e soprattutto consapevole degli incarichi che aveva conferito, affidò la paziente al dottor Nardi, che intervenne con un complicatissimo intervento, salvando la paziente. Oggi la sacra trimurti, al corrente delle bravate commesse dal predecessore Ferrante, in danno di Nardi, ha dovuto invece correre ai ripari. La paziente ricoverata con aneurisma addominale, che abbiamo saputo essere proprio G.A. soltanto adesso, è stata trasportata all’Ospedale del Mare e qui, sottoposta all’intervento chirurgico necessario, dal dottor Pasquale Vigliotti, lo stesso che venne a suo tempo, all’Ospedale di Caserta per scalzare appunto il dottor Nardi, si fermò un mese a fare il primario e poi tornò a casa sua, non lesinando atteggiamenti dispregiativi e di sufficienza, nei confronti di Caserta. G.A. purtroppo non superò l’intervento e si spense sotto ai ferri. Se noi fossimo eccessivamente fatalisti e predisposti a leggere negli eventi, un segno o una indicazione, dovremmo percepire con angoscia, nell’intera vicenda, un intreccio inquietante di coincidenze…Altri potrebbero leggervi qualcosa che somiglia al karma con il finale più tragico possibile, la morte di chi non ha colpa alcuna. Alla triste scomparsa di G.A. è seguito un silenzio corposo e compatto, soprattutto sulle circostanze della sua morte, un silenzio che aggrava se fosse possibile, l’inquietante retroscena di cui nessuno pagherà il terribile e sordido prezzo. Dalla chirurgia vascolare è andato via qualche giorno fa il dottor Danilo Ceriello, un altro bravo chirurgo…probabilmente avvilito e stufo anche lui di questa atmosfera soffocante che cessa di stringerti al collo, soltanto quando decidi di andartene. Il sistema al cui interno si tesse la trama peggiore, quella della distruzione, nasce, pasce e muore proprio in esempi come quello che il caso, il destino o una forza superiore, ci ha posto dinanzi…E noi vogliamo impedire che questo segno, come altri possano passare inosservati…che altri muoiano in silenzio e non sapremo mai, se sarebbero morti ugualmente o se avrebbero potuto essere salvati…Ma quale giudizio formulare di quel direttore o quella direttrice che, dalla palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, ha suggerito il trasferimento alla paziente?, quella stessa persona che partecipa da sempre alle vergognose imbalsamazioni del merito e della verità, in onore del politico di turno e dei signori che dal salernitano Coscioni ai vari compari partenopei, della sanità, fanno esattamente ciò che vogliono e pensano? Consapevoli del dramma che per loro precisa volontà o di chi li aveva preceduti e della cui assenza di scrupoli, essi erano chiara e diretta diramazione, sarebbe probabilmente accaduto, in virtù delle schifezze operate per distruggere professionisti seri, nella Chirurgia vascolare, provocano il trasferimento a Napoli della paziente che, purtroppo muore. La domanda sorge spontanea: ma…il rimorso?, il senso di colpa?, la morsa che stringe fino a soffocare il cuore e lo stomaco, di chi ha contribuito a distruggere un Ospedale ed oggi continua a tessere la tela, a copertura delle disgrazie che, forse, diciamo forse, avrebbero potuto essere evitate? Chi, di questi componenti le sacre trimurti de noautri, che qualcuno ritualmente invia per demolire un pezzo di qualità, ha operato affinché nel nostro ospedale affluissero eccellenze?, chi si è adoperato affinché le eccellenze non si allontanassero, schifate?, chi ha usato almeno una ‘ntecchia di umanità per evitare che i peggiori disastri arrivassero a compimento? Chi di voi oggi, ha la coscienza di dire: sì è vero …non abbiamo avuto coscienza, ci dimettiamo! Ieri il ministro degli Affari Interni e della Sicurezza di Seoul ha fatto, pubblica ammenda delle inefficienze del suo ufficio, inefficienze che hanno provocato oltre cento morti. La differenza tra le due direzioni cinese e italiana, consiste nel fatto che il ministro di Seul ha sbagliato per incapacità peraltro dichiarata, i signori della palazzina “grigiotopospento”, invece mandano in malora il nostro Ospedale per sistemare i favoriti dei politici di turno. Hasta la vista!