MADDALONI – Si sono svolte nei giorni scorsi, alla presenza del Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Maurizio Riccò, e del Capo del Corpo di Commissariato, Tenente Generale Stefano Rega, le celebrazioni per il 206° anniversario della costituzione del Corpo di Commissariato.
L’evento, tenutosi presso la Scuola di Commissariato dinanzi a numerose autorità civili, militari e religiose, è stato particolarmente sentito da tutti i partecipanti ed ha assunto un significato etico morale rilevante in quanto, nell’ambito della cerimonia, è stata conferita alla Bandiera del Corpo di Commissariato la Croce d’Oro al Merito dell’Esercito, con la seguente motivazione: «Corpo dell’Esercito di assoluto valore, si prodigava senza risparmio di energie per assicurare il proprio incondizionato contributo nell’occorrenza di una gravissima pandemia. Preziosissimo strumento a supporto delle pubbliche istituzioni, il Corpo di Commissariato garantiva un immancabile e inestimabile supporto amministrativo e giuridico-legale alle attività svolte dalla struttura commissariale per l’emergenza COVID-19, concorrendo in materia determinante a elevare il prestigio della componente militare all’interno del sistema Paese».
Il Comandante Logistico dell’Esercito, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come il personale del Corpo di Commissariato, nella miriade di settori dove si trova ad operare, appartiene ad un’unica squadra, fondamentale per ogni Comandante e per tutto l’Esercito, perché garantisce le migliori condizioni di vita di ogni soldato: il trattamento economico, le uniformi, la tutela giuridica ma anche, il cibo e l’equipaggiamento.
Il Comandante Logistico ha concluso il suo discorso evidenziando come il Corpo di Commissariato ha quindi l’onore e l’onere di essere permanentemente in operazioni senza soluzione di continuità, perché il “vivere” di ogni soldato non fa differenza dove viene garantito.
Il Capo del Corpo di Commissariato, nel corso della sua allocuzione, ha messo in risalto come spirito di corpo, coesione, motivazione, attitudine al multitasking, competenza e professionalità sono le qualità che dovranno caratterizzare gli specialisti Commissari per rendere la loro azione aderente agli scenari futuri che l’Esercito si troverà ad affrontare. Il Corpo di Commissariato dell’Esercito affonda le sue radici nel lontano 19 novembre del 1816, allorquando Vittorio Emanuele di Savoia, Re di Sardegna, sancì la cessazione delle funzioni attribuite all’Ufficio Generale del soldo, affidandole all’Intendenza Generale di Guerra e attribuendo ad essa funzioni di sussistenza, amministrazione e controllo ispettivo.
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