PRIMARIE DEL PD…SEGGI CHIUSI A SESSA E A PORTICO…

0

%name PRIMARIE DEL PD...SEGGI CHIUSI A SESSA E A PORTICO...

(f.n.) – I riflessi tossici degli attacchi mossi da Oliviero e dai suoi boys, nei confronti del duo Picierno & Graziano, stanno tentando di inquinare l’ultimo atto di quella che, grazie all’intelligenza aurunca, è diventata poco meno di una patetica farsa. Nel giorno decisivo, per un partito che sta pagando prezzi altissimi, proprio in virtù della smisurata e irrefrenabile boria e chiusura mentale rattrappita sul potere, dei suoi massimi esponenti, l’astio personale ed il rancore del presidente del Consiglio Regionale, ancora una volta mostrano di avere la meglio, sulle oggettive esigenze del Pd. La fiducia perduta nel tempo e le contraddizioni, che oggi rivendicano una chiara autocritica ed una efficace, ma sobria dichiarazione di intenti, da parte di chi si sta adoperando per la ricostruzione del partito, sembra non abbiano valore alcuno per chi avrebbe deciso di non aprire uno dei due seggi di Sessa Aurunca, nonostante la loro apertura sia stata approvata dalla commissione del Pd. I due seggi erano quelli di Via XXI luglio e di Piazza San Giovanni. Quest’ultimo un’ora fa era ancora chiuso ma non finisce qui, perché il seggio del Comune di Portico non è stato aperto e la commissione ha dovuto intervenire per l’accorpamento del seggio chiuso a quello attivo di Macerata, per consentire ai cittadini di Portico, di recarsi a votare. Nessun commento sarebbe coreografico a sufficienza, per rappresentare degnamente una situazione del genere, gran finale di un attacco che qualcuno, per darsi un tono , definisce “politico” ma  ultimamente, somigliava più  ad un carretto sgangherato in derapata dopo l’ultima curva, che a qualcosa che avesse un senso…E la mancata apertura dei seggi di oggi, conferma un sospetto che, soltanto il pudore ed una residua considerazione della buona fede e dell’intelligenza di Oliviero, ci avevano impedito di elaborare e scrivere…Il presidente del Consiglio Regionale che si dichiarava sostenitore di Bonaccini,  ha portato avanti la sua vendetta contro Pina Picierno, Stefano Graziano e  Massimo Schiavone, ben sapendo che, essendo Bonaccini, il comune candidato, la sua feroce strategia allargata, avrebbe di riflesso potuto nuocere al consenso nei confronti di Bonaccini stesso…Infatti, a nostro parere, al presidente Oliviero di Bonaccini o di qualsiasi altro non gliene può fregare di meno, anzi… se avesse perduto le primarie, cosa fortunatamente assai improbabile,  lui avrebbe avuto un motivo in più per attaccare Stefano Graziano e continuare la sua cavalcata a vista… Non resta che una amara considerazione da fare…almeno nel giorno in cui tacere è soltanto una questione di buon gusto e di decoro, sarebbe stato opportuno che non si creassero le condizioni per ripercorrere la mulattiera del nulla cui ci si aggrappa quando si sfilaccia il potere. Hasta la vista!