L’ULTIMO VIAGGIO DELLA 16ENNE ASSUNTA RUSSO

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   –   di Raffaele Della Corte   –                                               

Villa di Briano, ore 15,30 pochi minuti e il sagrato della Parrocchia Maria S.S. Assunta in Cielo è diventato posto di ritrovo per i familiari, i conoscenti e sopratutto gli amici di scuola ed i docenti per tributare l’ultimo saluto alla 16enne Assunta Russo che a distanza di undieci giorni faceva ritorno in paese per il suo ultimo viaggio in questa breve vita terrena. Il cielo grigio su Villa di Briano a momenti e sembrato volersi abbandonare in pianto quando in prossimità della porta della chiesa è giunta l’auto funebre che trasportava il corpo di quell’angelo bello  che negli ultimi anni con la forza di una grande e stata costretta dalla vita sopportare il dolore della perdita della mamma Carmela Zofilo e del papà Francesco. Silenzio, lacrime, abbracci, compostezza e tanto, tanto dolore hanno fatto da sfondo a tutta la cerimonia funebre che si concludeva con il rito della sepoltura.

All’uscita dalla chiesa la bara bianca è stata salutata da un lungo applauso e dal volo di palloncini e di una grossa corona di palloncini rosa e bianchi. Poi gli amici di scuola della ragazza hanno voluto portare a spalla per tutto il percorso che dalla chiesa conduce al luogo dove il corpo della piccola Assunta Russo è stato restituito alla terra per poter riposare in eterno accanto alla sua mamma e al suo papà. 

Una tragedia senza ritorno che forse si sarebbe potuto evitare se solo forse si fosse lasciato prevalere il principio di scienza è coscienza e non la superficialità. Subito dopo la restituzione del corpo alla famiglia trapelavano le prime indiscrezioni sulle misteriose cause e mancanze che avessero non evitato il tragico decesso prematuro della ragazza. 

I magistrati della Procura Napoli Nord ha avviato una serrata indagine che ieri si è concretizzata con il conferimento di tre incarichi a ben tre periti specialisti esperti in materia a cui adesso spetta il compito di provare a ricostruire le ultime ore di vita e sopratutto quale fosse stato l’elemento che avesse portato  alla morte la giovane. 

Dalla conclusione dei rilievi autoptici presso l’obitorio dell’ospedale San Giuliano di Giugliano adesso si dovrà attendere la relazione che entro il 20 maggio (60 giorni) giungerà sulla scrivania dei magistrati per conoscere i risultati che sveleranno i dubbi, i misteri e soprattutto si capirà se Assunta si sarebbe potuta salvare. 

Ma nell’attesa che gli adempimenti burocratici si completino tra i corridoi iniziano a viaggiare le prime notizie che per il momento vedrebbe tre e più camici bianchi della struttura normanna iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo.

Al momento a finire sotto la lente di ingrandimento degli investigatori sarebbero due dottoresse e un’infermiera, ma nulla esclude che nell’arco di questi ulteriori 59 giorni potessero venire a galla ulteriori determinanti risultati atti a far luce su una tragedia dove al momento l’unica certezza è quella di una giovane vita recisa troppo in fretta per colpa della superficialità dell’uomo.