BIODIGESTORE, RESTITUZIONE 2 MILIONI SPESI: L’INTERVENTO DI CASERTA DECIDE

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biodigestore ponteselice 1 300x203 BIODIGESTORE, RESTITUZIONE 2 MILIONI SPESI: LINTERVENTO DI CASERTA DECIDECASERTA – Nota stampa da parte di Caserta Decide riferita alla mancata costruzione del biodigestore: “Quella del Biodigestore a Caserta è la storia di un fallimento politico e amministrativo.
Dopo anni di battaglie, condotte carte alla mano, con manifestazioni di piazza e con lo sforzo determinante della cittadinanza, del ComEr, di OsservAzione e di tantissime altre associazioni e movimenti politici tra cui Caserta Decide, è finalmente arrivata la notizia che il Biodigestore di Ponteselice, vista Reggia, non si farà. Il progetto aveva numerosissimi problemi tecnici: prevedeva la costruzione dell’impianto a meno di un chilometro da Via Santagata, a un tiro di schioppo dai 20000 abitanti del Rione Acquaviva, a distanza ridottissima dalla Reggia, non considerava un piano traffico necessario per i camion e aveva evidenti problemi di progettazione.

Tuttavia la partita non è finita qui: la Regione Campania chiede indietro al Comune di Caserta 2 milioni di euro già spesi per la progettazione dell’impianto.

L’Amministrazione avrebbe potuto scegliere di ascoltare la città, di recepire le criticità del progetto che gli venivano segnalate. Si è invece ostinata su una progettazione che fin dal giorno zero era destinata a fallire. E ora? Chi pagherà per queste scelte sbagliate? Chi pagherà l’UE per l’incapacità di mettere in piedi un ciclo dei rifiuti sostenibile?

“ Siamo contenti di questa notizia, certifica che avevamo ragione fin dall’inizio. Il nostro lavoro non è però per nulla finito. Dobbiamo innanzitutto capire chi restituirà alla Regione i 2 milioni anticipati per la progettazione” – dichiara Antonio Cioffi del coordinamento di Caserta Decide – “dopodiché dovremo proporre interventi sul ciclo dei rifiuti, sperando in una maggiore disponibilità al dialogo dell’amministrazione, fin qui restìa ad ogni confronto e collaborazione, anche oggi quando si possono intercettare fondi del PNRR. È anche il caso della messa in sicurezza dell’area Lo Uttaro.”
“La nostra terra ha pagato a caro prezzo la disattenzione e la superficialità della politica in tema di ciclo dei rifiuti. L’approccio da sempre utilizzato è mancante di una visione a lungo termine ed è questo il lavoro che noi mettiamo al centro del nostro impegno.” – dichiara Sara Femiano, coordinatrice di Caserta Decide – “In questa direzione andava la mozione, bocciata dalla maggioranza, sulla messa in sicurezza definitiva dell’area di Lo Uttaro: niente impianti di trattamento dei rifiuti di alcun genere finché non saranno utilizzati tutti i fondi stanziati per la messa in sicurezza. Pensiamo di dare voce a gran parte della cittadinanza, quando sosteniamo e chiediamo conto all’amministrazione della tutela delle nostre aree fragili.”