OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA, 248

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(f.n.) – Aorn di Caserta, anno zero. Siamo consapevoli che la cosiddetta “libertà di espressione” sia una delle definizioni più subdole che esistano, apparentemente limpida e liberatoria, ma in sostanza piena di tranelli e di eccezioni, un vero e proprio invito, esortazione e perché no, addirittura insinuante avvertimento, all’ ipocrisia silente e strisciante che impedirà nei fatti, a coloro che, come molti di noi,  si sono illusi di essere davvero liberi di esprimere il proprio pensiero ed il proprio giudizio, di affondare le mani nella verità “vera”, cruda e priva di “aggiustini di comodo”. La libertà di espressione è, purtroppo, condizionata dalla scarsa propensione a riconoscerla, di coloro che la pensano diversamente e dalla loro fatale e perniciosa predisposizione , a prodursi nella cosiddetta “morale avvacante” in nome di quella democrazia, che viene chiamata in causa, pur non essendosi mai preoccupati di conoscerne il significato recondito. Il preambolo è doveroso come sempre, al fine di arrivare “chiari e forti” persino all’attenzione del solito “buzzurro” che deve ad ogni costo dar aria alle tonsille, pur non avendo compreso neppure una virgola dell’assunto o al novello reporter che cerca di recuperare virilità, inciuciando dietro all’uscio.  Se noi non fossimo costretti dall’ipocrisia corrente, assurta a rango di bon ton, a far finta di nulla e a passare oltre un evidente squallore,  dovremmo, con una certa indignazione, chiedere a quei tre signori che dovrebbero riempire di contenuti ed offrire un senso al vuoto lacerante dell’etichetta “Direzione Generale”, se nelle loro contrade d’origine, non è sana e cortese abitudine da parte di “quelli che contano” , dare notizia ufficiale attraverso un comunicato ufficiale, con gentile ed affettuosa partecipazione, della dipartita di un collega?, ed ancor più se si è distinto per fedeltà, garbo, amicizia e onestà? Fb non fa testo companeros… non una sola parola, avete inviato alla stampa e alle istituzioni, per comunicare che il dottor Tommaso Sgueglia, da sempre parte stessa del nostro Ospedale, era deceduto. E se non fossimo costretti, sempre da quella “ipocrita discrezione”, che in questo caso vi tornerebbe assai comoda, ad essere garbati, dovremmo dichiarare senza tanti complimenti che, speriamo vivamente che vi vergognaste almeno una ‘ntecchia, per avere inflitto al povero Sgueglia, a due anni dalla pensione, quel colpo basso che, sicuramente non meritava. E vorremmo davvero che infine, di conseguenza vi si rivoltasse la coscienza e che iniziaste a rendervi conto, di quanto una delusione, possa risultare ben più violenta di una “paliata”, e di quante delusioni inferte a persone meritevoli, vi siete resi responsabili da quando siete in carica… e di quante ingiustizie, la vostra mission in nome e per conto del politico da favorire, vi ha reso colpevoli e responsabili. E le cofecchie, ahinoi, continuano a 360 gradi, dalle più piccole, alle più incresciose, da quelle che passano sotto silenzio a quelle talmente macroscopiche, come quella della determina 299 e via col tango, da provocare in noi il dubbio che possa essere davvero esistito un inguacchio simile. Ed anche in questo frangente, è appena il caso di sottolineare che non vi siete affatto preoccupati del fatto che il responsabile dell’anticorruzione, avrebbe fatto una figura assai barbina …Ma veniamo ad altre amene delibere… come la 392 del 28 aprile u.s. relativa al trasferimento di una infermiera professionale e sindacalista…La gentile signora ha chiesto il trasferimento all’Asl Na 1, trasferimento che è stato concesso…La domanda sorge spontanea…da qualsiasi angolo della sanità de noautri, si sentono singhiozzi e lamenti perché manca il personale, in qualche presidio hanno chiuso persino alcuni reparti e per ovviare al disagio provocato dalla grave carenza di personale, il trasferimento avviene sempre seguendo una logica compensativa…Un dipendente si trasferisce ed un altro in arrivo occupa il suo posto…questa volta invece, la signora in questione è stata trasferita senza alcuna compensazione. La domanda sorge spontanea…come mai?, nella delibera di trasferimento si cita l’art.54 del CCNL ma leggendo lo stesso sembrerebbe si parli di permessi e non di trasferimento…misteri della fede sanitaria…che non mancheranno di costituire un precedente per chiunque desideri sfruttare la situazione, o no?, fatto è che questo trasferimento, somiglia tanto ma proprio tanto, ad uno dei favori che si fanno volentieri a quei bravi sindacalisti che all’improvviso, dopo aver giocato a fare gli eroi,  si sono messi in riga, non è vero’…a proposito della disquisizione iniziale sul valore dell’ipocrisia…Hasta el Domingo!