OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 249

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(f.n.) – Dopo una serie di ipotesi supportate da più o meno valide supposizioni, il DG Gaetano Gubitosa ha finalmente nominato il direttore del SITRA, vincitore del concorso bandito l’anno scorso, per la copertura a tempo indeterminato di 1 posto di dirigente delle Professioni Sanitarie. Aniello Lanzuise, proveniente da un Ospedale dell’area partenopea e vice presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, è da qualche ora direttore del Sitra, titolare di un incarico considerato da tutti, strategico e di estrema importanza. Sarà interessante assistere all’entrata in scena di un “uomo nuovo”, al suo approccio con la gestione di un potere incandescente e soprattutto alle “manovrine” più o meno furbe, che il solito sciame dei “più intelligenti di tutti” tra comparto e sindacati, stanno già elaborando per entrare nelle grazie del neo dirigente del Sitra. E mentre prenotiamo i posti nelle prime file virtuali, per goderci lo spettacolo, non possiamo non dedicare tutta la nostra attenzione, su quello che, a parere nostro, è in ordine di tempo, l’ultimo scempio di immagine che si consuma nel nostro Ospedale. Si apprende da voci di corridoi che il dottor Vito Manni, giovane e brillante specialista Otorino, vero e proprio fiore all’occhiello dell’Azienda, avrebbe intenzione di andarsene altrove. Ci auguriamo davvero di essere smentiti dai fatti, perché riteniamo che la decisione di un giovane professionista eccellente come Manni, costituisca per l’Ospedale, una grave e significativa perdita. Non abbiamo alcuna contezza di quelle che potrebbero essere le ragioni reali, a sostegno della decisione del giovane dirigente Otorino di lasciare l’Aorn, ma considerando fatti, vicende ed abitudini, di cui siamo a conoscenza, non abbiamo alcuna difficoltà ad elaborare qualche ipotesi assolutamente verosimile. Ricordate l’articolo in cui scrivemmo che avevamo scoperto nel reparto di Otorinolaringoiatria, la presenza di un giovane e sconosciuto dirigente medico, che aveva un curriculum incredibile…Correva l’era Ferrante  ed il bravo e solerte Dg, preso atto dei limiti di qualche primario chirurgo, si adoperava per stipulare convenzioni con chirurghi provenienti da altri Ospedali, che fossero esperti negli interventi di tiroidectomia e noi, convinti che certe convenzioni, più che trarre origine dalla necessità derivassero da doveri, impegni, convenienze varie e patti assunti, con questo e con quello, scrivemmo che il brillante otorino si chiamava Vito Manni ed aveva maturato esperienza negli Ospedali Riuniti di Bergamo…aveva eseguito oltre 1000 interventi chirurgici in qualità di primo operatore e “audite audite” oltre 100 interventi di tiroidectomie totali, parziali e paratiroidectomie…E concludemmo aggiungendo:” Non abbiamo mai visto il dottor Manni e  non sappiamo neppure che faccia abbia ma, sicuramente non potrà essere uno sconosciuto per la direzione strategica, così come non potrà esserlo il suo curriculum, visto che è stato assunto…” Muti! Inermi! I signori dell’Alta Irpinia approdati nella Direzione generale dell’Aorn, accesero una bella convenzione che prevedeva l’ingaggio di un chirurgo esterno…e non era la prima volta che ignorando ciò che avevano a disposizione in casa, quelli della “palazzinagrigiotopospento” in fondo al parco, facevano i ricchi Epuloni con l’esterno. strenne all’esterno. (Invitiamo a ricordare il trattamento riservato alla dottoressa Di Persia) …Il dottor Manni era condannato a non essere valorizzato dalla Direzione Generale & dai suoi boys…come sovente accade ai giovani professionisti “troppo bravi”, che costituiscono un termine di paragone scomodo e potrebbero fare ombra a qualcun altro che, in mancanza del genio, possiede tante amicizie che contano, n’est pas? Il destino volle dunque che nel 2018 si bandisse un concorso per la direzione della Uoc di Otorinolaringoiatria, al quale naturalmente partecipò il dottor Vito Manni ma, nonostante l’esito del concorso registrasse la posizione di Manni al primo o al secondo posto della graduatoria, il DG Ferrante, estroso come sempre, scelse il terzo classificato, il dottor Marco Manola…non ricordiamo quale ineccepibile motivazione corredasse la discrezionalità del Dg, dal momento che non ricordiamo il numero della delibera di nomina, di quel concorso, ma… fosse stata o meno ineccepibile, il Ferrante fece valere fino in fondo ciò che gli allora gli veniva consentito dalla norma. Ebbene, non è detto che il dottor Manni non stesse meditando fin da quel momento, di prendere al volo la prima occasione degna di nota, per mollare l’Aorn di Caserta ed allontanarsi dai metodi della sua Direzione Generale. Naturalmente procediamo per ipotesi, anche se riteniamo assai probabile che chi viene colpito nella propria dignità professionale, difficilmente dimentichi…Inoltre, l’organizzazione del reparto di Otorinolaringoiatria è quanto di peggiore sia dato immaginare, considerando che il caposala latita piacevolmente, sempre in altre faccende affaccendato e questo “ammuinamento”, sicuramente non contribuisce al benessere e alla serenità di chi vi lavora…Se aggiungiamo poi alla sconfortante sciatteria gestionale dei “coordinatorisindacalisticaposala” , quell’antica e consolidata abitudine ad intralciare anonimamente e candidamente il lavoro dei “più bravi” fino a, come si dice ad Oxford,  “schiattarli in corpo” al punto che, un bel giorno decidono di gettare la spugna esasperati…ebbene… le nostre saranno ipotesi, ma il tutto sembra attagliarsi alla personalità di un giovane chirurgo professionalmente all’altezza, proveniente da un ambiente sano e rigoroso, che a suo tempo, gli ha fornito strumenti eccellenti per proseguire altrove e da solo. Oggi però…il giovane dottor Vito Manni sembrerebbe aver dato fondo alle riserve di pazienza ed essere sul piede di partenza e noi siamo intenzionati a scoprire il perché di questa decisione, che contribuirà ad affossare ancora di più il nostro povero Ospedale. E se al Dg Gubitosa & Co interessa poco o niente la sorte del Sant’Anna e San Sebastiano, dal momento che prima o poi, speriamo prima, se ne andranno verso altri lidi, a noi preme conservare e dove sia il caso, riappropriarci sia dell’immagine che del prestigio professionale che un tempo contraddistingueva il nostro Ospedale. Hasta el Domingo!

10 Commenti

  1. Va da sé che i DRG vanno alle cliniche e strutture private accreditate con il SSN. Ma questo lo sanno tutti, anche in procura si sanno certe cose, anzi in procura sanno molto di più, ma arriverà anche il giorno del giudizio.
    Lasciamoli lavorare.

  2. Cerchiamo di essere persone serie e sincere.
    Ma una triade dirigenziale che con Caserta non ha niente a che vedere perché il capo dei capi é un pastore dell’alta irpinia, un’altra vrenzola viene da napoli nord e l’altra che è insignificante non so nemmeno da dove viene. Quindi come possono avere a cuore L’AORN di Caserta? Poi cari amici e lettori questi della triade di comando sono solo dei burattini al servizio di una politica distruttiva per Caserta e nelle loro azioni e decisioni a mio avviso c’è anche il “dolo”.

    • Il problema è che la politica al potere sta sfasciando con dolo la sanità casertana, e la politica all’opposizione dove sta? Mai possibile che nessuno parla? Tutti bravi a chiedere voti…e poi? Dove sta l’opposizione feroce di una volta? Dove sono i politici seri, possibilmente non populisti? Quando si decideranno ad aprire una commissione di inchiesta??? Quanti altri malati devono andare fuori provincia e quanti altri ancora fuori regione??? Abbiamo avuto parecchie occasioni di cambiare passo e non è stato mai fatto, perché? A
      Chi da fastidio? Chi ci guadagna? E chi ci perde? Indaghiamo….

      • É un discorso elementare…. C’è chi vince e chi perde.
        AORN di Caserta perde, struttura privata ci vince.
        Quindi c’è qualche politico che sta puntando una sanità privata a discapito di strutture pubbliche.
        Il popolo di Caserta deve insorgere, stiamo andando alla deriva.

      • Caro Salvatore Foresta, questa risposta dovrebbe essere recepita dalla Procura della Repubblica affinché qualcuno inizi a far luce su un paio di questioni diciamo…..un pò delicate… Qua si iniziano a toccare gli interessi veri.., altro che giochetti di potere…qua si tratta di soldi…., molti soldi… ahi ahi ahiahi ahi ahi birbantoni…., me che state combinando…, vi stanno pre prendere con le mani nella marmellata. Intanto noi poveri malati soffriamo e non abbiamo le giuste risposte da chi ci dovrebbe garantire il diritto alla salute. Grande merito alla dottoressa Nardi che ormai è rimasta davvero l’unica vera giornalista a far luce su quanto avviene nelle stanze dei bottoni della sanità casertana. Speriamo le nostre parole possano giungere a chi di dovere affinché qualcosa cambi. o per mezzo di un dibattito politico o per mezzo di un dibattito giudiziario. Basta che finisce lo scempio a scapito nostro. Grazie dottoressa Nardi, non si fermi mai.

  3. è chiaro che non solo l’amministrazione, ma soprattutto la politica che direttamente ne muove i fili, vogliono distruggere definitivamente il nostro ospedale. Ormai l’unico reparto che funziona decentemente è la cardiologia. Tutto il resto è niente. I reparti sono allo sfascio totale, scelte sempre peggiori hanno azzerato la professionalità dei reparti. E di conseguenza i bravi professionisti (ma quelli veramente bravi come il dottore Manni), non riconoscendo il valore professionale e manageriale dei loro primari, vanno via. E se vanno via i bravi medici, figuriamoci i malati come scappano lontano. Vogliamo ricordarci del dottore Zanforlino? L’esempio più eclatante è che la chirurgia non ha malati da operare (chissà perché?) e quei pochi che vengono operati, con l’aiuto di chirurghi chiamati da napoli per l’occasione visto il bisogno della manina esperta dei grandi capi appena insediati, che decorso anno? è meglio che non ve lo racconto, dottoressa scopritelo da sola. Quali sono i risultati…? Dottoressa…., indaghi bene….., si informi, arapit l’uocchie. Sta diventando una cosa pericolosa e i malati preferiscono scappare a Napoli anche per cose urgentissime. Ora possiamo ufficialmente dire che si stava meglio quando si stava peggio, come ai tempi del buon Ferdinando… Almeno non passavamo le giornate aspettando chiusi dentro che qualcuno finisse una coleciste dopo 5 ore. Chiediamoci a questo punto, guardandoci intorno: ma se l’ospedale va male….c’è qualche struttura che andrà meglio…? e questo qualcuno chi è? chi ci guadagnerà da tutta questa bella storia? Queste domande fanno paura…..ma ancora più paura fanno le risposte se uno poi le trova…statevi accort’. E la politica dove sta? E se la Sanità è “di noauttri”, nemmeno chi sta all’opposizione fa o burdell??? ma come è possibile?

  4. In merito al concorso vinto dal sig. Lanzuise al concorso per dirigente delle professioni sanitarie segnaliamo alcune imprecisioni riportate nell articolo: il Lanzuise è vice presidente opi napoli e non dell ordine dei medici, concorso vinto non è per direttore sitra ma solo per dirigente delle professioni, egli svolgerà lavoro presso OPSOS con a capo l enfant prodige, come da voi chiamato, non sarà direttore né avrà autonomia. Attualmente lavora presso sant. Maria della pietà struttura privata dei Camilliani come dirigente di 2livello direttore del servizio professioni sanitarie.
    Come mai torna indietro a fare il semplice dirigente?

    • Grazie gentile Raffaella, lei ha perfettamente ragione. Mi dispiace essere stata tanto distratta ed avere di conseguenza scritto imprecisioni così grossolane come quella dell’Ordine dei Medici. Ha fatto bene a segnalarmele. Grazie

  5. In otorino tutto si fa a parte lavorare. I pazienti abbandonati a se stessi, quelli della maxillo facciale non li guarda nessuno. Il caposala si chiede nella sua stanza quando ce e fa solo sindacato. Riceve per appuntamento lui e il suo vice. Poi non ne vuole sapere di niente. Si mette il camice come i dottori invece della divisa così nessuno sa chi è. Il direttore dovrebbe indagare su l’orario che fa visto che non ci sta mai.

  6. Bhe se gubitosa avesse voluto trattenere Manni ne avrebbe avuto la possibilità. Indagare sul rapporto visita intramoenia/ priorità intervento chirurgico è cosa semplice. Indagare su numero visite ambulatoriali/ numero visite intramoenia è cosa semplice. Indagare su come fanno i direttori di uoc a fare intramoenia se non fanno mai prestazioni ambulatoriali è cosa semplice. Ad esempio: primario neurochirurgia, ginecologia, geriatria, gastro,pneumologia, cardiologia,urologia fanno per caso visite ambulatoriali? Se non le fanno in regime di convenzione come fanno a farle in intramoenia?non dovrebbe essere in percentuale? Dottoressa raccolga il mio spunto ad aprire una bella inchiesta e troverà materiale per la guardia di finanza. Buona domenica

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