OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE, CHIUSO IL PS DI GINECOLOGIA, DIFFIDA DEL NURSIND

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PIEDIMONTE MATESE – Le problematiche relative al reparto di Ginecologia del PO di Piedimonte Matese, hanno trovato rapida “soluzione”, secondo il criterio di valutazione di qualcuno. Infatti, a margine dell’ennesima pubblicazione sui disagi della Uosd, il Ds del Presidio dottor Gianfausto Iarrobino, supportato dalla sollecitazione in merito del Ds aziendale Vincenzo Iodice, ha pensato bene di sospendere le attività del PS Ostetrico-Ginecologico. E’ appena il caso di evidenziare che in riferimento alla decisione succitata, la coordinatrice del Nursind, Angelina Raso, ha inviato  sia al Ds aziendale che al Ds del PO di Piedimonte e per conoscenza all’onorevole Maria Muscarà, consigliera regionale del Gruppo Misto, una nota in cui ricorda a chi di competenza, che la delibera di Giunta Regionale 170 del 10 febbraio del 2007 prevede quanto segue: “La Regione Campania, con la legge regionale 1 del 2 marzo 2006 “Disposizioni per l’effettivo esercizio del diritto alla salute, vieta in modo assoluto la sospensione delle attività sia delle prenotazioni che delle prestazioni “salvo in casi imprevedibili di assoluta impossibilità tecnica sopravvenuta di erogazione del servizio. In tal caso la Regione adotta tutte le misure necessarie per eliminare il disagio per i cittadini. Il realizzarsi di situazioni che oggettivamente impediscono l’erogazione della prestazione rappresenta un evento che può verificarsi in qualunque contesto. Gli eventi che impediscono l’erogazione della prestazione sono imprevedibili relativamente al momento in cui avvengono, ma sono prevedibili come situazione potenziale. Le aziende devono individuare le soluzioni per superare la contingenza tecnica e garantire la continuità del servizio. L’interruzione della erogazione può avvenire solo per gravi e giustificati motivi ed in ogni caso deve essere effettuata nel rispetto delle seguenti regole:

1) la regolamentazione dell’attività di sospensione delle attività di erogazione deve essere esplicitamente prevista in un documento aziendale che previa consultazione dei rappresentanti degli utenti ne deve definire ed approvare le procedure;

2) le sospensioni non possono avvenire senza l’approvazione del Direttore sanitario di presidio o di distretto che deve a sua volta informare la Direzione aziendale;

3) i Direttori generali informano l’Assessorato alla Sanità e l’Arsan di ogni avvenuta sospensione;

4) ogni evento di interruzione delle attività di prenotazione deve essere registrato con modalità che rendano disponibili almeno le seguenti informazioni: di quale prestazione è sospesa la erogazione della prestazione, dove, perché e per quanto tempo”.

“Pertanto il Nursind, – si legge nella nota del sindacato – invita ad horas ad annullare tale disposizione e a ripristinare l’attività corrente del servizio, premettendo sin da ora che il Nursind si rivolgerà agli organi deputati per legge, per garantire il diritto ai cittadini.”