STADIO DEL NUOTO, IL DECLINO DI POLPET…

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polpet affonda STADIO DEL NUOTO, IL DECLINO DI POLPET…(f.n.) – “Le bugie hanno le gambe corte”, diceva la nonna, citando un proverbio che, in verità, non ha mai fallito! Ed è ciò che conforta se… quel poco che trasuda dalla cerchia assai ristretta, degli intimi del presidente della Provincia, dovesse rispondere al vero e cioè…audite audite…che tutto l’ambaradan gestionale dello Stadio del Nuoto, sarebbe transitato nelle mani di uno degli uomini di fiducia di Giorgio Magliocca, il dirigente Gerardo Palmieri. Ebbene…se fosse tutto vero, cosa potremmo mai dire se non: assafà!, era ora! Sono circa quattro anni, infatti, che mettiamo puntualmente il dito, nei tortini alla marmellata avariata, che il caro Polpet, al secolo Giuseppe Guida, presidente dell’Agis, ha servito “magna cum abundantia” al mondo circostante che, nonostante l’evidente odore di rancido, ha continuato ostinatamente a turarsi il naso, tacere per indolenza, per convenienza o per ignoranza. Il caro Giorgetto Magliocca, ottimista per natura, non ha considerato, che, continuando a dare ed a concedere corda e giustificazioni “ad libitum”, un personaggio come Polpet, avrebbe costituito un pericolo per sé e per gli altri?,…la corda se la sarebbe “arravogliata” virtualmente attorno al collo, assieme alle giustificazioni che gli avrebbero consentito di strafare?,…cosa che puntualmente è avvenuta?,…dalla sospensione dell’acqua potabile ed uso conseguente ed  incontrollato del pozzo artesiano, alla sospensione del gas e passaggi vari nell’assurdo, fino alla inqualificabile “presunta soluzione” della pompa di calore, vezzo dell’ultimo atto, con tutto ciò che ne è conseguito….Tra le due sospensioni, prodotto di una logica astrusa e senza senso, tipica del ragazzotto che per la terza volta ripete la quinta elementare e viene perdonato perché, tutto sommato, “è tanto simpatico, non è vero?”, tra le due sospensioni dicevamo…  una serie infinita di abusi e soprusi nei confronti di uomini e cose, di palesi violazioni delle norme e negazione infantile del senso elementare della giustizia, erigendo e picconando, fino a ridurre lo Stadio del Nuoto in una macilenta struttura, tenuta in vita esclusivamente dalla passione inalienabile di coloro che, per anni ed anni si sono adoperati, nonostante tutto, in nome dello Sport. Oggi si dice che Polpet abbia esagerato e che i bilanci siano da cardiopalma, laddove qualcuno sia riuscito a metterli insieme, almeno in maniera appena appena decorosa, se non veritiera. Oggi si dice e ci auguriamo che ci si limiti a “dire” e non si osi continuare a far finta di “scoprire”, che la gestione di Polpet sia stata un disastro…perché da quattro anni, quella gestione, noi la raccontiamo, particolari compresi, ed il caro Giorgetto Magliocca, che tutto potrà sostenere tranne la “balla stratosferica” di non sapere, invece di registrare nel tempo e prendere nota delle denunce, ha preferito dar corda al Polpet al quale non è mancata la faccia tosta di querelare. Ebbene, noi oggi, non siamo in grado di enunciare i motivi ufficiali per i quali il Polpet sarebbe stato invitato a ritirarsi, ma possiamo arguire che il tutto sia dovuto al colmarsi della misura, o no? E si aprirebbe in questo caso un altro capitolo assai interessante, visto che il caro Magliocca ambisce a mantenere ancora per molto tempo la carica prestigiosa di presidente della Provincia ed il suo amico Giovanni Zannini a sostenerlo, come ha recentemente dichiarato egli stesso nel corso di una conferenza stampa. Ebbene…a questo punto le carte devono essere messe a posto, n’est pas?, dal momento che le carte a posto non sono, n’est pas? La domanda sorge spontanea…Con quali intenzioni prima e direttive poi, il dottor Gerardo Palmieri è stato incaricato di sostituire il caro direttore De Rosa che, a quanto pare, sarebbe già in pensione da un anno?, il dottor Palmieri ha accettato l’incarico per sanare o per aggiustare?, per coprire o per comprendere e di conseguenza assumere provvedimenti? Ci sarebbero almeno tre anni di buio da riesumare e spulciare…e soprattutto si dovrebbe, onestamente, cominciare con il rispondere chiaramente e senza bluffare, all’unica sola domanda che conti: ma dove siete stati fino ad oggi? Hasta la suerte!