CASERTA – L’VIII edizione di Un’Estate da RE apre nel segno di Luigi Vanvitelli, in occasione dei 250 anni dalla scomparsa dello straordinario architetto che progetto e realizzò la Reggia di Caserta. Dalla sua suggestiva Cappella Palatina, giovedì 13 luglio alle ore 21.00, va in scena “Vanvitelli all’opera”, un’intervista molto musicale (e poco possibile) all’architetto interpretato da Mariano Rigillo, con Enzo Salomone nelle vesti di Franco Zeffirelli intervistatore. L’evento sarà trasmesso in live streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania (cultura.regione.campania.it) e sui canali social di Un’Estate da RE, della Regione Campania e della Reggia di Caserta.
Dopo i sold out del Gala Roberto Bolle and Friends (22 luglio) prodotto da ARTEDANZASRL e del doppio concerto di Zucchero “Sugar” Fornaciari (24 e 25 luglio), tappa del suo Wild World Tour, e in attesa dell’annuncio delle grandi stelle della musica che affiancheranno Plácido Domingo nella serata conclusiva del 3 agosto, la kermesse –programmata e finanziata dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020), organizzata e promossa dalla Scabec in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno, con la direzione artistica del Maestro Antonio Marzullo – si presenta al pubblico con uno spettacolo originale e di grande suggestione.
Nell’anniversario della morte di Luigi Vanvitelli e nel centenario della nascita di Franco Zeffirelli si omaggiano i due artisti nello stile delle famose “interviste impossibili” radiofoniche, legate al fascino e al mestiere di scrittori illustri. Il testo di Stefano Valanzuolo si avvale delle revisioni e scelte musicali di Eugenio Ottieri, che selezionano negli ascolti proposti le grandi passioni musicali dell’illustre architetto nella Napoli dei suoi anni. Protagoniste anche l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Giuseppe Galiano e le voci soliste Angelo Giordano (sopranista), Lorenzo Martelli (tenore) e Marilena Ruta (soprano), con la partecipazione straordinaria del baritono Bruno de Simone. La produzione è di Progetto Sonora.
In questo inedito racconto per voci (recitanti, cantanti) e orchestra, si immagina l’incontro surreale tra Luigi Vanvitelli e Franco Zeffirelli, artisti di epoche diverse uniti, in questo caso, dalla passione per il bello e per il teatro musicale. Sollecitato in maniera arguta e stimolato al confronto “impossibile”, Vanvitelli, rievocato negli spazi sontuosi della Reggia di Caserta, scambierà col suo “intervistatore” osservazioni, pettegolezzi, idee sui legami intriganti che collegano musica, scena e architettura, regalando aneddoti e notizie su un periodo storico rigoglioso. Il tutto su uno sfondo sonoro reso pertinente e affascinante dalla riproposta di brani a tema, riconducibili ad autori e titoli legati alla cultura musicale di matrice napoletana. L’obiettivo dello spettacolo è quello di offrire al pubblico, in una dimensione teatrale, il ritratto di un architetto visionario e geniale quale fu Vanvitelli, invitando nello stesso tempo a una riflessione sulla sana e infinita vocazione al melodramma del nostro Paese.
Nel denso programma delle Celebrazioni Vanvitelliane varato nel 2023 in occasione dei 250 anni dalla scomparsa della straordinaria figura di architetto rappresentata da Luigi Vanvitelli non poteva mancare l’aspetto musicale, altro versante di profonda competenza di questa vera e propria “archistar” del XVIII sec. Dalle oltre 1700 lettere di Luigi Vanvitelli custodite presso la Biblioteca Palatina di Caserta emergono in modo consistente gli interessi musicali del celebre architetto, attento, intelligente e competente spettatore degli avvenimenti musicali napoletani le cui osservazioni contribuiscono ad illuminare anche artisticamente uno dei periodi più interessanti della storia del Regno di Napoli. Nella vastità e varietà di interessi di Vanvitelli la musica occupa un ruolo importante come evidenzia l’epistolario, testimone di un sincero interesse dell’architetto per quest’arte e per il teatro musicale; non solo come spettatore ma con un ‘ruolo attivo’ che non si limita alla fruizione ma tocca la pratica come dimostra la realizzazione da lui seguita fino al compimento dello straordinario Teatro di Corte della Reggia. La sua competenza è tale da esprimersi anche in termini di promozione. Chiede al fratello da Roma un invio di arie, e ancora sollecita la “cantata di Metastasio fatta per la corte di Spagna, intitolata l’Isola deserta di quattro personaggi”; il figlio Pietro che vive con lui a Napoli studia il violino e lo suona “con una leggiadria bellissima”. È un uomo molto sensibile alle faccende musicali della sua epoca, conosce e frequenta personalmente molti musicisti e dai suoi scritti traiamo commenti sui musicisti, sui cantanti e sulle loro baruffe che ci danno un vivace spaccato dell’ambiente artistico e contribuiscono senz’altro ad una compiuta conoscenza sull’opera a Napoli nel ’700. Al progetto di illustrare la ‘passione’ musicale del Vanvitelli oltre che alle parole è stato senz’altro necessario associare la riproposizione di estratti da opere di quegli illustri musicisti della celebre Scuola Napoletana che del nostro ’700 musicale erano gli indiscussi protagonisti e che rappresentavano non solo gli autori che lui amava, ma anche la cerchia degli amici che frequentava e con cui aveva un dialogo costante. (Tiziana Maffei – Eugenio Ottieri)
In occasione dell’evento inaugurale di Un’Estate da RE, giovedì 13 luglio gli Appartamenti reali della Reggia di Caserta saranno aperti fino alle 23.15, con ultimo ingresso alle 22.15.