OSPEDALE SAN ROCCO, REGOLE, VOTI & PROTEZIONE…

0

(f.n.) – Delibera dopo delibera, prende forma e sostanza, ma soprattutto viene opportunamente legittimato e benedetto, il progetto relativo al nuovo Ospedale di Sessa Aurunca. E ciò avviene, nonostante le ricostruzioni ufficiali delle “cofecchie” a monte dell’affaire, nonostante le pause e soprattutto, nonostante il pensiero del governatore De Luca, trasudato qualche tempo fa, nel corso di una sua visita all’Ospedale di Marcianise, quando ebbe ad esprimersi in una maniera sufficientemente chiara, da lasciare intendere che il nuovo Ospedale di Marcianise, intensamente voluto da qualche politico, fosse di là da venire…Evidentemente, obnubilati dalla cieca fiducia nei confronti dell’indipendenza di giudizio del Governatore, non avevamo messo in conto la faccenda del terzo mandato, che avrebbe silenziato sul nascere ogni minima onda di disturbo. Ma ciò che urtica ed indispone di questa faccenda, è il silenzio cialtrone e vergognosamente complice, che per anni ed anni ha consentito alla politica di fare e disfare a proprio piacimento i destini del Presidio, indipendentemente dal prezzo che avrebbero pagato i pazienti dell’Ospedale in termini di assistenza. Era il silenzio del potere, la cui eco, riversandosi sul popolo sovrano si traduceva in massima, norma, regola di vita, favorendo quel soporoso atteggiamento, tipico della rassegnazione ed interrotto soltanto da qualche tiepido lamento, della cui inutilità, erano tutti consapevoli, a parte i raccomandati che non avevano ovviamente problema alcuno, a qualsiasi categoria appartenessero. E la Duma di Via Unità d’Italia, ce la va sans dire, preferiva farsi definire indifferente, anziché correre il rischio di essere criticata come funzionale al politico di turno che, non soltanto spadroneggiava su assunzioni, concorsi, avvisi, trasferimenti e via col tango, ma soleva persino farsene un vanto …ed in più di un’occasione aveva dichiarato “a’ sanità a Caserta, è cosa mia!” oppure… “All’Asl se fa chell che dico io!” ed è infatti acclarato, che il presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero, abbia fatto il buono ed il cattivo tempo nella sanità di Terra di Lavoro…e soprattutto abbia gestito diversi “ingressi” ai diversi livelli del PO San Rocco di Sessa Aurunca, che si traducevano in altrettante importanti postazioni… Anche soltanto tentare di negare…sarebbe semplicemente ridicolo e ci costringerebbe a tornare alle origini e ricominciare dal parco autisti, n’est pas?, e via col tango fino ai piani alti. A gestire il resto, ovviamente, ci pensavano i sindacati, c’est à dire: la Cisl. Orbene, alla luce dei disastri in progress, che certe scelte non sono state in grado di evitare o almeno di arginare, consentendo che almeno in alcune UO si ottenessero risultati decenti, come si possa, anche soltanto immaginare, che non si discuta e non si polemizzi sulla “necessità” di un nuovo Ospedale, è veramente da folli, da incoscienti e da irresponsabili. Un esempio calzante del sistema consiste nel fatto che la ostinata e appiccicaticcia presenza dei raccomandati doc, è stata una delle ragioni principali per cui, chiunque non avesse la sua brava dose di protezione alle spalle, non si sognava lontanamente di rispondere a concorsi, chiamate ed avvisi, che riferissero come destinazione lavorativa i PO di Sessa e di Piedimonte…Una cialtronesca e conveniente indolenza ha dato il via libera alla decadenza…ma chissenefrega…tanto c’è l’Ospedale nuovo… All’incompetenza gestionale acclarata dai numeri, si aggiungono le trame occulte ed i disegni strategici formulati altrove e che tendono soprattutto a demolire il pubblico per favorire il privato. Ed a tal proposito, ecco i risultati: con affascinante candore ed immacolata naturalezza, le volpi rosse di Via Unità d’Italia, accorpano per ragioni funzionali le UO di Ginecologia ed Ostetricia di Sessa e Piedimonte, con quelle di Marcianise ed Aversa. Pertanto, pronunciato in un idioma accessibile ai più… le due UO sono state commissariate, ed i due primari in carica, retrocessi de facto a medici di guardia, mentre i primari di Aversa e Marcianise, a scavalco governeranno le altre due Unità ed inviando medici in straordinario dai loro Ospedali, assicureranno i turni dei PO di Sessa e Piedimonte. Il primario di Sessa che, nell’arco di due anni ha praticamente nebulizzato la Ginecologia ed Ostetricia del San Rocco, spingendosi peraltro a smargiassate fotografiche in sala operatoria, libere da ogni restrizione e rispetto per le regole, è creatura dell’onorevole Oliviero ma, fino ad ora non abbiamo notato alcuna aspersione di cenere sul capo da parte di nessun politico…n’est pas? Qualche giorno fa pare che il dottor Gallo primario di Aversa, si sia presentato in reparto al San Rocco, comunicando agli astanti di essere il nuovo primario e che il resto del mondo ostetrico e ginecologico, sarebbe tornato a fare i turni, compreso il dottore addetto esclusivamente ai tagli cesarei…E’ appena il caso di evidenziare che la coppia Merola – Sarno supersponsorizzati dalla politica, invece di adoperarsi per brillare ed emergere dal grigio quotidiano, hanno contribuito a portare il San Rocco all’isolamento assoluto, al medioevo dell’arte praticata, determinando peraltro il “fuggi fuggi” di colleghi e pazienti, verso altre strutture. Professionisti capaci e con molte pazienti come ad esempio, i dottori Russo, Di Monaco, De Rosa e Torino, sono stati messi in fuga dalla mania di grandezza dei due geni dell’Ostetricia, Merola e Sarno, sulle cui discutibili prodezze nessuno, ma proprio nessuno argomentava…Guai! Mentre il reparto andava i pezzi, medici come la dottoressa Gorga, pur effettuando soltanto tre interventi all’anno di Uroginecologia, venivano premiati per l’Alta Specializzazione…Cos’ e’ pazz! Le responsabilità però sono drammaticamente allargate…dal momento che… sembrerebbe che per anni, le 8 infermiere ed ostetriche del reparto, abbiano consentito che le trattassero come inservienti, senza trovare il coraggio di ribellarsi…o preferendo forse, prendere un parto ogni venti giorni e per il resto del tempo a disposizione, crogiolarsi nel beato far nulla, fino all’orario di uscita. Oggi sarebbe troppo facile, leggere e prendere atto delle decisioni ritardatarie della Direzione dell’Asl e procedere come se nulla fosse, tanto… avremo l’Ospedale nuovo…Eh già! Invece… “nada de nada”…perché questo Paese dovrà prima o poi, imparare a localizzare le varie e gravi irresponsabilità a monte del disastro e ad imputarne il giusto peso a chi si è intestato la licenza di strafare, e soprattutto a chi ha consentito che ciò avvenisse, o no?, Progressivamente le sorti della UO di Ostetricia e Ginecologia, sono andate peggiorando, ma a nessuno è punta vaghezza, di porre un freno all’esercizio del potere politico e di provvedere in tempo utile ad arginare la caduta libera del reparto. I voti del fratello del primario Merola, erano troppo importanti per farne a meno e Sparanise è una piazza complicata, non è così? E adesso?, il vento politico è cambiato al punto che il protetto di Oliviero torna a fare il medico e basta e lui non muove un dito? E’ così che funziona? Chi gode dei massimi privilegi, tra i quali l’esonero dall’osservanza delle regole, è avvisato del rischio? Noo?, ah già!, ma quale rischio?, si tratta soltanto del cambio di casacca politica, non di sistema…Adesso chi sarà mai quello che conta di più?. magari Caputo e Italia Viva, o no? Stammappost! Hasta la suerte!