L’ASTERISCHITE COLPISCE ANCORA

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–   di Peppe Rock Suppa   –                                 
Ormai è evidente, siamo nel mondo degli asterischi, le persone hanno paura delle parole ed è diventato tutto ridicolo. L’ultimo ad essere stato contagiato da questa allucinazione collettiva è stata Amnesty International. Sui social si legge infatti questo appello dell’organizzazione umanitaria, che dovrebbe essere appunto international: «Il se**o senza consenso è violenza». A parte il messaggio lapalissiano (esiste davvero qualcuno che non abbia qualche serio problema che pensa che il sesso senza consenso non sia violenza?), ma poi qui cosa ci sarebbe da asteriscare? %name LASTERISCHITE COLPISCE ANCORA
Anni fa iniziarono con i generi, perché mica puoi dire «Ciao a tutti», troppo sessista, per cui meglio «Ciao a tutt*». Poi arrivò l’orribile schwa della Murgia, mettendo in crisi qualsiasi giornalista e lettore che scrivendo e leggendo articoli, e cercando di pronunciarla si resero conto che sembrava una qualche forma di dialetto meridionale. Sono sempre esistiti gli asterischi giornalistici proprio per non infastidire il lettore sensibile alle parolacce (quello che lo stesso lettore dice cento volte al giorno, come tutti), per cui se uno scrive ca**o sai che non sta scrivendo callo ma sta scrivendo e dicendo proprio “cazzo”.
Ma ora con Amnesty il virus dell’asterisco si allarga, in modo femministicamente sospetto: perché ad essere asteriscata è la parola sesso. Io, a pensarci, la trovo molto significativa, come svolta. Non è che Amnesty fa gli slogan così, a caso, no? Devono averci pensato molto. Deve esserci stata una riunione in cui qualcuno, o meglio ancora qualcuna, meglio ancora una femminista, ha chiesto di asteriscare il sesso, cioè considerarlo una parolaccia da non scrivere.
In fondo, se ci pensate bene, è lì che si vuole arrivare, che un certo tipo di movimento intellettuale vuole arrivare: bandire il sesso, il pensiero del sesso, la cultura del sesso, per trasformarla in una cultura sessuofobica, paradossalmente proprio da chi dovrebbe portare avanti le diverse identità del sesso. D’altra parte c’è poco da dire al riguardo: il sesso è sessista, altrimenti non si farebbe sesso tra nessuno. La prossima parola a cadere sotto la censura degli asterischi potrebbe essere la penetrazione. Non possono permettere che nel sesso ci sia una penetrazione. Per cui bisognerà scrivere p***trazione: insomma, per farla, tra uomo e donna, o tra uomo e uomo, c’è sempre di mezzo un ca**o, brutta cosa.