750 LECCI ED I TECNICI “COLTI SUL FATTO”…

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   –   di Francesca Nardi   –                                              

Due lecci centenari, (e diciamo due), furono abbattuti nel 2020, per ordine del sindaco di Cosenza, nella storica Villa Vecchia, sito vincolato alle norme di tutela, contenute nella famosa legge 1497 del 1939…In quella città, successe letteralmente il finimondo ed il Comitato Alberi Vecchi, mosse immediatamente all’attacco dell’improvvida  amministrazione che, secondo i bene informati, stava proditoriamente distruggendo il patrimonio arboreo di Cosenza…Eh si, eh già…a pensarci su, quella fu davvero una brutta storia, forse volgarmente riconducibile a presumibili interessi di bottega… Ovviamente nulla da dividere con i lecci di casa nostra e con le intenzioni coriacee della Direzione della Reggia, di trasformarli in materia prima per l’arte contemporanea…ma il fattaccio di Cosenza ci ha incuriosito e colpito perché… accadeva proprio nel periodo in cui “zittu zittu”, alla Reggia di Caserta, si emettevano bandi per giovani promesse dell’arte del legno e si programmava all’uopo,  appunto, l’abbattimento dei lecci della Via dell’Acqua. Vuoi vedere che è soltanto puro mecenatismo, ciò che ispira Tiziana la Rossa in questa blasfema crociata distruttiva?, fatto è che la volontà di abbattere  che muove le emozioni della creatura, sembra averle preso la mano e proprio stamani, a dispetto di ogni protesta e di ogni volontà diversa dalla sua, tanto per dimostrare alla plebe scomposta chi è che comanda, una squadra di tecnici  (è assai probabile provenissero dall’Unina) erano intenti ad effettuare carotaggi con il Secchiello di Pressler, conosciuto anche come Sonda incrementale. Il grazioso aggeggio, (è giusto essere informati non vi pare?), viene utilizzato per prelevare campioni dai tronchi, per valutarne l’età, la crescita, la salute, nonché gli influssi negativi da inquinamento e la densità del legno. Mentre i tecnici erano intenti al loro lavoro, il destino, come al solito, assai capriccioso, ha voluto che proprio in quel momento, le associazioni ambientaliste si trovassero nei pressi dei filari di lecci, per effettuare il 4° accesso previsto, al parco per la verifica della salute dei lecci, appunto. I componenti delle due “falangi” si sono guardati, probabilmente si sono anche sorrisi leggermente di sghembo, ma anche no… E quando qualcuno degli ambientalisti, ha chiesto agli esperti se fosse possibile scattare qualche foto, il versante opposto ha risposto “niet”…carucci! La domanda sorge spontanea…ma dopo le prestigiose relazioni rilasciate dal gotha degli esperti universitari di botanica applicata e sintassi, di qualche tempo fa, dopo le strazianti dichiarazioni della Direttrice e dopo le difese scompaginate dei sostenitori a latere, leggermente sull’isterico, scusate… ma quei signori “imparati”, cosa facevano questa mattina intorno ai lecci?, una foto ricordo di gruppo?, oppure stavano semplicemente controllando i dati in loro possesso, per inviarceli a casa? Siamo molto ma molto tristi, questa sera…sapete?,  non tanto per il fatto che non sia stato possibile scattare le foto, ma soprattutto per l’assenza totale di strategia che, ancora una volta ci esorta a dire…così non vale dai…è vincere facile!, ci negate persino una ‘ntecchia di sano divertimento!… E adesso Tiziana Maffei potrebbe salvare la faccia soltanto in un modo…dicendo a bassa voce: “tenetevi pure i lecci, abbiamo esagerato, sappiamo quando è il momento di gettare la spugna”. Hasta la vista!