ASL, CASO DI FUCCIA…TANTO PER CHIARIRE…

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(f.n.) – Riteniamo che lasciare le cose a metà, sia una chiara ed inqualificabile mancanza di rispetto, nel confronti degli interessati, che in questo caso sono i cittadini-utenti e nei confronti dei principali interlocutori, la sacra trimurti dell’Asl cioè coloro ai quali i nostri quesiti sono diretti, in quanto riteniamo siano gli unici che abbiano l’autorità ed anche l’autorevolezza, nonché il dovere, di fornire risposte esaurienti ad interrogativi che riguardano, soprattutto, la trasparenza degli atti pubblici, sulla qual cosa nessuno di noi oserebbe anche soltanto ipotizzare di poter scherzare, n’est pas? E quindi, per le ragioni di cui sopra, dobbiamo tornare obbligatoriamente alla misteriosa faccenda relativa al nuovo concorso per affidare l’incarico quinquennale di direttore dei vari distretti, bandito dall’Asl, in virtù dell’ordinanza del Tribunale di Santa Maria C.V., che aveva annullato il precedente. Quale fu la nostra meraviglia, quando apprendemmo dalla delibera 1209 del 23 ottobre u.s., scorrendo l’elenco dei candidati ammessi, che assieme ai direttori “forzatamente” uscenti e che ripresentavano la loro candidatura, figurava la dottoressa Anna Vincenza Di Fuccia, magna pars delle ragioni per cui l’ordinanza di cui sopra, si era resa necessaria. Immediatamente scrivemmo e ricordammo urbi et orbi, carte e date alla mano, che la dottoressa Di Fuccia non aveva i titoli per dirigere un distretto sanitario ma, evidentemente quanto riportato non doveva rivelarsi all’altezza di risvegliare la memoria degli interessati, sempre e comunque assai distratti…Ebbene, in virtù della pazienza certosina, unica   dote residua della gente brutta, sporca e cattiva come noi, anche stavolta non ci siamo risentiti affatto, del silenzio opaco e denso come la fuliggine, che ha fatto seguito all’elenco di cosucce pubblicate e addotte a sostegno dei fatti enunciati…forse, non erano sufficienti e allora oggi, abbiamo pensato di pubblicare il resto, visto che la “resistenza” sovente non è soltanto ostinata ma addirittura controproducente, come in questo caso…appunto. Dunque noi vorremmo rivolgerci direttamente alla responsabile della Uoc Gru dottoressa Cosentino, per chiederle di mostrare la qualifica con cui l’INPS ha iscritto al ruolo, la dottoressa Anna Vincenza Di Fuccia e la posizione contributiva, quindi il modello M/01 in loro possesso…Vedete amigos, noi sappiamo che in quel documento contributivo e cioè comprensivo dei contributi versati dai vari enti, risulta assai chiara la qualifica della dottoressa Di Fuccia, Sociologo Collaboratore, perché vincitore di un concorso pubblico a 3 posti (delibera 682). Immaginiamo che dinanzi ad una richiesta e tesi del genere, la dottoressa Cosentino potrebbe replicare (ripetendo ciò che aveva già scritto in un stato di servizio a sua firma, rilasciato alla stessa Di Fuccia) che lei fa riferimento ad uno stato di servizio prot.n°1211 della ex Na3, in cui un dirigente certifica, peraltro in maniera ambigua che la Di Fuccia “sociologo 1 livello dirigenziale. Ma…in questo documento non sono riportati né atti né leggi di riferimento e la dottoressa Cosentino lo cita in uno stato di servizio rilasciato alla Di Fuccia asserendo che la Di Fuccia è Sociologo Dirigente perché vincitrice di concorso pubblico. Se la legge sulla trasparenza è ancora in vigore e soprattutto se la stessa, possiede ancora un senso compiuto e non recita soltanto una parte squisitamente decorativa, occupando di diritto un posto di riguardo nello scaffale liberty, destinato alle Leggi, ebbene, qualcuno dovrebbe tirar fuori da quel banco di nebbia assai opportuno, il fascicolo della dottoressa Anna Vincenza Di Fuccia, una volta per tutte.  Poiché esiste tra l’altro, un curriculum vitae in cui la stessa Di Fuccia dichiara di aver vinto un concorso per Dirigente sociologo e le carte sono così ingarbugliate da prestarsi felicemente ad un “tagliamo corto” e via col tango, ed è proprio ciò che vorremmo evitare, a parer nostro due sono i fatti: o il dottor Insogna che nell’aprile del 1999 firmò quel famoso documento in cui dichiarava la Di Fuccia dirigente, intendeva per Sociologo dirigente 1° livello un sociologo collaboratore secondo la 761, oppure gli atti rilasciati in determinati occasioni dall’Asl Na2 sono falsi…perché, vedete… amigos de nuestro corazon…se non avessimo visionato e studiato le cartuscelle di rito e non le avessimo ben fissate nella memoria…ma… secondo voi?, asfissieremmo l’umanità distratta, cercando di attirare l’attenzione collettiva sull’ennesima cofecchia dell’Asl, per quanto ben architettata sia e questa, credeteci, non lo è per niente …anzi è piuttosto becera e rischia di coinvolgere persone che, crediamo non c’entrino per niente, come quel povero dottor Insogna… E poi se ci fossero carte false in giro, sia la Di Fuccia che la responsabile della GRU dovrebbero denunciare tutto alla Procura della Repubblica, o no?  Lungi da noi offrire suggerimenti non richiesti ma, sarebbe appena il caso che quel fascicolo lo tiraste fuori e ne faceste un uso intelligente…Anzi…avreste già dovuto farlo e la cosa sarebbe giustamente tramontata, al pari della solita cofecchia venuta male. Invece no! L’Asl perde la partita con la dottoressa Nicoletta Tessitore?, ebbene l’Asl continua a fare la “gradassa”, come al solito… L’Asl che ha consentito, a suo tempo, per far piacere a qualcuno, che la Di Fuccia diventasse capodistretto, non ci sta a fare un passo indietro, neanche davanti all’evidenza. Perde un’altra partita e deve ri-bandire l’avviso per capidistretto…Gli attuali vanno a casa (per modo di dire) e si ripresentano…Ma un minimo di rispetto per la verità e soprattutto per se stessi, avrebbe dovuto impedire alla dottoressa di Fuccia di presentare la sua candidatura e all’Asl di accettarla…Ah, crediamo di avere indovinato il motivo folkloristico di questo azzardo che, visto da vicino, oseremmo dire che somiglia stranamente ad un atto di inutile sfida o strafottenza…Forse all’Asl  piace il gergo periferico e volevano ascoltare in sottofondo l’inevitabile commento del popolo sovrano in braghe di tela che, letto l’elenco dei candidati si lasciava andare ad un colorito:  “azz ma allora amm pazziat?” Ma ci decidiamo oppure no…a fare i seri? Hasta la suerte!