ANAGRAFE CANICA, CENTINAIA DI VOLONTARI IN PROTESTA A NAPOLI

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UNA DELEGAZIONE DI VOLONTARI INCONTRA I VERTICI REGIONALI: OTTENUTA LA SOSPENSIONE DELLA NUOVA NORMATIVA

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NAPOLI – Si è appena conclusa la manifestazione di protesta contro l’applicazione della nuova legge campana sulla tracciabilità dei cani. L’evento è stato organizzato dalle principali associazioni del territorio che si occupano di tutela animale.

Secondo la nuova normativa, i cani randagi privi di microchip possono essere affidati ai volontari iscritti ad associazioni riconosciute, presenti nell’albo regionale, che collaborano con le Asl, o delegate dai Comuni. I volontari con tali requisiti possono chiedere che il cane venga dato loro in “affido temporaneo” per 30 giorni, ma anche in questo caso il cane deve comunque passare per il canile sanitario. La legge ha l’intento di creare una tracciabilità del cane e della madre allo scopo nobile di limitare l’azione di traffico clandestino di animali e cucciolate casalinghe che sfruttano le cagne costringendole ad accoppiamenti spesso tra consanguinei e a decine di parti. Ma nella pratica è avvenuto che la quasi totalità dei cani trovati dai volontari è stata trattenuta dalle Asl proprio a causa della mancanza di tracciabilità data dall’assenza del microchip o, in alternativa di quello della madre. Informazioni impossibili da reperire per i cani randagi, spesso abbandonati. Insomma si è verificato di fatto l’impossibilità di procedere alle registrazioni, e al recupero di cani abbandonati sul territorio…in particolar modo dei cuccioli. Pertanto centinaia di cani di ogni età sarebbero stati destinati ad ammassarsi nei box dei canili, ingolfando strutture spesso già sature.

%name ANAGRAFE CANICA, CENTINAIA DI VOLONTARI IN PROTESTA A NAPOLILa Regione Campania ha diramato qualche giorno fa una circolare per tutte le Asl del territorio, sospendendo la procedura di tracciabilità dei cani che dall’inizio del mese aveva creato disagi ai volontari animalisti. Un gesto di apertura, anche se la sospensione non è stata applicata in egual misura in tutte le Province campane.

Oggi una delegazione delle Associazioni di volontari ha incontrato il Direttore Generale Asl NA1 Ciro Verdoliva, il Direttore Generale per la Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario regionale Antonio Postiglione ed il responsabile della sanità veterinaria Marco Esposito. Sono state riportate tutte le criticità emerse con la nuova normativa e la Regione si è mostrata disponibile al confronto. E’ stato chiesto un periodo di sospensione di almeno sei mesi per poter rivedere il quadro normativo e trovare il modo migliore per arrivare ad applicare la norma, ma nelle more ci si atterrà alla normativa precedente per evitare che i cani debbano passare obbligatoriamente i 30 giorni previsti in canile sanitario. La sanità regionale ha assunto l’impegno di concordare con i responsabili di tutti i distretti Asl un’applicazione omogenea sul territorio campano delle procedure da adottare nel periodo di transizione. Inoltre la Regione ha raccolto le proposte dei volontari e le indicazioni delle criticità presenti sul territorio (ad esempio la carenza di strutture di accoglienza e la necessità di sovvenzionamento) con l’impegno di valutarne la fattibilità.%name ANAGRAFE CANICA, CENTINAIA DI VOLONTARI IN PROTESTA A NAPOLI