VAIRANOGATE, LA CORTE DEI CONTI CONDANNA CANTELMO

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VAIRANO PATENORA – “Non lamentatevi se le cose – come è più che prevedibile – resteranno come sono se non addirittura peggioreranno, perché, a mio modesto avviso, il Comune di Vairano ha bisogno di essere depurato da pericolose incrostazioni e la macchina amministrativa comunale va ripulita da clientelismi, da tutela di interessi privati (specialmente edilizi), da favoritismi di ogni genere e soprattutto dal malaffare. E’ necessaria una catarsi, cari vairanesi, una vera e propria trasfusione di legalità, efficienza, tutela dell’interesse pubblico…”

Il dado è tratto…ed oggi che una parte significativa di quella verità che si perde negli anfratti bui della convenienza o filtrata dalla famosa ragion di Stato, uno Stato la cui skyline si confonde talvolta con quella di un villaggio abbandonato… come non ricordare le parole del consigliere uscente del comune di Vairano Patenora Raffaele Moreno, monito e sintesi di una battaglia aspra e difficile, inizialmente ancora più difficile, perché forzatamente arenata nella morsa castrante, di un pensiero collettivo, gretto e intimamente suddito. Ma Raffaele Moreno con volontà inarrestabile ha portato avanti una vera e propria jihad, contro la presunta indistruttibile parete di cemento armato, a difesa di consolidati interessi e smania di potere. Il prezzo che si paga per la propria libertà di lottare, affinché la comunità stessa possa imparare a rivendicare il proprio diritto alla stessa libertà di pensiero e giudizio, non potrà essere mai calcolato neppure approssimativamente, sotto nessuna costellazione. (f.n.)

GIANPIERO MARTONE VAIRANO PATENORA VAIRANOGATE, LA CORTE DEI CONTI CONDANNA CANTELMO

–   di GIANPIERO MARTONE, consigliere comunale di Sinistra Italiana Caserta 

“Dopo anni la questione Dirigente del Comune di Variano Patenora è giunta al termine e come tutti sappiamo ha coinvolto varie Consiliature, si discute di questo fatto importante dagli inizi degli anni 2000. Varie sono state le Sentenze della Corte dei Conti in merito a questa annosa situazione elencarle non è il caso.

Purtroppo come era prevedibile è finita nel peggiore dei modi per colui che ha osato andare contro Legge. Badate bene poteva essere evitato, purtroppo però la Sentenza è chiara e conferma quello che in più occasioni, in svariati Consigli Comunali è stato sottolineato. Tutta la procedura che ha riguardato la Dirigenza Comunale è stata dichiarata definitivamente illegittima. Il tutto è stato confermato in Appello con Sentenza della II^ sezione giurisdizionale centrale n°48/2024 (LEGGI QUI)

Va precisato inoltre che – contrariamente da quanto asserito da qualche giornalista o dal diretto interessato – l’art. 207 del codice di giustizia contabile non consente alcun ricorso per cassazione per le decisioni della Corte dei Conti emesse in grado di appello, nel senso che, in materia di danni erariali, i gradi di giudizio sono solo due ed un eventuale ricorso per cassazione è consentito solo quando il giudice che ha emesso la sentenza non doveva essere lui ma un altro (motivo di giurisdizione Quello riportato da qualche giornale quindi è praticamente inesatto, vanno date le notizie corrette e non quelle che vuole molto probabilmente l’ amico.

Detto questo è mio dovere ribadire che la mia non è una esultanza perché voglio il male di qualcuno, se si è arrivati a pensare una cosa del genere siete fuori strada perché l’esigenza di LEGALITA’ e di TRASPARENZA amministrativa è tutt’altra cosa. La mia non è certamente una vendetta perché politicamente parlando non ho nemici ma bensì antagonisti che è cosa ben diversa. Certe accuse provenienti da emeriti deficienti le rimando al mittente.

Lo ripeto il sottoscritto è amante della Legalità e della trasparenza secondo il disposto dell’art. 97 della Costituzione più volte richiamato in sentenza e quando politicamente non c’è possibilità di confronto l’unica soluzione è è chiedere all’ Autorità Giudiziaria di fare il proprio dovere facendo rispettare la Legge dello Stato e la Costituzione Repubblicana. Nel caso che ha interessato la dirigenza senza la previsione del posto in organico e senza una procedura concorsuale pubblica si è stravolto ogni canone normativo violando l’art. 97 della Costituzione, il testo unico sul pubblico impiego (dpr 165/2001) con il tentativo di stabilizzare il tutto con un mero accordo di conciliazione quando la normativa sul reclutamento dei pubblici impiegati non consente deroghe di sorta.

Certamente NON SI FA POLITICA CON L’ETICA, MA NEPPURE SENZA, MORALMENTE BISOGNA ESSERE INTEGRI. Chi occupa un ruolo pubblico o Amministra un Ente Pubblico come nel caso specifico il Comune di Vairano Patenora, deve essere al di sopra di ogni sospetto e ha dei doveri rispetto all’opinione pubblica. Purtroppo questa Sentenza conferma l’esatto contrario l’ex Sindaco Cantelmo ha commesso un grosso errore, anzi per essere preciso e riportare cosa c’è scritto nella Sentenza è STATO COMMESSO UN DOLO ossia ha intenzionalmente e pervicacemente mentenuto nelle funzioni dirigenziali un dipendente che non ne aveva diritto e, quindi, deve RISARCIRE IL Comune di Vairano Patenora per un importo pari a EURO 84.422,53.

Ripeto e evidenzio, il mio non è giustizialismo ma Giustizia, qui parliamo di una sentenza emessa in NOME DEL POPOLO ITALIANO.

Come ho già scritto sulla mia pagina social per quanto mi riguarda sono moralmente colpevoli anche gli ex componenti della Maggioranza guidata da Cantelmo in primis l’attuale Sindaco Supino all’ epoca Vice Sindaco. Hanno avallato un DOLO, qualcuno di loro poteva fare come fece l’ex Assessore Enzo Cortellessa accompagnato da altri membri della Maggioranza guidata dal già Sindaco Giovanni Robbio che motivò con Delibera di Giunta sul perché erano contrari alla nomina di Dirigente.

Sempre per correttezza va ricordato ancora una volta tutta la battaglia Politica e Legale affrontata dal già Consigliere Lello Moreno ed è suo il maggior merito. Dobbiamo dirlo fu additato, fu considerato il male assoluto e giustizialista ad ogni costo ma alla fine la SENTENZA 48/2024 GLI HA DATO RAGIONE.

Adesso mi auguro che questioni del genere non riguarderanno più il nostro Municipio e la nostra Comunità, ABBIAMO BISOGNO DI LEGALITÀ E TRASPARENZA. Gli Uffici preposti facciano il proprio dovere, bisogna recuperare tutte queste somme senza tralasciare nulla, ricordando anche la Delibera Anac e l’indagine della Guardia di Finanza in merito alla questione LM DIGITALE anche qui vanno recuperati circa 100.000 EURO.

Ricordo anche delle indagini sugli ultimi concorsi pubblici sottoposti addirittura alla competenza della Direzione Distrettuale Antimafia e che sono arrivate a conclusione per cui avremo anche per questa vicenda novità a breve”.

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