OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 290

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(f.n.) – Non abbiamo alcuna pretesa di impartire lezioni di morale, ci mancherebbe altro!, ognuno decida in piena libertà, chi vuole essere e cosa voglia rappresentare nella vita e quale comportamento intenda adottare, nei confronti del resto del mondo…L’unico appunto che ci permettiamo di suggerire, è quello di tenere a mente le conseguenze e prepararsi a risponderne in prima persona…nel bene e nel male. Il Memoriale di oggi, ad esempio, è esattamente quello che dovrebbe essere, un richiamo alla memoria collettiva che, in determinati momenti, ha registrato fatti ed avvenimenti e seguito l’evoluzione, in alcuni casi veramente pietosa, di azioni che farebbero arrossire al solo pensiero, persino coloro che vantano una faccia di bronzo ed una coscienza impermeabile. Il corso della giustizia, lento ma inesorabile, nei giorni scorsi, con l’ufficializzazione di un altro rinvio a giudizio per l’ex Dg Mario Ferrante, che il 13 giugno p.v. dovrà sostenere il processo per il reato di calunnia nei confronti del dottor Federico Nardi, ha riportato con violenza alla mente, uno degli episodi a nostro parere, più squallidi e disonorevoli, dal punto di vista del comportamento umano, di cui le pareti del nostro povero Ospedale, pur avendo nel tempo assorbito di tutto, dubitiamo fortemente siano state silenti testimoni. Come più volte abbiamo scritto, il dottor Federico Nardi non godeva delle simpatie del Dg Ferrante che, a suo tempo, così come era nelle sue abitudini ed in verità in quelle di molti altri par suo, aveva chiaramente dimostrato, in più di un’occasione, la sua ferma intenzione di minare la posizione del dottor Nardi, a favore della posizione di un altro. Ed accadde quindi che il Dg Ferrante diede, per l’occasione, fondo alla fantasia e con l’ insuperabile predisposizione alla recitazione, che lo ha contraddistinto per tutto il periodo del suo mandato a Caserta e continua a farlo, inscenò una farsa di tutto rispetto, trafugando prima una lettera riservata del dottor Federico Nardi, destinata al suo avvocato…e sostenendo poi di averla trovata sulla scrivania della stanza dei medici, nel reparto di Chirurgia Vascolare… e noi, che abbiamo avuto la cosiddetta “sciorte” di conoscere Ferrante e di esserci rammaricati che non avesse deciso di calcare le scene, invece di perdere tempo con la Medicina, lo immaginiamo “tremante”,  in procinto di sbattersi il petto, mentre arringa il suo personalissimo pubblico, trascinando nella rappresentazione, quale testimone dei fatti, un medico totalmente ignaro, come del resto lo stesso ebbe a dichiarare agli inquirenti… ed affermando che la lettera riservata del dottor Nardi, secondo la sua scuola di pensiero “diffamatoria” era stata dallo stesso, resa pubblica… Qualcuno direbbe: mentiva sapendo di mentire…allo stesso modo di un altro medico del reparto, tal Guarino che, naturalmente aveva tutto l’interesse a far da spalla al Ferrante. che portò avanti il suo vergognoso progetto deferendo il dottor Nardi al consiglio disciplinare. Questo sconcio vivaddio, è arrivato al capolinea e nel prossimo mese di giugno inizierà infine il processo a carico dell’ex Dg Mario Ferrante… Abbiamo considerato necessario ricordare l’episodio sia pur sommariamente, per un motivo ben preciso.  Nel nostro Ospedale, non sono una novità le gestioni arpeggiate sulle antipatie e sulle simpatie. Si innalzano o si affossano professionisti di peso o di latta, secondo il proprio personale interesse, sovente derivante da altri interessi, più in alto o di lato…Si massacrano uomini e donne appartenenti al personale, se soltanto provano a profferire verbo sui favoriti della direzione o dei big ospedalieri che, a loro volta hanno ascendenza sugli inquilini del terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco… Caro Dg Gubitosa, comprendiamo che il Ferrante sia il suo mentore e niente di più facile che per lei sia un esempio da seguire ma, sarebbe assai opportuno che lei facesse tesoro delle “figurelle” che il suo mentore sta azzeccando da un pò di tempo e proprio a causa delle sue antipatie o simpatie che tradotte le emozioni in termini pratici,  sarebbero le scelte suggerite dalla convenienza personale o altrui e quell’altrui di turno ovviamente è sempre relativo a qualcuno che conta….Ebbene abbiamo avuto più di una prova che anche lei, ha una certa predisposizione a governare secondo le sue simpatie o le sue antipatie… La invitiamo quindi a mettere in conto che diversi professionisti, più che validi, se hanno lasciato l’Ospedale,  significa che l’ambiente non era più favorevole alle loro aspettative e alla loro serenità, che la Direzione non era all’altezza del suo ruolo e sopratutto non mostrava di essere super partes…né tendeva a valorizzare le presenze di qualità. E vai via oggi, vai via domani, non vorremmo che con questo andazzo, qualcuno le chiedesse conto della devastazione, che de facto, sta creando nel nostro Ospedale e di cui siamo testimoni tutti. La invitiamo a  ravvedersi, ammesso che sia ancora in tempo e a non emulare oltre, personaggi che, a quanto pare, hanno evidentemente esagerato…e magari quando le salterà l’estro di punire a vanvera qualcuno, soltanto perché le sta sullo stomaco, unicamente perché la sorte, ogni tanto benigna e sicuramente più equa di lei, lo ha collocato al posto di qualche suo amico, provi a ricordare che esiste qualcosa che, per una struttura sanitaria, rappresenta la materia prima, al di là delle bizze e delle emozioni, e si chiama “merito” e provi a considerare l’ipotesi che sarebbe opportuno che, un Dg che soffre di simpatie e antipatie, vista la mole di lavoro che dovrebbe sostenere in perfetta equidistanza, magari potrebbe farsi una chiacchierata con una delle psicologhe presenti in Azienda, o no?, e a proposito di psicologia, non è il caso di dilungarci oggi…ne parleremo domani…dobbiamo infatti approfondire una certa questione … la prima parte finisce qui… Hasta el Domingo!