OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 292

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(f.n.) – Da tempo siamo impegnati nella ricerca di un aggettivo qualificativo, che renda al meglio l’idea dell’abbandono del nostro povero Ospedale…quell’abbandono costellato da patetici rattoppi e caratterizzato, in parte, dal classico intonaco scrostato ed in parte, dalla “munnezza” sparsa nella desolazione di quello che “era” un prato, ed oggi si presenta come un’assai poco romantica area “decorata” di dossi spelacchiati e da spuntoni di radici, utili solo ed unicamente per un corso di sopravvivenza….Fino ad oggi però, sembra proprio che non esista la definizione giusta, che calzi a pennello e rappresenti lo squallore e allo stesso tempo, la morsa che ti stringe la gola, ogni qualvolta ti affacci furtivamente, oltre l’ingresso dell’Azienda ad Alta Specializzazione di Rilievo Nazionale Sant’Anna e San Sebastiano, illudendoti, che qualcosa sia sul punto di cambiare e, spaziando invece con lo sguardo, oltre le prime due buche, ti convinci , per l’ennesima volta che tutto è uguale alla giornata di ieri, con qualche sacchetto sporco e due lattine in più, che vanno di pari passo con l’indolenza generale e al momento opportuno, con la mancanza di garbo. Certo…preso com’è dalle grandi opere in progress e dalla storia infinita delle eccellenze contemporanee, tra i cui nomi ha la ferma intenzione di far spiccare il suo, il caro Dg Gaetano Gubitosa non può certamente perdere tempo, con le piccole inutili cose quotidiane, né può impegnare le sue energie, né tantomeno la sua creatività, giammai, per dedicarsi, (orrore!) alla manutenzione ordinaria…Il bello è che… sembrerebbe proprio che il Dg consideri una diminutio della nobiltà della sua stirpe, anche soltanto abbassare lo sguardo verso il telefono, come un comune mortale, per ordinare a chi di dovere, di provvedere alla bisogna… Certo…a pensarci su, dobbiamo ammettere che sarebbe stato addirittura entusiasmante, incontrare la fascinosa Ds, duchessa Ngiulinella del Ricciolo Torto, mentre eravamo impegnati, proprio l’altro giorno, a contare il numero raggiunto dalle buche presenti nel parcheggio dipendenti di Via Amalfi…Ma cosa diciamo mai!, la prestigiosa Ds suddetta, non avrebbe potuto comunque, anche se armata di buona volontà, lasciare la sicurezza del suo ufficio ovattato e lontano dai rischi, lassù al terzo piano della palazzina “grigiotopospento” in fondo al parco, per avventurarsi lungo percorsi mai visti né affrontati prima…Ma noi ci illudiamo che un giorno o l’altro si decida a dare un occhiata in giro, magari solo per evitare a se stessa, l’ennesima figurella… quando un giorno nel futuro, qualcuno dovesse chiederle notizie del Resort casertano in cui ha soggiornato. Ciò non significa che la creatura santa non lavori….dal momento che ha dinanzi a sé, sulla sua scrivania personale, pile altissime di carte e fogli, tali da lasciare appena intravedere la sua testolina ricciuta, al di là della barriera…. Infatti, la Ds desidera conoscere tutto e tutti, caruccia, e pretende che tutte le carte e via col tango, vengano depositate sulla sua scrivania perché deve leggere ed informarsi su tutto…Bene…Bene…nel giorno in cui le si dovesse chiedere conto di una delle mille cose che ha tranquillamente ignorato e quindi sono andate in malora, potrà sempre dire che con la lettura, non era ancora arrivata alla pila giusta…Lasciamo stare và, e torniamo al giro attorno all’Ospedale  e alla conta delle buche…quella che graziosamente abbiamo fotografato per voi è soltanto una delle 15 grandi buche, presenti nel parcheggio…Dobbiamo però rilevare che la situazione nei viali interni dell’Ospedale, non è molto diversa…sui marciapiedi si può osservare con discreta meraviglia un sinfonia di mattonelle divelte ed una modalità di parcheggio denominata comunemente: selvaggia…Camion fermi che scaricano “a comm vene” indifferenti al fatto che bloccano il passaggio dalle ambulanze, auto parcheggiate in curva sulle aiuole….davvero uno spettacolo! Dalle scale del padiglione D, è possibile ammirare gli addetti alla vigilanza in posa plastica e del tutto inermi…Come sempre non manca la nota tragicomica…infatti abbiamo assistito al diverbio, tra un utente esasperato che con atteggiamento piuttosto violento minacciava un vigilante che lo stava invitando a non parcheggiare in curva…L’utente replicava:” Sono un invalido e parcheggio dove voglio…” Esasperazione e maleducazione stanno peggiorando, la già caotica situazione relativa alla sosta in Ospedale…ma la cosa carina sapete qual è? I pezzi di cartone utilizzati come zeppe per mantenere aperte le porte di accesso che, secondo le intenzioni del Dg Gubitosa  dovrebbero restare chiuse.  Companeros!, tra manifesti selvaggi appiccicati alle pareti con lo “sparadrappo ospedaliero” e le buche di un metro di diametro a decoro del parcheggio libero, sembra di stare al mercatino rionale dell’usato…Ed evitiamo di chiedere a lor signori se, per caso, hanno deciso di assumere provvedimenti per le vicende scabrose o peggio, che sono state loro segnalate… Immaginiamo di no!….l’ arrogante sufficienza che caratterizza l’atteggiamento dei direttori, non consente loro atti di coerenza e d’obbligo verso la comunità, né suggerisce loro di ricordarsi opportunamente che l’Aorn è un’Azienda pubblica…e che personaggi ben più importanti di loro …anzi considerati quasi onnipotenti, ad un certo punto, sono stati costretti a spazzarsi via un pò dei quintali di boria nei quali si sono avvolti per anni…Vi sia di monito! Hasta el Domingo!