ASL, DA PIEDIMONTE A SESSA… È TUTTO DA RIFARE…

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OSPEDALE SAN ROCCO SESSA AURUNCA 300x225 ASL, DA PIEDIMONTE A SESSA... È TUTTO DA RIFARE...(f.n.) – Fantastica Asl!, una sorta di labirinto virtuale in cui serpeggia una totale irrazionalità e nelle cui molteplici curve, segnano il passo e marcano il tempo, miserie in cerca d’autore…Spaziando dalle aree montuose al piano, non possiamo che fare una sosta nelle toilettes riservate al personale di sesso femminile, del reparto di Medicina del PO di Piedimonte Matese…e dopo esserci soffermati quanto basta per inorridire, ci diamo ad una fuga rapida per due motivi…! 1)l’orrore ed il disgusto per una coreografia, che sarebbe stata intollerabile in qualsiasi edificio, figuriamoci in un Ospedale e 2) per vincere la tentazione di indugiare su altre schifezze e rischiare di fare notte, nei gabinetti del Matese…La visione, peraltro maleodorante, evoca riflessioni e ragionamenti che portano inevitabilmente a confermare una gestione distorta, incapace e contradditoria della sanità pubblica in questa provincia. In sintesi …mentre alcune strutture della sanità de noautri, cadono a pezzi, perché scioccamente i signori di turno sono a tal punto, incapaci di formulare una strategia decente, da non comprendere che salvando la faccia e le apparenze, le “cofecchie” in cui si adoperano, riuscirebbero assai meglio e si scoprirebbero più tardi…Invece, mentre tutto va in malora, ci si preoccupa di favorire i soliti beniamini e figliocci o cumparielli e’ zi Ciccio… E dopo l’ennesimo “scuornoasl” nel PO di Piedimonte Matese, come potremmo trascurare il PO San Rocco di Sessa Aurunca, autentico emblema delle circonvoluzioni politico-mentali della Direzione Generale? Ricordate che all’inizio di marzo una nota a quattro firme, Blasotti, Cosentino, De Mattia e De Rosa prevedeva la chiusura degli ambulatori sul territorio, per consentire la sopravvivenza del Ps del San Rocco, non è vero?, ricorderete anche che non se ne fece nulla, dal momento che le prestazioni ambulatoriali, già prenotate con liste d’attesa lunghe come la quaresima, sarebbero inevitabilmente saltate…Ebbene, dopo tanta spremitura di materia grigia e profusione di energie mentali e creative, la crisi di Aprile è giunta puntualmente e con aspetti addirittura più gravi, di quanto i pessimisti come noi, avessero presupposto. E pensare che a nessuno punge vaghezza di riflettere sul fatto che, coloro che non trovano strategie utili alla soluzione dei problemi, sono gli stessi che vengono lautamente retribuiti proprio per pensare e risolvere…Intanto, mentre il disagio diventa via via più corposo, si trova il tempo di meditare (per modo di dire) e nominare il Direttore Sanitario aziendale…Nessuno è in grado di dire, ma solo di sospettare, come mai “all’intrasatta”, mentre  la carenza di medici e personale applicava le pezze in fronte a tout le monde, a qualcuno sia saltato l’estro di pensare alla nomina del Direttore Sanitario e soprattutto al dottore Saverio Misso per quel ruolo…Praticamente l’asino in mezzo ai suoni…con tutto il rispetto…ovviamente! Già, perché qui viene il bello, dal momento che il neo Ds, probabilmente all’oscuro della gestione tipicamente clientelare, della direzione Asl e delle sue geniali acrobazie, ma sicuramente infervorato e inorgoglito dalla fresca nomina, come si suol dire “senza sapè né leggere né scrivere”, (sempre con rispetto, ovviamente)…ecco che vara un documento in cui ordina al capodipartimento De Rosa, alla “capa della GRU” Cosentino e alla Ds Foglia (che peraltro non ha alcun potere sui medici di altri Presidi) di provvedere ad attuare la mobilità di urgenza dai vari Presidi con il PS chiuso al San Rocco di Sessa Aurunca. Ed anche di questa disposizione, che risale all’ultima settimana di marzo, non se n’è fatto nulla…ed è abbastanza logico che non se ne facesse nulla, dal momento che, la confusionaria programmazione è stata determinata dalle scelte “mirate” in senso raccomandatizio, in sede di Atto aziendale, il quale poderoso documento è stato soprattutto tarato a tutela della carriera dei soliti noti, anziché a salvaguardia della funzionalità dei servizi. Tutto ciò ha determinato che soltanto un PS dell’Asl, afferisse al Dipartimento di Emergenza, mentre gli altri al Dipartimento di Medicina, allo stesso modo in cui una sola Cardiologia UTIC veniva trasferita nel Dipartimento di Emergenza, mentre le altre restavano nel Dipartimento di Medicina, salvaguardando in tal modo i due super raccomandati a prova di terremoto, De Rosa da un lato ed il solito Fattore dall’altro. Il tutto, intonando un requiem solenne alla logica e alla gestione imparziale della res publica. Essendo quindi rimasti in organico al San Rocco, soltanto quattro medici, di cui due esentati dal PS per ragioni di salute, il PS dal 1 aprile è scoperto di guardia medica. La soluzione sulla quale stanno puntando i geni della sanità de noautri, sarebbe quella di spingere i cardiologi a coprire i turni in Ps in convenzione ma, questa illuminata Direzione Generale, non si rende conto che in tal modo, i giovani cardiologi che hanno accettato di lavorare al San Rocco (ricordiamo che al San Rocco non vuole andarci nessuno), presto si guarderanno intorno per tagliare la corda e metteranno a disposizione la loro professionalità, in una struttura che consenta loro di lavorare nella branca di appartenenza senza subire pressioni. Un manager e la sua band, dovrebbero essere in grado di prevedere e gestire e programmare di conseguenza, al di là della capacità di riconoscere il merito, laddove si abbia la fortuna di incontrarlo…ma con questi chiari di luna e questa approssimazione specialistica, si ha la netta impressione che si stia facendo di tutto, per distruggere anche la Cardiologia che al momento, è una delle poche realtà egregiamente funzionanti al San Rocco. E’ appena il caso di evidenziare che, anche nel caso i cardiologi svolgessero turni in Ps, non riuscirebbero a coprire l’enorme carenza di ore necessarie per mantenere operativa la Medicina ed il PS del San Rocco. Il prodotto dell’incapacità consiste proprio in questa confusione organizzativa, che sta portando allo scontro  in tempi assai raidi Misso, De Rosa e Fattore…perché carucci, ognuno pretende che sia l’altro a risolvere il problema…carucci un’altra volta. E il caro Dg Blasotti?, a vabbé…il Dg è ovviamente in fase di ascolto..caso mai gli ordinassero un altro bando per due… Hasta la vista companeros!

VIDEO – LE CONDIZIONI PESSIME IN CUI VERSA UN BAGNO DELL’OSPEDALE DI PIEDIMONTE MATESE