PER RICORDARE GREGORIO SALVAROLA NEL TRIGESIMO DELLA SUA DIPARTITA…

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   –   di Francesca Nardi   –                                                                               

salva PER RICORDARE GREGORIO SALVAROLA NEL TRIGESIMO DELLA SUA DIPARTITA…E poi accade che impotenza, rabbia e orrore si fondano nel silenzio del dopo e l’attesa ormai priva di suoni, scriva l’epilogo affidandolo al vento. Ma nell’aria odorosa di fiori al tramonto, che avvolge le liturgie ed invita alla preghiera, accade che l’ultimo interrogativo ristagni nell’ombra grigia a ridosso dell’altare…Quando la morte improvvisa lacera ogni presunta soluzione, accade che l’incompiuta di un uomo raccolga le incompiute del mondo, la giustizia negata e rivendichi ascolto per la sua orazione. Ieri, nel ricordo della scomparsa improvvisa e dolorosa di Gregorio Salvarola, stimato ed eccellente cardiologo, conosciuto ed apprezzato per la sua profonda umanità e competenza, la Chiesa di Nostra Signora di Lourdes, virtuale aula di giustizia divina, ha raccolto i pensieri di quanti, nonostante l’ineluttabilità della morte, rivendicavano il diritto di squarciare l’ipocrisia adagiata nell’apparenza pietosa di oggi e la complicità silente dell’ingiustizia di ieri. Accade che pensieri sfilacciati e memorie, chiamati a raccolta dal dolore dei figli e dalle lacrime della moglie di un uomo giusto, percorressero lenti le brevi navate, sfiorando il mormorio dell’omaggio al Signore, che confondeva i rimorsi e le taciute armonie. Il ricordo di Gregorio Salvarola, ripercorre i sentieri di luce e s’interrompe, là dove l’impronta perversa del male, aveva scolpito improvvisa, la sua esistenza, torturandogli l’anima. Il tempo ha continuato il suo corso nel percorso del dopo, assieme al dolore e al ricordo perduto di un’illusione. Giorno dopo giorno, fino al richiamo improvviso di un’emozione diversa, che non ammette rifiuti…ed oggi Gregorio Salvarola, percorre un altro sentiero, quello dell’Infinito. La verità adagiata nelle pieghe della vita di un uomo, non prescinde dalla pietas…e non vi sarebbe valore alcuno nella pietas, se la verità delle cose perse, non fosse urlata e non si riversasse infine con la stessa spietatezza e crudeltà, con cui sicari nell’ombra tempo fa, hanno colpito ingiustamente un uomo, sui mandanti e gli ispiratori di un gesto immondo, di quel gesto! Gregorio Salvarola, nel corso della sua eccellente mission di Cardiologo, alla vigilia della pensione, era stato colpito ingiustamente e con cinica premeditazione da chi aveva il potere ma non il diritto, di agire e colpire. Nessuno ha il diritto di giudicare ciò che la dipartita del dottor Salvarola, oggi ha consegnato al passato e alla storia della nostra infelice Sanità, ma nessuno potrà mai impedire a chiunque abbia rispetto della verità e della giustizia, di ricordare di cosa sia capace l’uomo quando brandisce lo scettro del potere, di un potere acquisito in virtù dello stesso cinismo con cui altri hanno indicato in lui il prescelto. E così si perpetuano il potere e l’inganno e l’odioso ricatto del sistema, quel sistema che può trafiggere il cuore di un uomo molti anni prima della sua morte. Arrivederci dottor Salvarola, grazie per essere stato tra noi.

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