OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA 301

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(f.n.) – A pochi giorni dalla visita del Governatore De Luca e quindi …come si dice?: “a freddo”, il minimo della logica, richiede un commento senza inutili fronzoli né dolcificanti, ma bensì… secco, nudo e scarno, nonché essenziale su ciò che, a nostro parere, è emerso inequivocabilmente dal “nobile” e tanto atteso passaggio. Ri-ascoltando e ri-visionando l’ intervento di De Luca, (irresistibile in quell’atteggiamento da esistenzialista della prima ora, mentre, languidamente appoggiato al leggio, sembrerebbe più intento a sospirare che ad arringare), appare evidente che l’interesse per il nostro Ospedale, non si discosti molto dallo zero ed abbiamo motivo di ritenere, peraltro con una certa convinzione, che siano stati in diversi ad avere avuto la nostra stessa identica impressione… Del resto, se in quanto ad interesse, ve ne fosse stato almeno una ‘ntecchia, invece di spolverare e sciorinare le solite frasi d’occasione che, nel frangente specifico, avrebbero dovuto essere considerate addirittura un oltraggio alla verità e all’intelligenza, tanto apparivano campate in aria e fuori posto, De Luca avrebbe dovuto, in linea con il suo vecchio stile,  sbattere due pugni sul tavolo, chiedendo conto alla Direzione strategica, dei motivi, che pur ci sono, a monte della fuga di ottimi professionisti dal nostro Ospedale…Avrebbe dovuto risultare più che sufficiente, soltanto l’accenno a questo argomento, in verità assai scabroso ed imbarazzante, per bloccare nella laringe del Governatore frasi, (absit inuria verbis), “a schiovere” come quella che si è sentito in dovere di pronunciare: “l’Azienda Ospedaliera di Caserta è una delle eccellenze che abbiamo in Campania” …Avrebbe potuto semplicemente cambiare i tempi dei verbi e avrebbe risparmiato una pessima figura: “l’AO di Caserta era una delle eccellenze che avevamo in Campania”, aggiungendo magari: “e come mai non lo è più?”, ma ovviamente, una simile spettacolare prova di coraggiosa consapevolezza, avrebbe dovuto concludersi con ‘automatica ammissione, di partecipazione responsabile al disastro, visto e considerato che, ad iniziare da Sua Grazia Mario Nicola Vittorio Ferrante,  De Luca non avrebbe alcuna possibilità di tirarsi fuori, in alcun caso, n’est pas?, quindi teniamoci l’eccellenza e le favole e facciamo finta di nulla…teniamoci una responsabile del Provveditorato, che se non avesse il silenzioso ausilio dei due esperti del settore, che  reggono la Uoc che dirige, sarebbe difficile persino per una super raccomandata come lei, reggere all’infinito…teniamoci l’amaro racconto di chi memore dell’efficienza ospedaliera di un tempo, oggi è costretto ad andare a farsi ricoverare a Roma per triturare come si deve, i calcoli alla colicisti ed infine assieme ai ricordi, teniamoci pure la memoria della ramazzata in onore di De Luca, in modalità “dove passa il Vescovo”,  mentre tutto “l’ammucchiato di fortuna e alla carlona” rischia di crollare da un momento all’altro…teniamoci pure ben nascosta la vera essenza della visita del Governatore, che altro non era se non una sorta di sondaggio-avviso, mirato  al raggiungimento dell’unico obiettivo che interessi davvero a De Luca: il terzo mandato…E ciò che preoccupa davvero, companeros silenciosos,  è il fatto inconfutabile che la smania di raggiungere quel traguardo,  è tale da mandare bruscamente e senza tante storie, in fondo alla fila, qualsiasi altra problematica. E maggiori sono le difficoltà oggettive che ostacolano il disegno di De Luca, maggiori sono le possibilità che lo stesso giochi in ordine sparso e senza precise regole, pur di raggiungere il suo scopo. Non dovranno quindi destare meraviglia alcuna, eventuali anomalie nel suo comportamento, né atteggiamenti o presenze inaspettate o assenze ingiustificate nelle occasioni ufficiali…Ebbene, la bordata al governo in carica  De Luca l’ha lanciata ufficialmente, anche se il rapporto con il suo partito ufficiale, in verità… non sembra essere idilliaco…resta quindi, al momento, una dimensione di tenero azzurro al centro, dalle parti di Renzi, con il quale per una serie nutrita di ragioni, ha sempre tenuto un certo dialogo…In virtù di questo percorso non delineato, ma assolutamente libero da vincoli apparenti, sul quale De Luca sembra muoversi come un marines, non meraviglia neppure la presenza dell’onorevole Oliviero, in occasione della visita di De Luca in quel dell’Aorn…Il presidente del Consiglio regionale era l’ unico politico presente e certamente, non in virtù della sua carica…Sembra infatti che sia De Luca che Oliviero, pur sgomitando entrambi all’occorrenza, contro il Pd,   abbiano un obiettivo elettorale comune, che non ha nulla da dividere con i 177 posti letto in procinto di essere restituiti dopo essere stati cancellati, né con le varie inaugurazioni delle quali, sia detto senza tanti bluff,  non interessa un fico secco a nessuno dei due…soprattutto in campagna elettorale e questo… è garantito!… Entrambi infatti, sono interessati ad assicurare un bel pò di voti casertani al candidato alle Europee Lello Topo… A questo punto della storia…è appena il caso di evidenziare che per quanto riguarda l’abilità e la tecnica politica e l’astuzia con cui è addirittura indispensabile, muoversi nella vigilia elettorale, sia De Luca che Oliviero, decisamente,  hanno visto tempi migliori…Venire a Caserta, città di per sé indolente e sibaritica, dopo aver giocato a scordarello il primo ed esagerato il secondo, con la mania dell’asso piglia tutto, visitare l’Ospedale tanto “pe ffa vedè” e sponsorizzare più o meno velatamente un candidato di fuori porta, a noi…per dirla tutta, senza metafora,  sembra una vera… sciuliata (diciamo così). E adesso cosa dovremmo aspettarci?, se le Elezioni Europee andranno secondo i desiderata di De Luca, potremo sperare in un nuovo manager all’altezza del ruolo finalmente  e se  invece, dovessero andar male?, continuerà a punirci come ha fatto fino ad oggi? Cose e pazz!  Hasta el Domingo!