(f.n.) – Alcuni giorni fa è comparso all’Albo Pretorio, un avviso di estrema importanza, a firma del magnifico direttore ad interim degli Affari Generali, l’ineffabile Luigia Infante, che informava, con Notificazione per Pubblici Proclami, secondo articoli, norme e codici di riferimento, che la dottoressa Marilena Papa, difesa dall’avvocato Franco Cundari, aveva presentato un ricorso alla sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale di Santa Maria C.V. contro l’Aorn di Caserta, di cui la stessa era dipendente, impugnando il provvedimento relativo alla delibera 381 del DG del 3 aprile u.s. I motivi del ricorso consistevano nel mancato equilibrio valutativo di attribuzione dei punteggi, riguardante l’analisi dei valori dei titoli presentati dalla ricorrente. Inoltre, allegato all’avviso figurava in qualità di “controinteressati” al ricorso, l’elenco Selezione A1. Innanzitutto ricordiamo che la delibera di cui sopra, la 381 del 3/4/2025 fa riferimento a… “Avviso interno per il conferimento di incarichi di funzione organizzativa – aree dei professionisti della salute e di funzione professionale per il personale inquadrato nel ruolo sanitario e nell’area degli operatori. Presa atto lavori commissione e nomina vincitori”. Inoltre i “controinteressati” cioè l’elenco sezione A1, sarebbero quei partecipanti al bando di cui sopra che, secondo quanto stabilito a monte, figuravano dal n° 1 al n°9 della graduatoria finale. L’avviso in bacheca riapre un capitolo, in verità ancora sospeso, in virtù di un altro ricorso contro l’Azienda, presentato dal sindacato Nursind, per l’annullamento di una serie di atti tra cui appunto, quanto contenuto nella delibera 381 del 3/4/2025. L’ex Dg Gaetano Gubitosa, cui si rimproverava peraltro, un comportamento antisindacale, nel periodo in cui nominò la Commissione esaminatrice funzionale all’avviso relativo agli incarichi di funzione, non brillò per trasparenza di intenti né tantomeno per coerenza, attirandosi una serie infinita di critiche, a causa delle scelte effettuate…A fronte di un periodo nebuloso in cui la verità dei fatti, a tratti più o meno intuita, appariva e scompariva come l’uccellino del cucù, soprattutto per la strana, ma non troppo, fuga del sitrologo Aniello Lanzuise, che dopo soltanto un anno veleggiava verso più ameni lidi, seguita dall’ancora più strana, secondo la nostra scuola di pensiero, dell’approdo a Caserta di Antonio Meles, secondo della graduatoria dei sitrologi potenziali e autore di ricorsi vari, contro il primo della graduatoria, appunto Lanzuise. L’arena degli incarichi di funzione che si apriva dopo anni ed anni di “tuttappost”, imposto dai vari “grumi” di potere, pronti a sfarinarsi all’occorrenza o al primo fischio modulato meglio, per ricomporsi con l’aggiunta di una boria tipica dei volta gabbana o di chi, con rozza abilità, riesce a stare con il piede in due scarpe. In questa atmosfera il Dg Gubitosa non trovava nulla di meglio che creare una commissione esaminatrice, in cui figuravano i due sitrologi, Meles e Lanzuise. Ce la va sans dire che una faccenda del genere, non poteva che ispirare i peggio pensieri…e vi assicuriamo che li hanno ispirati e chi ha una memoria appena discreta, ricorderà senz’altro quanti dubbi, sospetti e malcontento, ha generato sia la vigilia corredata da sospiri e soffiate, sia il giorno in cui sono stati resi noti gli incarichi. Le storture evidenti, le contraddizioni, i favoritismi de facto, gli “aggiustini” e gli abbattimenti vergognosi e palesi, che rappresentarono la conferma di quella malafede che da anni permeava il destino e l’esistenza, divisa in caste, della comunità ospedaliera, oggi nell’avviso in bacheca, relativo al ricorso della dottoressa Marilena Papa, emergono con forza e rischiano di stazionare a mezz’aria, in maniera perniciosa per parecchio tempo. La storia della dottoressa Papa, egregiamente rappresentata dall’avvocato Cundari si uniforma perfettamente e senza alcuna sfasatura al decalogo dell’Ingiustizia, in caso contrario dovremmo seriamente pensare di avere a che fare con l’Ignoranza Grassa, dal momento che non vi sono alternative. La dottoressa Papa, infermiera, per 22 anni ha ricoperto l’incarico di funzione organizzativa nella UOC di Pediatria, con PS pediatrico. Possiede tutti i requisiti richiesti dal bando, titoli, meriti ed esperienza. Ma…quando la ricorrente esaminava le risultanze della valutazione della Commissione relative alla selezione A, notava che le era stato attribuito un punteggio di gran lunga inferiore, rispetto a quello che le spettava di diritto, in virtù della documentazione che aveva presentato al momento dell’iscrizione ed inoltre, non corrispondente a quanto previsto dal bando. Ma non finisce qui, perché, come si legge nel ricorso, la ricorrente notava di essere stata scavalcata da alcuni colleghi assolutamente privi di esperienza, per non avere mai ricoperto incarichi di funzione organizzativa e perché totalmente sprovvisti, dei numerosi titoli culturali e di servizio, che invece poteva vantare la ricorrente. Si legge nel ricorso inoltre, che la stessa, dopo aver notato quello che si può definire in sintesi “una vera schifezza”, ha inviato una pec all’azienda per invitarla a correggere il punteggio sbagliato e dopo qualche tempo, una seconda pec alla commissione di valutazione per specificare che alcuni candidati, che la precedevano in graduatoria, avevano ricevuto 6 punti, per attività che non avevano mai svolto. Ovviamente, e che ne parlamm a ffà?, l’Azienda, nell’aprile di quest’anno, periodo in cui si svolgevano i fatti, era ancora guidata dal magnifico Gubitosa, che nel sofisticato affaire degli incarichi, era stato magna pars, rispondeva picche…mentre, tanto per gradire accoglieva lo stesso tipo di istanza, presentata da un’altra candidata. E’ fuori discussione che sia necessario un tasso di arroganza di notevole spessore, per elaborare queste perle…anche se… non meraviglia più di tanto questa deliziosa maniera di gestire una cofecchia… anche se, l’indignazione di fondo permane e continuerà a ribollire, perché siamo perfettamente consapevoli e non da adesso, non soltanto dell’ingiustizia rituale come un leit motiv, ma soprattutto del disagio e del disordine organizzativo, che una simile gestione, ha provocato ed i cui effetti sono tuttora evidenti. Il nostro Ospedale, grazie alla classe politica dei vari Dg che si sono avvicendati, è diventato un borgo di passaggio, per personaggi in carriera al di là del merito che, come sappiamo, conta poco o niente nei nuovi immaginari del secolo. Il peccato originale, a parer nostro, consiste nell’ostinazione politica di inviare a Caserta sempre d comunque un Dg di fuori porta che non ha con il territorio, alcuna affezione né senso di appartenenza allo stesso e alla valorizzazione delle sue più significative strutture pubbliche. Un Dg nato in Terra di Lavoro, probabilmente non avrebbe consentito che una professionista come Teresa Peyer, fosse penalizzata nel tempo, quando avrebbe dovuto essere valorizzata al massimo…e adesso la dottoressa Peyer ci lascia e va a dirigere il Sitra alla Na3 Sud, dove il Sitra è una UOC e non ostinatamente, sempre una UOSD come succede in questa struttura di passaggio. Chiaro? Al momento tutta l’area cardiochirurgica e cardiologica dal punto di vista organizzativo, sono allo sbando perché mancano i coordinatori e sapete per quale motivo?, la dottoressa Peyer se n’è andata o sta per farlo e nessuno a quanto pare, si è posto il problema di provvedere al coordinamento della Cardiologia e perché un bravo infermiere come Giuseppe Maddaloni che, per dieci anni si è impegnato affinché funzionasse tutto a dovere nelle sale operatorie della cardiochirurgia è stato posizionato “troppo in basso” in graduatoria…allo stesso modo del valente infermiere Argenziano che gestiva la terapia intensiva cardiochirurgica. Evidentemente… quando i capataz hanno terminato di piazzare i “segnalati”, le caselle che avrebbero dovuto spettare di diritto a persone come Maddaloni, Argenziano ed altri, erano finite. Noi ci auguriamo che il Dg Gennaro Volpe dedichi la sua attenzione innanzitutto al disagio che questo sciame di cofecchie genera in danno dei pazienti e poi inizi a fare il Direttore Generale dell’Aorn di Caserta a tutti gli effetti. Hasta el Domingo!