IL CASO DEL RAGAZZO UCCISO SOTTO AL BIG BANG

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pesco 1 scaled IL CASO DEL RAGAZZO UCCISO SOTTO AL BIG BANG    –     di Antonietta Crisci    –      

3˚classificato Premio “Anna Castelli” 2016/17 

sezione RACCONTO A TEMA (scuola paritaria di primo grado)

Istituto comprensivo “Francesco Giosuè”, San Felice a Cancello (CE)

      Luca e Giorgia si trovavano a Londra sotto il Big Bang, quando di lì passò Sherlock Holmes che li vide, riconobbe il ragazzo e gli sorrise. Luca proveniva infatti da una ricca famiglia di banchieri, molto conosciuta a Londra, mentre Giorgia era figlia di artigiani. All’improvviso si avvicinò a loro un ragazzo, il quale rivelò a Luca che la sua donna non lo amava più e lo tradiva. Luca non ci pensò due volte, lo prese e lo scazzottò, tanto da costringere Holmes, che vagava ancora nei paraggi e che aveva assistito, suo malgrado, a tutta la scena, ad intervenire e a dividere i ragazzi. Quando la situazione tornò alla normalità, con molto tatto Holmes si rivolse a Luca consigliandogli di non arrabbiarsi, perché a lui la certezza dell’innocenza della ragazza non gliela poteva dare nessuno. Giorgia, infastidita, gli chiese di non mischiarsi e, rivolgendosi al fidanzato, lo esortò ad andarsene e a non continuare ad ascoltare quei due, perché secondo lei erano solo invidiosi del loro amore. Il ragazzo acconsentì e se ne andarono.  Holmes ritornò nella sua casa e si addormentò.

La mattina seguente, quando uscì, lesse sui giornali dell’omicidio sotto il Big Bang: era stato ucciso un ragazzo sedicenne di nome Luca Vermigli. Il detective associò subito quel nome al ragazzo che aveva incontrato la sera precedente, per cui decise di andare a fare visita ai Vermigli. Quando arrivò fuori casa, vide che all’interno di essa c’era tanta gente a consolare i genitori; entrò e chiese all’autista dei signori che cosa fosse successo.  Lui gli confermò che il signorino Luca era stato ucciso  la notte passata, nei pressi del Big Bang, con un colpo alla testa. Sherlock domandò al maggiordomo perché ci fossero anche i membri della corona e della casa reale e lui rispose che i signori Vermigli erano i banchieri del regno. Il detective entrò, fece le condoglianze ai genitori del defunto, poi si avviò all’uscita e andandosene rifiutò una tazza di tè offertagli dalla cameriera della famiglia Vermigli. Il giorno dopo fu chiamato dalla regina in persona che chiese a lui e ad un altro importante detective, Poirot, di investigare sull’omicidio del ragazzo. Prima di tutto i due detective cercarono informazioni sul passato di Luca, interrogando il personale che lavorava per la sua famiglia, ma non scoprirono nulla di importante: sembrava che tutti gli volessero bene. Poiché si era fatto tardi se ne tornarono a casa e ci dormirono sopra. Il giorno seguente ritornarono a casa della vittima e iniziarono a frugare tra le sue cose. Luca era un ragazzo molto solare, allegro, amichevole con tutti, chi avrebbe potuto ucciderlo? “Probabilmente da qualcuno che, invidioso della sua posizione lavorativa, avrebbe voluto sostituirlo”, pensarono all’unisono i due detective.  “La regina ci ha chiesto di investigare, ma siamo ancora in alto mare, non abbiamo nemmeno trovato l’arma del delitto” sentenziò Holmes. Allora Poirot pensò che prima di iniziare ad investigare su Luca avrebbero dovuto cercare l’arma che l’avrebbe ucciso. Si recarono quindi sul luogo del delitto e trovarono solo una bottiglia di vetro che poteva stare lì per caso, ma, poiché Holmes era un tipo pignolo, decise che avrebbero dovuta analizzarla, poiché nessun indizio andava trascurato. La portarono a Watsone, medico e migliore amico di Sherlock, “Entro domani vi consegnerò gli esiti delle analisi”, disse orgoglioso di sé il medico “Sei sempre il migliore” gli tuonò Holmes, dandogli una pacca sulla spalla. Il giorno successivo i detective ritornarono da lui, “Le impronte digitali sulla bottiglia non appartengono alla vittima e a nessuno presente nei nostri schedari>>, dichiarò il medico. Non avendo ricavato nulla, pensarono di insistere ad indagare sulla vita presente e passata del ragazzo se volevano ottenere qualche risultato, per cui di comune accordo decisero che bisognava fare una chiacchierata con la fidanzata del ragazzo. Bussarono alla porta in via Green High numero 10, aprì la madre << Avanti signori>>, <<Buongiorno, scusi per il disturbo signora, non le ruberemo molto tempo>>, dichiarò Poirot, << Le faremo giusto qualche domanda. << Com’erano i rapporti tra sua figlia e il suo ex ragazzo?>> domandò Poirot. La signora rispose timidamente: << Mia figlia e il suo ex ragazzo si amavano, stavano sempre insieme e non litigavano mai. Solo ultimamente mi era parso che fossero un po’ distanti, perché la loro relazione non era ben voluta dai Vermigli, i quali avevano trovato una fidanzata al figlio. Volevano infatti che Luca sposasse la figlia dei signori Cantoni, ricchi esportatori all’estero di pregiati tessuti, ma anche proprietari di una catena di boutique di moda, per poter così entrare in società con loro>>. Poirot poiché non era del posto rimase sbalordito del fatto che ancora esistessero queste cose e rivolgendosi alla signora la salutò << Se Sherlock non ha nient’altro da dirle, noi andremo>>. Holmes acconsentì; quando uscirono ne parlarono e il francese ipotizzò:<<Il matrimonio combinato è andato in frantumi perché Luca è seriamente innamorato di Giorgia, i Vermigli per questo motivo hanno perso un bel po’ di soldi non entrando in società con i Cantoni. Per risolvere la questione i genitori avevano solo una opportunità: eliminare Giorgia. Ma qualcosa è andato storto>>. <<Mmm, continua pure Poirot>>, incitò Holmes. << Dicevo, qualcosa non è andato per il verso giusto perché Luca, che ha visto la sua ragazza in balia di due sconosciuti che, avvolti dalle tenebre della notte erano praticamente non identificabili, è intervenuto a salvarla e i due omicidi involontariamente hanno colpito lui, il figlio>>. Sherlock ci pensò un po’ e poi chiosò: <<Io non credo che due persone del loro ceto sociale e delle loro invidiabili condizioni economiche possano avere deciso di sporcarsi le mani in nome di un accordo preso in passato. Inoltre Luca è il loro figlio e la possibilità di essere riconosciuti da lui era molto alta. E poi io conosco i Vermigli, sono brave persone, non l’avrebbero mai fatto>>.  Poirot sembrò convinto delle asserzioni del collega, per cui decisero di ritornare nuovamente nella casa della vittima per cercare altre informazioni sul ragazzo. Qui trovarono delle lettere indirizzate a lui da parte di uno sconosciuto, nelle quali c’era scritto che Giorgia lo tradiva e che stava con lui solo per i suoi soldi. I detective decisero di andare a parlare con la ragazza. Questa volta la trovarono, era fuori casa Vermigli in compagnia di un ragazzo. Si avvicinarono << Ti dobbiamo parlare, puoi venire un attimo con noi?>> Lei rispose: <<Potete parlare anche davanti a James, lui ora è la mia dolce metà>>. << Quindi era con questo ragazzo che tradivi Luca!>> asserì Poirot, << Sì, Luca ormai non mi pensava più come prima, sempre alle prese con l’attività del padre… e poi quella donna promessa sposa a lui…proprio non digerivo questo ricatto. Ho conosciuto James in un momento mio di debolezza e con lui sono rinata, mi sento amata e considerata. Ma, nonostante ciò, non ho mai avuto il coraggio di lasciare Luca>>.  <<Quindi ad uccidere quel poveraccio potrebbe essere stato anche James!>>, ipotizzò Poirot ad alta voce. Lei, ribellandosi a quest’affermazione :<< Non è così, il mio ragazzo è innocente>> e detto ciò, girò le spalle e se ne andò. Il giorno seguente, mentre i due detective uscivano di casa, videro James con dei malfattori, si avvicinarono a lui e Poirot chiese :<<Sono tuoi amici?>> <<Sì>>, rispose lui. A questo punto Sherlock prese Poirot e decise di andare dai Vermigli e di convocare Giorgia, il suo ragazzo James, i familiari della ragazza e sua altezza reale.  Nel tardo pomeriggio quando i detective si presentarono a casa dei banchieri erano tutti ad aspettarli. Holmes prese la parola e comunicò:<< Abbiamo risolto il terribile caso di Luca. Vi racconto dall’inizio. Il povero Luca è stato ucciso per gelosia e soldi e a farlo fuori è stato proprio James che ha assoldato quei malfattori con i quali era in compagnia stamattina>>; poi rivolgendosi a James :<< Tu l’hai ucciso perché Giorgia ti aveva promesso di lasciarlo, ma poi non lo ha fatto. Non ne potevi più di vederla accanto a Luca. Quella sera tu i e i tuoi lo avete ucciso>>. Incastrato, il ragazzo ammise le sue colpe e fu arrestato.  In serata, Poirot dopo aver avuto la ricompensa dalla regina da dividere con Holmes, partì e ritornò in Francia. Il giorno dopo ci furono i funerali del ragazzo. Usciti dal cimitero, dopo averlo tumulato, Giorgia si avvicinò a Holmes e disse:<<Capisci che una cosa è preziosa solo quando non ce l’hai più. Adesso ho compreso che ero innamorata di Luca, comunque grazie di aver risolto il caso>>.  << È il mio lavoro, signorina e comunque Luca non lo ha perso perché adesso lui da lassù la sta ascoltando, veglierà sempre su di lei e il suo bambino>>.  <<Come ha fatto a capirlo? Non lo sa nessuno!>>. << Signorina, sono un detective, risolvo casi, vuole che non riesca a capire quando una donna è incinta!>>. Mentre si congedava dalla ragazza, Holmes tra sé e sé pensò che un altro caso era stato risolto.