CAVA CESCQUE DI FALCIANO DEL MASSICO, MORONESE (M5S): “CASO PER COMPRENDERE BUSINESS DEGLI ECO CRIMINALI”

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Vilma Moronese dichiarazione di voto istituzione Commissione Inchiesta Ecomafie 31072018 1 150x150 CAVA CESCQUE DI FALCIANO DEL MASSICO, MORONESE (M5S): CASO PER COMPRENDERE BUSINESS DEGLI ECO CRIMINALIROMA – «La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali porrà sotto la lente di ingrandimento tutti quei reati che finora non hanno avuto la dovuta risposta. Situazioni gravi come quella di Cava Cesque, nel comune di Falciano del Massico, non possono restare inascoltate».
Così in aula la senatrice e presidente della Commissione Ambiente, Vilma Moronese.
«Nel corso della precedente legislatura – continua Moronese – ho sottoposto ad entrambe le commissioni, Ecomafie e Antimafia, la situazione di Cava Cesque. Dalla documentazione che riuscii a produrre, era chiara la presenza di criticità molto rilevanti sia in materia ambientale che in termini di legalità. Una cava che aveva avviato le sue attività in assenza della certificazione antimafia, che non possedeva tutte le certificazioni ambientali necessarie e la cui attività era stata dichiarata insalubre dall’Asl di Caserta e aveva ricevuto parere negativo anche dal Genio Civile. Mi fu risposto che vi erano tutti gli elementi per avviare una istruttoria congiunta delle 2 commissioni. Eppure la Commissione Ecomafie e Antimafia, nonostante l’impegno detto, non sono riuscite a dare la giusta attenzione a questa vicenda».

«Studiando casi del genere si comprende dove si innesca quel meccanismo perverso dell’illegalità che spesso deve la sua florida attività alla complicità di funzionari pubblici conniventi. Come è possibile infatti avviare un’attività così delicata, di tipo insalubre, senza le autorizzazioni previste per legge e senza la dovuta certificazione antimafia? Quanti occhi sono stati chiusi per far partire questa cava? Come mai nessun controllo è stato effettuato? Nonostante i numerosi sequestri avvenuti ai danni dell’azienda e del proprietario che guarda caso risulta essere coinvolto anche in una famosa inchiesta sui casalesi, nulla è cambiato e nessuno è stato punito.

Queste situazioni locali devono essere obbligatoriamente messe sotto la lente di ingrandimento dalla commissione perché fanno comprendere come il sistema criminale che ruota attorno a questi disastri sia sempre lo stesso. Questo serve a farci capire dove è necessario agire a livello normativo e giudiziario per porre fine a quello che risulta essere il cuore pulsante dell’economia criminale».