CASI SOSPETTI DI MORTI INFANTILI POST VACCINO, D’ANNA (ALA) E PEPE (GAL) INTERROGANO IL MINISTRO LORENZIN

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   Il senatore Vincenzo D’ANNA

ROMA – “Apprendiamo che due ricercatori di Nuova Delhi, Jacob Puliyel, pediatra e C. Sathyamala, epidemiologo, hanno pubblicato, sulla rivista scientifica ‘Indian Journal of Medical Ethics’, un articolo in cui sostengono di aver scoperto il tentativo, da parte di una multinazionale farmaceutica, di nascondere morti improvvise nei neonati dopo la somministrazione di un vaccino”.

E’ quanto scrivono, nel testo di un’interrogazione urgente rivolta al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, i senatori Vincenzo D’Anna (Alleanza LiberalPopolare-Autonomie Scelta Civica) e Bartolomeo Pepe (Grandi Autonomie e Libertà) specificando che il vaccino in questione, “è l’Infanrix hexa, introdotto in Europa nell’ottobre 2000 e commercializzato anche in Italia”.

“I due ricercatori – proseguono D’Anna e Pepe – dichiarano di aver scoperto il tentativo di occultamento analizzando i dati riportati nei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) relativi al vaccino che il produttore deve fornire regolarmente all’Agenzia europea per i medicinali (EMA)”.

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    Il senatore Bartolomeo PEPE

“Puliyel e Sathyamala – aggiungono D’Anna e Pepe – sostengono che se questi dati non fossero stati manipolati, i decessi, dopo la somministrazione del vaccino, sarebbero stati significativamente superiori rispetto a quanto previsto per il caso; l’azienda farmaceutica sostiene che gli studi evidenziano come i decessi avrebbero avuto luogo anche se ai bambini non fosse stato somministrato il vaccino”. Tuttavia, ribattono ancora i senatori, sempre secondo

“Puliyel e Sathyamala l’83% dei decessi riportati è avvenuto nei primi 10 giorni dalla somministrazione del vaccino e solo il 17% dal decimo al ventesimo giorno in poi”. Insomma, si sottolinea: “se si fosse trattato di morti coincidenti, non si sarebbero tutte raggruppate immediatamente dopo la vaccinazione”.

Da qui la richiesta di D’Anna e Pepe alla Lorenzin “se non ritenga necessario approfondire quanto riportato nell’articolo” e “quali provvedimenti o azioni intenda porre in essere il ministro nell’ambito dei propri compiti tesi alla tutela della salute, al fine di scongiurare i rischi connessi alla somministrazione di tali vaccini in Italia, una volta verificata l’attendibilità del contenuto dell’articolo dell’Indian Journal of Medical Ethics”.