LOTTA ALLA POVERTA’: ARRIVA IL REI, MA RESTANO INCONGRUENZE DEL REGOLAMENTO TARI

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di Francesco Capo

L’assessore alle politiche sociali Maddalena Corvino ha presentato ieri 24 novembre le linee guida per l’accesso al Reddito d’inclusione (REI)

, una misura di contrasto alla povertà che le famiglie potranno richiedere al Comune a partire dal primo dicembre.

“Si tratta di uno strumento molto più complesso rispetto alla carta SIA (sostegno per l’inclusione attiva), perché prevede un percorso personalizzato, attraverso il quale le famiglie verranno seguite da assistenti sociali e spinte verso la ricerca del lavoro” ha dichiarato Corvino. “Per questo motivo ho predisposto l’istituzione di un tavolo tecnico con dirigenti e impiegati comunali perché sia possibile un coordinamento, con l’obiettivo di fornire il migliore servizio alla comunità”, ha proseguito l’assessore.

Salvatore Gargiulo, professore di organizzazione dei servizi sociali presso l’Università Suor Orsola Benincasa, ha illustrato i requisiti tecnici per accedere al REI.

Potranno presentare la domanda chi ha un reddito, attestato dall’ISEE (indicatore situazione economica equivalente), al di sotto della soglia di 5800 euro annui. In una prima fase la richiesta potrà essere avanzata solo dalle famiglie che hanno nel loro nucleo un minore, o un disabile, o una donna in gravidanza o una persona ultracinquantacinquenne.

Quanto ai requisiti economici, non è possibile avere un patrimonio mobiliare superiore a diecimila euro e oltre alla prima casa di proprietà e una seconda casa del valore complessivo di ventimila euro, non è possibile avere altre proprietà immobiliari.

Il REI, in aggiunta a un percorso di inserimento personalizzato, prevede a favore delle famiglie che hanno i requisiti accertati dall’INPS, un assegno mensile da 190 euro (se la famiglia ha un componente) fino a un massimo di 485 euro (se la famiglia ha cinque o più componenti).

Intanto a Caserta le famiglie indigenti che avevano diritto all’esenzione della Tassa sui rifiuti (la Tari), a causa di un’omissione dell’ufficio dei servizi sociali, commessa tra il 2008 e il 2013, non ne hanno beneficiato e si sono visti addebitare la tassa per intero o per il 50%. Ciò ha provocato “un indebitamento di quattordici famiglie che vivono in assoluta povertà per un totale di sessantacinquemila euro nei confronti del Comune” ha dichiarato il dottore Vincenzo Fiano, rappresentante del Comitato Città Viva.

“Purtroppo ho ereditato una situazione disastrosa, causata dalle precedenti amministrazioni, ma assicuro che le persone che lavorano con me nell’ufficio sono validissime e hanno la sensibilità per offrire il migliore servizio”, ha affermato l’assessore Corvino.

Da uno studio del Comitato Città Viva è emerso che il Regolamento che disciplina la riscossione della Tari presenta evidenti incongruenze.

L’esenzione per le famiglie indigenti è riconosciuta solo a famiglie con ISEE pari a 0 euro e con categoria catastale compresa tra A3 e A6 (abitazioni di tipo economico, di tipo popolare, ultrapopolare e rurale), ma non a quelle, che pur avendo reddito zero, appartengono alla categoria catastale A2 (abitazioni di tipo civile e residenziale). Inoltre alle numerose famiglie con ISEE di pochi euro superiori allo zero viene negata l’esenzione, nonostante la loro capacità contributiva sia identica a quelle con ISEE pari a zero.

A causa di un refuso nel Regolamento modificato nel 2014 – ha dichiarato Vincenzo Fiano – i soggetti che cumulano due requisiti per la riduzione sono penalizzati perché finiscono per pagare di più rispetto a quanto previsto nella precedente versione del Regolamento”.

Sono osservazioni che condivido – ha detto Maddalena Corvino – ma come assessore posso fare poco, perché per le legge le correzioni al regolamento spettano al Consiglio Comunale”.

Il professore Salvatore Gargiulio chiarisce i requisiti per accedere al REI