A SAN PRISCO LA TARI LA PAGANO I MORTI E NON I VIVI

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SAN PRISCO – Purtroppo gli uffici della Tari-Tarsu, da quando è volato in cielo il rag. Silvano Pellegrino, e con l’avvento del neo responsabile alle Finanze, i cittadini non vanno più nell’ufficio preposto, perché le risposte non sono esaustive e quindi si rivolgono ai legali per denunciare l’amministrazione comunale a cancellare i ruoli inerenti ai rifiuti solidi, che nell’anno 2016 sono aumentati del 20% e non vengono ritirati perché la ditta, da giugno è stata sospesa dall’autorità giudiziaria con interdittiva anticamorra o antimafia. Ma il sindaco Domenico D’Angelo cosa aspetta a pagare gli stipendi ai dipendenti? Intanto si elimina un vigile urbano per rafforzare l’ufficio delle Finanze per il recupero di somme non versate dalla cittadinanza, negli anni dal 2011 ad oggi, giustamente. Ma perché poi si scrive ai defunti per fargli pagare la “MONNEZZA”. Probabilmente l’indirizzo è errato, quindi qualche dipendente, non accorto, anzi non aggiornato, fa inviare le cartelle esattoriali anche a coloro che sono volati in cielo da 33 mesi e l’addetto pretende che gli eredi pagano. Ma dove siamo arrivati? Certamente le responsabilità sono dell’amministrazione comunale che attraverso i suoi responsabili da le direttive agli impiegati che sono solo degli esecutori. Ma chi è questo Solone di Caserta che gestisce le Finanze al Comune di San Prisco? Ma l’assessore alle Finanze lo sa che accadono questi incidenti di percorso? Spero che la maggioranza, quanto prima si dia una regolata, in termini di recupero crediti, altrimenti la cittadinanza sarà costretta, sia per le buste che per il ritiro dei rifiuti, carta, plastica, umido a rivolgersi alla Procura della Repubblica per interruzione di servizio. E poi chi paga?

Tacco di ghino