FORZA ITALIA, UNA SCONFITTA “ESSENZIALE”

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CD FORZA ITALIA, UNA SCONFITTA “ESSENZIALE”(f.n.) – Una sconfitta “essenziale” quella di Forza Italia in provincia di Caserta, nonostante la vittoria di Grimaldi e Sarro, una sconfitta non dissimile da quella registrata dal Pd, elaborata pazientemente sulla presunzione e sull’incapacità di elaborare un pensiero compiuto, che fosse utile al “Sistema-Paese” e non si esaurisse nell’insieme terrificante di nomine, con cui i “soliti noti” che vivono altrove, hanno cercato di compensare l’assenza di rappresentazioni tragicomiche, che almeno una volta all’anno, nel felice passato, si perpetuavano sui territori periferici…Una campagna elettorale che definire ridicola, sarebbe un eufemismo…povera e per certi versi addirittura “miserevole” in ordine ai contenuti… una corsa scompaginata sulla scia squalificata e squalificante, di uno Sgarbi esagitato e senza contegno, le cui vomitevoli volgarità, potranno essere inserite nei nuovi “abbecedari” del terzo millennio, visto che chiunque ed a qualsiasi età, può accedere a fb, senza controllo alcuno e ricevere le rudimenta del garbo e del rispetto che si deve per tradizione all’avversario politico. Scelte discutibili, hanno marcato una vigilia melensa e senza mordente…scelte rifiutate da una logica che si ponga come obiettivo la vittoria…Scelte rattoppate apparentemente, forse premeditate, il che risulta appena appena nauseante, poiché presuppone un volgare inciucio in linea con smanie di potere e desiderata e mantenimento dello status quo, con relative immunità, che non necessita di contenuti. Se così non fosse ed anche stavolta fossimo stati maligni, qualcuno dovrebbe spiegare a noi “volgo stupetiato”, le beau geste della sostituzione ultim’ora: via Zinzi dentro Cicia o la posizione infelice di Adele Vairo…o la calata dall’alto della Castiello, per allargare il variegato panorama del centrodestra, la comparsa di Barbaro…l’allontanamento di Antropoli e via col tango…Certo…la verità potrebbe essere altrove, oltre ogni ipotesi ed atterrare in quella dimensione a quattro passi da qui, che noi ostinatamente vorremmo sofisticata ma che invece, è sempre soltanto, dannatamente squallida..