OSPEDALE, DIREZIONE SANITARIA…”DOVE VEDE E DOVE CECA”

0

(f.n.) – In attesa dei cento colpi di cannone a salve (stanno ancora caricando) per salutare degnamente le “numerose” lettere di encomio che secondo il comunicato dell’Azienda Ospedaliera, sarebbero arrivate in direzione, chiediamo ancora una volta di pubblicare i nomi di queste gentili persone, anche e soprattutto perché la cortesia ed il garbo non sono vincolati alla legge sulla privacy e tutti devono sapere che il tal dei tali o la tal dei tal altri, sono stati riconoscenti per un servizio reso loro e  che la gratitudine non è un moto dell’anima in via di estinzione, quindi…Herr Ferrante?, fuori i nomi!, altrimenti evitiamo di produrre ulteriori banalissime quanto pessime manfrine di tipo periferico utili soltanto a richiamare l’attenzione della banda dei “bruttisporchicattivi” sulle manchevolezze che codesta azienda ad alta specializzazione tenta di occultare, sciorinando appunto, lettere di encomio…E, per la verità, non dobbiamo sudare sangue alla ricerca del “cavillo malizioso” perché i “cavilli maliziosi” ci piovono addirittura addosso  sotto forma di bidoni neri…  sciura Tetta del piano di sopra, lei ha presente quei bidoni di plastica rigida di colore nero, utilizzati per smaltire rifiuti e liquidi organici, sovente contaminati anche da epatite C ed altro? Lei è al corrente del fatto che i tali bidoni, vengono aperti dalla ditta di smaltimento rifiuti incaricata,  svuotati e rispediti al mittente, spesso sporchi di sangue perché il sacchetto all’interno degli stessi, non risulta essere, come la vostra augusta e preziosa signoria ben sa,  a “tenuta stagna”?, ebbene…le comunichiamo che qualcuno in sua vece, se n’è accorto e si è adoperato a verificare quanti fossero i bidoni con residui infetti e ne ha contato una decina…qualcun altro, giustamente preoccupato, ha provato a chiamare la ditta incaricata dello smaltimento, per chiedere spiegazioni in merito ai loro compiti specifici e la risposta è stata di un candore disarmante: non avevano disposizioni in merito, che andassero oltre lo svuotamento. Santa Tetta del Contagio…lei ha contezza dei rischi che derivano dalla manipolazione, transito, consegna e deposito di materiale infetto in luoghi puliti che potrebbero entrare in contatto con pazienti affetti da patologie molto delicate?, Santa Tetta del Virus Vagante, ha contezza reale dei rischi o la sua storia accademica si sciorina sulle lavagne auree dello spirito in ansia per l’inesorabile silenzio che accompagna il quesito mai risolto sull’immortalità dell’anima e caducità della materia?, avremmo voluto continuare  a parlare dell’efficienza  e delle pecche di codesta AORN ma l’argomento infezioni ci ha indotto a segnare il passo…tranquilla…abbiamo solo rimandato…Hasta la vista