OSPEDALE, VIA AL FERRANTE TOUR…

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(f.n.) – Buona passeggiata dottor Ferrante!, recarsi di persona sui luoghi “raccontati” è sempre una esperienza indimenticabile…Apprendere che lei, questa mattina, finalmente, ha deciso di “farsi” un giro attraverso le contrade dissestate e le periferie dell’impero ospedaliero, restituisce credibilità alla sua funzione… Una notizia da tenere nel debito conto, quella del Ferrante tour, perché  densa di significato…infatti, tradotta in termini accessibili a tutti, significa che lei ha compreso una verità fondamentale: il resto del mondo è inaffidabile e se vuole iniziare a replicare nella maniera giusta ed informata, a chi muove critiche, noi nella fattispecie, senza affastellare scuse inconsistenti deve iniziare la sua “promenade” …così prenderà atto di quanto sia frequente ai piani alti, l’abitudine di “non firmare” e “non fare” per “non sbagliare” e come alcuni dirigenti illuminati,  mettano sullo stesso piano l’ordine di una partita di pannoloni e l’acquisto di un apparecchio chirurgico…per esempio un “morcellatore”, mostrando in entrambi i casi, la stessa reticenza a firmare per non eccedere negli ordinativi e quindi non correre il rischio di sbagliare…E allora ci auguriamo che il suo viaggio sia iniziato nella maniera giusta…e sicuramente l’inizio è stato spassoso, perché ha lasciato a bocca asciutta qualcuno che nell’attesa di farle una mielosa riverenza si era anche infilato il camice bianco ma è rimasto, (checarrrino!) a bocca asciutta…Ha notato, caro direttore,  la sporcizia ben assorbita dalle scale che portano al terzo piano?, l’assenza di servizi igienici per gli esterni che accedono alle visite ambulatoriali sempre al terzo piano? E…ci auguriamo che abbia notato, nel corso del passaggio dal piano terra al corridoio verso il padiglione F, le persone in attesa, regolarmente in piedi, perché il numero di sedie è insufficiente…sono i trapiantati del SATTE o i pazienti che attendono per la gastroscopia…(le colonscopie qua, nell’Azienda ad Alta Specializzazione non si fanno) così come siamo certi che abbia alzato lo sguardo al soffitto…sbrigli la fantasia sullo scorrimento veloce… Siamo ancora qui ad augurarci che, spostando il suo gentile sguardo circolare di fronte, abbia registrato, con giustificato disgusto, il muro ancora tappezzato di manifesti e carta straccia a memoria di convegni trapassati, pubblicità di pizzerie che offrono menu o di psicologi che si fanno pubblicità…Avremmo voluto esserci anche noi là, alla fine del tour, per dire: “Benvenuto nella realtà ospedaliera non filtrata, caro direttore…porti i nostri saluti alla direzione sanitaria e alle sue colonne doriche che, qualcuno sostiene siano al terzo piano della palazzina in fondo al parco, ma della cui reale esistenza qualcuno inizierebbe a dubitare se non fosse per le urla di santa Tetta del Dolce Stil Novo, che talvolta lacerano l’aria…” Metteremo una pietra miliare a memoria di un evento, nel padiglione D perché da qui, ci auguriamo, un giorno potremo dire che Ferrante the Big ha iniziato la buena revolucion…E pare infine  che il direttore generale abbia recepito appieno, la portata dell’enorme mole di lavoro che grava su alcune unità operative e ne sia rimasto “stupetiato”…unità operativa, ad esempio … quella del medico competente…quattro medici, un infermiere ed un Oss per la bellezza di, audite…audite… un…nientedimeno che un, diciamo “1” paziente… Per adesso…bravo Ferrante. Hasta la vista!