OSPEDALE, PSICOLOGI, SI ATTENDONO LE GRADUATORIE DI AVELLINO?

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AORN OSPEDALE, PSICOLOGI, SI ATTENDONO LE GRADUATORIE DI AVELLINO?(f.n.) – Avviso ai naviganti: l’informazione non si strumentalizza…sarebbe un lavoro titanico…qualcuno può strumentalizzare le notizie ma, spiacenti, non è il nostro caso e seguire una scuola espressionista è qualcosa di diverso dalla strumentalizzazione…carissimi…così come la firma è sinonimo di chiarezza, mentre lo pseudonimo è qualcosa di diverso, per quanto coreografico e romantico… E torniamo alle cose serie come le pulizie di fine primavera in atto…grazie the Big…pulizia approfondita delle scale con relativo “scrostamento della monnezza” accumulata nei decenni, restituiti grondaie e davanzali, all’onor del mondo, consegnato ai piccioni il foglio di via…ebbene…volere è potere!, certo è troppo presto per cantare vittoria e sullo sfondo si agitano ancora molti problemi, che attendono soluzioni rapide ed efficienti…un esempio calzante?, padiglione F 1° piano, Pediatria…nessuna finestra è munita di zanzariera e le zanzare  stanno facendo da tempo la fila, munite di buoni pasto per la mensa infantile…i bambini ricoverati sono già pronti e preda delle punture d’insetto e nonostante le precedenti segnalazioni, nessuno ha mosso una sola vibrissa del suo simpatico musetto, per un trattamento di disinfestazione…Asl?, e che vorr di?, Comune?, seeee….Direzione sanitaria?, chi?…”vai avanti tu che a me me vien da ridere”…quindi… datevi una mossa perché i bambini devono essere curati e tutelati… ed a tal proposito vi ri-segnaliamo il pronto soccorso pediatrico e le manie espansionistiche di qualche eminenza sbiadita del cerchio magico, che andrebbero opportunamente ridimensionate. E veniamo all’attualità…all’approssimazione che si registra in codesto ospedale e nella sua organizzazione sanitaria che continua a mietere vittime…e tra queste una gentile signora, oggi in pensione, che per tanti anni ha lavorato nella direzione sanitaria dell’Aorn…probabilmente ai tempi in cui la stessa funzionava e non era uso comune dire: “non è di mia competenza”…Ebbene abbiamo parlato con il marito della signora in questione…quindi potete anche rilassarvi…la talpa misteriosa ha all’occorrenza, un nome ed un cognome, mentre il ridicolo ahinoi, è sempre e soltanto uguale a se stesso. E parliamo di cose serie: la signora, da qualche tempo è in cura per alcuni problemi di tipo neurologico, che l’hanno portata a rivolgersi a medici dell’ospedale nei quali riponeva e ripone estrema fiducia. La signora inoltre, era seguita da una psicologa che è andata in pensione…è stata quindi sostituita da uno psicologo che ha iniziato a “dialogare” con la signora. Tra piani terapeutici e relative scadenza, visite dal medico di base, prescrizione di medicinali, prenotazioni e tempi lunghi…la vita della signora, ex dipendente dell’Aorn e di chi le sta affettuosamente vicino, é abbastanza faticosa e certamente non può ulteriormente complicarsi a causa delle altrui inefficienze, degli altrui calcoli e delle altrui distrazioni…L’altro giorno, la signora si è recata dallo psicologo, in Ospedale, accompagnata da suo marito ed ha appreso dell’esistenza delle disposizioni della direzione generale: non si potevano effettuare consulenze psicologiche a pazienti esterni… Inutile disquisire sul disagio della signora non giovanissima e di chi le sta accanto…perché contribuirebbe a far saltare i nervi a chi ritiene di averli di acciaio… la vicenda ripropone un problema da noi sollevato qualche mese fa…(19 aprile 2018) Un unico psicoterapeuta in servizio…del resto come tutti sanno… per la signora Tetta dell’Ascolto, “lo psicologo vende chiacchiere”, e due posti liberi in pianta organica. I tre posti di cui uno solo occupato, appartengono al servizio di prevenzione e protezione, quindi sono a disposizione del personale dell’ospedale…ai pazienti esterni dovrebbe quindi provvedere l’Asl,  che ha sul territorio più di 50 psicologi …ma come è risaputo,  l’Asl è troppo impegnata a realizzare tutti quei bellissimi progetti a favore degli immigrati e mentre da un lato, non comprendiamo come possano esserci ancora immigrati che si lamentano, vista la munificenza dichiarata dagli stessi firmatari dei progetti, dall’altro ci chiediamo come si possa restare indifferenti, al disagio dell’utenza che paga le spese delle carenze croniche dell’Asl e la chiusura all’esterno della psicologia clinica, da parte di un’Azienda ad Alta Specializzazione. Forse…ed azzardiamo un suggerimento….un avviso pubblico in tempi stretti risolverebbe il problema?, anche perché, come abbiamo già detto in passato,  esiste una emergenza oggettiva…urge personale specializzato sia per lo stress lavoro sia per l’oncologia e le malattie neurologiche relative alla terza età…Morale…il concorso? Un sospetto giunge spontaneo…per caso si attende che il concorso lo espleti l’Azienda Ospedaliera di Avellino per poi attingere alla graduatoria?…Hasta la vista!