I SOCIALISTI IN MOVIMENTO DI ALDO POTENZA IN PRIMA LINEA PER RIUNIRE IL PSI…E NENCINI?

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aldo potenza ed il 12 marzo. 1 I SOCIALISTI IN MOVIMENTO DI ALDO POTENZA IN PRIMA LINEA PER RIUNIRE IL PSI...E NENCINI?ROMA – Sabato 7 luglio alla Garbatella di Roma si sono riuniti tutti i socialisti che non si sentono rappresentati da questo gruppo dirigente che vuole portare i socialisti nel centro destra, da Caldoro alla figlia di Bettino Craxi, eletta il 4 marzo nelle fila di Forza Italia, all’intero gruppo dirigente che in questo momento, pilotato dal Direttore dell’Avanti, Mauro Del Bue, compagno di mille battaglie in difesa dei diritti dei lavoratori e dei ceti deboli, come diceva Sandro Pertini. La Campania è in prima fila per traghettare i socialisti di tutta la Regione nel probabile contenitore che avrà al proprio interno, Forza Italia, il Nuovo PSI ed altri gruppi di socialdemocratici ed ex del MSI-DN che non hanno difficoltà a dialogare con la Meloni, un ottimo deterrente per il PD di Martina ormai allo sbando totale, dopo le invettive di Matteo Renzi contro coloro che hanno remato per affossare il Partito Democratico. Il compagno Aldo Potenza, nel suo lungo giro dalle Marche alla Sicilia, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, ha detto testualmente: “Vorrei prendere un caffè senza caffeina con il segretario del PSI nazionale, il dottor Riccardo Nencini, per trovare una soluzione alle problematiche che migliaia di socialisti della Prima e della Seconda Repubblica hanno incontrato alle ultime elezioni politiche, quando con il cartello Insieme sono stati costretti a votare PD, Verdi e gli amici di Prodi”. Roberto Biscardini, presidente dei Socialisti in Movimento, anche lui impegnato nella sua  Lombardia a tessere la tela per riportare i socialisti italiani nelle istituzioni locali, visto che nel 2019 vi saranno le elezioni europee e il gruppo dirigente sta pensando di far approdare a Bruxelles qualche compagno che è rimasto appiedato alle ultime elezioni politiche e del quale si sono perse le tracce, anzi costui, ultimamente all’ultimo Congresso celebrato a Roma, scorrazzava lungo la hall dell’albergo pavoneggiando la sua mole e il suo sapere in termini giuridici. Intanto i Socialisti in Movimento attendono le donne, come Anna Falcone ed altre compagne autorevoli che vogliono continuare il percorso interrotto, alcuni anni fa, con Nencini segretario, del quale hanno solo un parziale ricordo. Ci dispiace per i compagni di una certa età, come Gerardo Labellarte, che vede in Bobo Craxi, giustamente colui il quale potrebbe riportare il PSI, fuori dal guado, con un gruppo dirigente di giovani socialisti, che iniziando da Napoli, con Francesco Mallardo, a Caserta con un giovane di un comune ai piedi dei Colli Tifatini, per finire a Salerno, Avellino e Benevento. La Sicilia, la Calabria, la Puglia, le Marche, il Lazio , la Campania , l’Abbruzzo e Molise, insieme alla Lombardia ove sono presenti i Socialisti in Movimento, sperano in questo incontro politico tra questa gruppo dirigente, al quale Dario Allamanno si è unito per dare la spinta finale e convincere il gruppo dirigente del PSI, le cui iniziative ora sono nelle mani di Mauro Del Bue, ultimamente in Campania per programmare il prossimo Festival dell’Avanti 2018 a Caserta, la città della Reggia, ove i socialisti con Pietro Lagnese, Carmine Iodice, Domenico Dell’Aquila, Raffaele Raucci, hanno rappresentato degnamente le idee di Pietro Nenni, Sandro Pertini, Giacomo Matteotti, Francesco De Martino e tanti altri compagni che sono passati a miglior vita, come il mitico Pippotto Franzese che era il segretario provinciale degli anni 70 e 80, quando la Provincia era rappresentata dall’avv. Pasquale D’Albore e da Francesco Martusciello. Tutti sperano in un futuro del PSI, distinto e distante dal PD, per riunificare una Sinistra a pezzi, mortificata ultimamente dall’insuccesso elettorale del 4 marzo, che vede un governo di sinistra misto ad una destra conservatrice che in Europa trova difficoltà ad affermare le proprie decisioni in merito all’emigrazione, al lavoro ed al continuo controllo dei conti pubblici, di un Parlamento europeo a guida Merkel che perde colpi, mentre i francesi continuano a mortificarci con le affermazioni di un primo ministro in cerca di leadership internazionale.

Tacco di Ghino