OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA…6

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(f.n.) – Avremmo voluto  dedicare l’ouverture del memoriale, al furto dei portafogli ed al loro prodigioso ritrovamento, ma sarebbe stato riduttivo per l’evento, pertanto…gli dedicheremo un capitolo a parte…Oggi, posizionato l’ecoscandaglio nel mare magnum dei ricordi “scritti”,  proseguiamo con la fantastica storia dell’articolo 9 che, ricordiamo, prevede che “l’attività lavorativa prestata in giorno festivo infrasettimanale sia compensata con equivalente riposo compensativo o con la corresponsione del compenso per lavoro straordinario con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo”.  Ebbene, ci siamo interrogati sui diversi atteggiamenti “indossati” dai manager nei confronti della vicenda, chiedendoci  come abbiano reagito, dinanzi alle pressioni dell’ evidente ed insolito autoritarismo “sindacale”, cui sono stati sottoposti…Abbiamo notato come alcuni, abbiano avallato le richieste dei dipendenti che, in perfetta buona fede, avevano creduto alle assicurazioni del sindacato ispiratore,  come altri  invece, abbiano preferito far finta di niente per non avere problemi…Inutile ribadire che il potere del sindacato, deriva soprattutto dagli agganci politici di cui dispone e dalla foga carrieristica dei manager di riferimento…!  Fino al 2016/2017 il sindacato non aveva avuto alcun “fastidio” dalla direzione dell’Aorn ed aveva impegnato ogni energia possibile e straordinaria, nell’elaborazione di nuove strategie destinate al mantenimento di un consenso che, ogni volta che una sentenza di primo grado sfavorevole all’Aorn, in appello diventava favorevole alla stessa, traballava e non poco, con tutta l’economia spicciola del caso, al seguito…E … quando i cordoni della borsa rischiano di chiudersi, la fantasia inizia un volo radente e coreografico, per poi librarsi oltre ogni vetta visibile a occhio nudo fino ad oltrepassare la linea dell’orizzonte…oltre il quale ogni vergogna è possibile, ogni calunnia diventa addirittura obbligatoria, fregiandosi del crisma dell’inevitabile…certo…il fine giustifica i mezzi, ma anche nella scelta dei mezzi peggiori, sarebbe necessario un limite…Ebbene… non c’è stato alcun limite… Ma andiamo per ordine.  Su indicazione della commissione straordinaria nel febbraio 2017 il direttore amministrativo Giovanni De Masi  dispone di procedere al recupero delle somme indebitamente erogate ai dipendenti, come da delibera di sei anni prima…Il sindacato si consulta con il fido avvocato, sempre lo stesso per tutte le stagioni, regolarmente retribuito ed affigge un manifestino in cui, facendo leva, oltre che sulla tolleranza degli accademici della Crusca,  sulle difficoltà economiche del comparto,  ricorda il manager Luigi Annunziata che di” propria spontanea iniziativa e indotto dal buon senso, decise di deliberare a favore del personale nell’attribuzione economica in base a quanto espresso dal CCNL.” A prescindere che, come abbiamo già ricordato, Annunziata era mosso da precise aspirazioni politico-carrieristiche e non aveva messo in conto che da lì a breve, sarebbe “saltato” assieme alle sue aspirazioni, lasciando il resto del mondo come si dice ad Oxford, con una mano dinanzi e l’altra leggiadramente appoggiata sul retrobottega…L’ineffabile elaboratore del manifestino continua: “La manipolazione del nostro contratto e dei nostri fondi economici non è una novità degli ultimi tempi, ma insieme, tutti, possiamo trovare dei margini di difesa contro questi intollerabili soprusi di chi momentaneamente si trova al potere di questo ospedale.” E’ appena il caso di evidenziare come sia “intellettualmente disonesto” parlare di manipolazione, e quanto sia vergognoso insistere nell’inganno, per evitare che i dipendenti coinvolti si accorgano del poderoso bluff. Il sindacato avrebbe potuto fermarsi a tempo debito ed informare i dipendenti, che a gran voce sosteneva di tutelare, ma non l’ha fatto e dinanzi alla sconfitta evidente, ha continuato a cambiare le carte in tavola, confondendo ostinatamente e con scienza e coscienza, le idee agli iscritti. Nessuno aveva manipolato il contratto di lavoro e come avrebbero potuto farlo?, e l’erogazione delle famose somme, si era resa possibile in virtù di una errata interpretazione dell’articolo 9. Tutto qui…ma la verità ha un costo che non tutti sono disposti a pagare ed è questo che fa la differenza tra le persone ed i fac simile. Il sindacato esorta quindi i dipendenti a non firmare e a non ritirare la nota ingiuntiva di riscossione per il recupero credito e, chiude il manifestino con una riga esilarante…”incominciamo ad agire con la loro stessa  “scaltrezza”…Chi sarebbe stato lo “scaltro” citato?, la commissione che esige un credito che, da sei anni per il molliccio e conveniente menefreghismo dei manager di passaggio, viaggia da un cassetto all’altro, grazie alla compiacenza di qualcuno?, e la scaltrezza suggerita in cosa avrebbe dovuto consistere?, nel non firmare?…scusate…detto tra noi..ma non sarebbe ora che  vi trovaste un sindacato serio?, ma il racconto delle amenità sindacali è appena cominciato…abbiate la pazienza di leggere tutte le puntate…Ah.. . crediamo sia però il caso di fare qualche anticipazione succulenta…Abbiamo modo di ritenere che il direttore generale dell’Aorn sia perfettamente al corrente di tutta la vicenda relativa all’articolo 9…e che secondo lo stile di chi ha studiato da democristiano e ha fatto il master con De Luca, cerca di glissare dando un colpo al cerchio ed uno alla botte… e  proprio non ha potuto fare a meno di prodursi qualche giorno fa, nella sua  performance preferita “io sono dalla parte dei lavoratori”…Il manager, dopo aver “sussurrato” che lui vuole parlare direttamente con i lavoratori senza intermediazione dei sindacati,  avrebbe poi dichiarato, sbattendosi il petto villoso a beneficio del sindacato ispiratore: “Non sono venuto a Caserta per danneggiare i lavoratori…hanno già tante sofferenze…” Bravo signor Ferrante….cerchi di non danneggiare i lavoratori…faccia in modo che non debbano fare turni massacranti, restituisca loro la dignità che ogni giorno  qualcuno tenta di mortificare con l’inganno ed anche con mezzucci che in Patagonia gli abitanti del luogo, chiamano ricatti…ma  soprattutto non faccia promesse, se non è sicuro di mantenerle o siamo già nella fase in cui qualche sindacalista spalanca la sua porta e le agita il dito sotto al naso, esattamente come tentarono di fare con De Masi? A tale proposito è appena il caso di informarla che De Masi, li scaraventò fuori… Hasta el domingo!

13 Commenti

  1. Collega o solo lettore …. prima di parlare di truffa si faccia spiegare cosa significa. E dopo aver compreso che cos è, si documenti sulla battaglia di cui all art 9 CCNL, le interpretazioni giurisprudenziali, le sentenze emesse da Palermo al Trentino, la delibera di riconoscimento aziendale a seguito di molte molte sentenze positive per i lavoratori, il dietro fronte della Regione Campania che disponeva che doveva essere riconosciuto solo ai non turnisti, nonché le impugnazioni successive. Solo approfondendo comprenderai che tale articolo esiste ancora ed ancora si deve comprendere a chi spetta. Benedetto sindacato che senza paura ha posto in essere una battaglia di civiltà e di diritti….. E tu, chiunque tu sia, ti permetti di chiamarla truffa. Dove il diritto è per i lavoratori e sempre per i lavoratori veniva impugnata la delibera di ripetizione somme perché illegittima e con un unico ricorso per 450 dipendenti. Se non si sanno le cose…. imparate a tacere, perché alimentare chi vuole solo vendere notizie di quarta mano….. visto che non conosce nulla di quanto tecnicamente effettivamente accaduto . Acculturatevi veramente e poi ne riparliamo ….

    • A domanda vorrei una risposta visto che lei è tanto informata: chi paga l’avvocato, chi sceglie l’avvocato e qual’è al momento il ruolo del segretario regionale e nazionale del sindacato. Pare che al nazionale non sappiano niente di tutta questa storia.

  2. Caro collega se non è per semplice e gratuito livore personale, prima di apprezzare il blasfemo offendere chi lotta tra e per i lavoratori, sappia che chi scrive si prende la sponsorizzazione di altri sindacati e per farsi bello parla male del nursing up. Del resto nessuno ha mai avuto il coraggio di perseguire una battaglia dei diritti di noi lavoratori …. L azienda sa di che battaglia si tratta… e non certo non lotta, ma i giudici hanno L ultima parola. Una per tutte la ultima sentenza che ci dà ragione … Questa notizia non è stata passata alla signora che scrive … certamente poco illuminata.

  3. Ma quale inchiesta questo direttore sa già tutto,sa quello che deve fare, lo sa benissimo, glielo impone la legge, sta solo mantenendo il carro di questo sindacato per “scesa”, questo direttore qualche mese fa voleva far rispettare la legge poi chissà che cosa è successo nella sua stanza o nella stanza di qualche politico regionale.non è diverso da quelli che hanno già arrestato

  4. Ogni mese prendo 50 euro in meno per colpa di questa signora e di questo sindacato.non sono nemmeno iscritto ma per colpa sua questo ospedale fa schifo perché minaccia e dice bugie.e questo nuovo direttore la.crede pure.

  5. Caro dottore ferrante faccia un inchiesta e cerchi di capire che interesse ci ha questo sindacato in tutta questa storia. Noi stiamo pagando, ci raccontano che poi vinciamo la causa è ci ridate di nuovo i soldi e che ci stiamo mettendo un gruzzolo da parte. Io con due figlie all’università faccio la fame a fine mese. Ma mi sento umiliato a sentirli parlare ma non posso dire niente perche l’avvocato po’ pagano loro e poi il sindacato mi fa fare un po’ di straordinario.

  6. La cosa più brutta è che nonostante tutti i loro imbrogli sono riusciti a vincere di nuovo le elezioni. Per paura e per ricatto sti pecoroni di infermieri li hanno votati di nuovo

  7. Il direttore conosce bene la sindacalista di cui voi parlate. Sa bene che non contano molto in termini di ricatto. Non sono mai riusciti a fare uno sciopero e non hanno più appoggi politici. I loro protettori politici li hanno mollati, sui giornali non riescono più a infangare per cui possono solo far credere di contare. Se prima non li arrestano per truffa è meglio che la smettono di promettere posizioni organizzative e posti di caposala

  8. Il problema è che fino a quando permetteranno a questo sindacato di alzare la voce le cose non cambieranno. Ferrante non li riceve e “Ulisse e il cane” lo aspettano come in agguato alle otto del mattino sotto la palazzina. Il dott ferrante è una persona educata e nonostante pressioni e minacce farà sempre di testa sua.

  9. Io credo che il dott ferrante non è così ingenuo da cadere pure lui nella trappola del ricatto. Stiamo restituendo i soldi un poco alla volta. Basta che questa truffa finisce.

  10. Sarebbe però il caso dire che tutti gli altri sindacati primo fra tutti il nursind misero in guardia i dipendenti i quali continuarono a credere alla venditrice di frottole ed ai suoi fidi cagnolini. E poi iniziò la saga del “vigile urbano” tramite la penna velenosa del più sporco pseudogiornalista al soldo del suddetto sindacato

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