OSPEDALE, IL MEMORIALE DELLA DOMENICA…11

7

(f.n.) – Quella sensazione, ancora vaga e svaporata, che qualche tempo fa lasciava soltanto intravedere, la possibilità che l’Ospedale cittadino, scivolasse con gran fracasso nel baratro della restaurazione…ebbene… è diventata una pericolosa realtà, i cui risvolti, per certi versi grotteschi, ma sempre e comunque pericolosi, sarà nostra cura evidenziare, con quella tendenza ad essere “odiosamente petulanti” che contraddistingue i brutti sporchi e  cattivi…Detto questo, tanto per non distrarci dall’attenzione che si deve al guizzare dei topi lungo i canali di scolo ed allo strisciare delle bisce tra le pietre cadute dall’intonaco…procediamo con  il memoriale dedicato all’articolo 9…e riprendiamo dalla storia del signor X, dipendente dell’Aorn che, invitato a restituire la famosa somma indebitamente ricevuta, comunicava all’Azienda la sua volontà di procedere alla restituzione…cosa che puntualmente ha fatto. Risulta però che altri, nelle stesse condizioni del signor X, non abbiano restituito il denaro e che l’Azienda nei casi in cui si è appellata, pur vincendo e,  nonostante fossero scaduti i termini per il ricorso in Cassazione, non abbia proceduto al recupero. Bene…ciò che manca al bagaglio di fantasiose teorie ed affermazioni che il “sindacato ispiratore” continua a spargere, come acqua santa in giro, consiste nel fatto che il legale difensore del signor X, dinanzi al silenzio ostinato dell’Aorn, ha deciso, a suo tempo, di inviare una lettera al dottor Raffaele Cantone Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, avente per oggetto, appunto, “delucidazioni in ordine al recupero degli importi” …Nella missiva si relaziona in maniera precisa ed efficace sulle varie fasi della tormentata vicenda, citando i vari documenti ufficiali…e dal momento che nella  Pubblica Amministrazione si dovrebbe agire in relazione a norme legali, il legale del signor X informa il dottor Cantone che non è dato sapere il  motivo per il quale il suo assistito sia stato sfavorito dalla posizione aziendale che, nonostante la notifica dell’atto di precetto, non procede al recupero degli importi dovuti dagli altri. Va da sé che ciò determinava un grave comportamento omissivo ed una posizione di disparità di trattamento tra i medesimi dipendenti. Essere venuti a conoscenza dell’articolata missiva inviata al dottor Cantone, equivale ad aprire uno spiraglio di incredibili dimensioni, nella dimensione nebulosa, in cui sono impiastricciati “sindacati ispiratori” e connivenze varie a diverso livello e compiacenti o deboli direzioni generali. In conclusione…il presidente dell’Autorità Nazionale dell’Anticorruzione, dottor Raffaele Cantone, una garanzia per tutti, conosce quindi tutta la storia! E soprattutto chi faceva finta di non sapere che il dottor Cantone era stato informato della manfrina doc dell’ultimo decennio, da questo momento inpoi, potrà mettere un punto fermo alla sceneggiata che vede come protagonista, la versione riveduta e corretta dello smemorato di Collegno, e cominciare a darsi una regolata…Tra l’altro, poiché con delibera 711 del 24 agosto u.s., il direttore generale dell’Aorn riteneva di prendere posizione ufficialmente sulla vicenda, conferendo l’incarico ad un legale per la difesa e la rappresentanza dell’Aorn nel giudizio promosso da 355 dipendenti, innanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Lavoro, è appena il caso di sottolineare che …altri in passato  avevano offerto lettura di solerzia in termini di difesa dell’Aorn, a cominciare da Francesco Bottino, ma con altrettanta solerzia tutto era stato a riposto nel cassetto a fermentare per anni…mentre qualcuno mischiava le carte nell’immunità acquisita de facto. Non vorremmo quindi, che la delibera 711 rappresentasse oggi l’ennesima sfaccettatura di un’altra contorta strategia del tipo: un colpo al cerchio ed uncolpo alla botte…ed intanto il tempo passa e lavora a favore degli uni e degli altri…Da un lato allunga i tempi e dall’altro contribuisce allo scarico delle responsabilità…Intanto noi ci chiediamo se qualcuno, tra coloro che hanno subito ed oggi rischiano il danno e lo scorno,  abbia pensato ad elaborare un piano strategico per il recupero del denaro versato in “nero” al legale del sindacato ispiratore?, bella domanda questa…o no? Hasta el domingo.

7 Commenti

  1. Annunziata..de Masi.. i commissari…a questa signora la tenevano alla larga..questa direzione l ha adottatata…come dire:il simile si accompagna con il suo simile…cacciate i soldi indietro e finitela di girare a vuoto, IO HO PAGATO A NERO E NON VOGLIO CHIACCHIERE…HO PORTATO I SOLDI A SAN FELICE A CANCELLO CONTANTI E ADESSO FANN PUR I FILOSOFI

  2. Il piano strategico per recuperare i soldi è molto semplice cara giornalista ognuno può fare come gli pare ma io faccio così come li ho versati, mi faccio accompagnare dalla si.ra del.sindacato dalla nipote avvocato e a nero, così come li cacciati mi faccio ridare i 550 euro. Se poi gli altri 4 infermieri che stavano con me vogliono fare diversamente sono fatti loro.ma a me la sig.ra mi deve ridare i soldi che ho versati a NERO.o se ne deve scappare da questo ospedale

  3. Sono passati a colpire i sindacalisti avversari adesso? Vanno dicendo in giro che quelli della fials fanno la spia ai giornali? Quelli che per loro sono spie per noi sono uomini d’onore che cercano di denunciare all’esterno le malefatte dei dirigenti. Sindacato venduto ed imbroglione

  4. Dobbiamo ringraziare quel nano malefico che mise la cugina a capo del sindacato ricattando dipendenti ingenui che non hanno capito le deleghe che firmavano. Tre analfabeti così maligni da rovinare la vita di 450 persone. La pagheranno perché dio è grande. I due lecchini si stessero attenti perche non alla lunga passeranno un brutto guaio

  5. Aspettiamo solo che gli altri sindacati alzino la testa. Stabile si è fatto colpire in pieno. Il sindacato in questione sta dimostrando di comandare anche a ferrante e alla siciliano se ha fatto spostare un sindacalista fials.

  6. E adesso il sindacato in questione si è già messo d’accordo sul concorso dei coordinatori. La fascia c’è la scordiamo ma per i coordinatori ci dividiamo le nomine. Come è stato fatto l’altra volta. Hanno spostato un sindacalista mettendolo in un reparto la cui caposala è la consigliera del sindacato incriminato. Come si può andare avanti?

  7. Se le carte stanno da Cantone??questa é una buona notizia.ottima.l’avvocato del sindacato ha preso soldi in nero!!l’attuale amministrazione non sta facendo un bel niente per recuperare i soldi delle cause, mentre tutto ospedale sta già pagando per il recupero i di un anno e mezzo!!questa è una truffa bella e buona e ci sono persone di responsabilità che stanno occultando. Tutto alla procura, ci vuole un intervento esterno, perché all interno dell azienda tra sindacato e amministratori sono tutti incapaci e corrotti.tutti.

Comments are closed.