GIANNINI E LE PAROLE NOTE…

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UNGHIATA GIANNINI E LE PAROLE NOTE...Le “parole note” che si “arravogliano” nella gola perché troppo note, che stancano persino i sospiri  e che forse non aveva voglia di dire…e tantomeno di recitare…Un Giannini annoiato e blasée…neppure particolarmente affascinante nella sua “mise” carta da zucchero, adatta ad una prima comunione del tipo “una festa tra di noi in famiglia…intorno alle 14…qui da noi si pranza tardi”….Vestito così…,in maniera improbabile per una sera di fine estate…Settembre è sempre il mese più elegante…il più “culturale”…sono tornati tutti dal mare e ti vedono tutti mentre tenti di acculturarti, quindi è necessario andare…essere presenti…farsi vedere…e se i bambini sono troppo piccoli per apprezzare Neruda, che asseconda le fantasie di mammàche “addà sta lla”, pazienza! come si dice a Oxford…”s’annamparà a  piccirill a nun fa’ storie”. E lui con quei capelli alla “docciaschiumacrepet” o alla “sgarbistericomanontroppo” che chiede la lacca e si affloscia un po’ sulle gambe con fare annoiato e si mette la mano sul fianco, incurante dell’esplosione della pancetta, come fosse zì Nannina che viene da Castelmorrone portando in bilico sulla testa, la cesta di fichi immersi nei pampini,  e si bilancia e barcamena con la mano sul fianco…E lui ha fame…non vede l’ora che finisca il tutto perché ha fame… ma lui è Giancarlo Giannini!… “Un magistrale Giancarlo Giannini ha chiuso in bellezza la trentesima edizione di Artestate”…Certo…la filosofia del meraviglioso a tutti i costi…Se Giancarlo Giannini avesse schioccato un dito ed avesse chiesto una sedia a sdraio e si fosse fatto cinque minuti di sonno sul palco, dinanzi  al pubblico estasiato, per riprendersi dal caldo…sarebbe stato ugualmente “magistrale” ed il racconto dell’episodio …giudicato deliziosamente living, sarebbe passato di boccainbocca, di cellulare in cellulare ed avrebbe campeggiato su fb fino al prossimo Artestate 31esima edizione…Quelli come lui sono destinati  ad essere ed a  restare “magistrali”, nella misura in cui noi abbiano deciso che lo debbano essere a tutti i costi…ma la verità è una sola… nulla togliendo alla bravura e all’eccellenza del Giannini del Davide Copperfield e tutto ciò che è venuto dopo…fino a serate come quella di sabatoescluse…la cui unica lettura è la seguente: uomini come lui, saturi di tutto ciò che il bello, il brutto, l’orridoed  il magnifico hanno prodotto dinanzi al suo sguardo e nelle cui asprezze o morbidezze egli ha immerso le mani e le braccia e la faccia…dovrebbero uscire dalla scena in piedi, senza cercare appoggi neppure all’interno del loro complicato o semplicissimo “io”, senza avere pulsioni di alcun tipo…algidi come algida è la fama eccelsa, pura ed incolore che li avvolge….come deve essere la fama…come deve essere la gloria da tramandare…intatta… senza emozioni…Continuare ad esibirsi sui palchi, quasi trascinandosi in automatico, contrabbandando la loro profonda noia ed il loro sostanziale disinteresse, per una affascinante nota caratteriale tendente al casual, fa leggermente rabbrividire…e consapevoli di ciò non possiamo che provare un moto di tenerezza dinanzi ad un giovane sindaco che è apparso impressionato da cotanta grandezza e  da  bravo timido scolaretto un pò impacciato, con le manine unite…attendeva che la maestra gli concedesse la parola…