CHIUSURA FESTIVAL DELL’AVANTI A GUASTALLA

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MODENA – Dibattito franco e sereno tra i compagni Mauro Del Bue, Direttore dell’Avanti, Bobo Craxi e Aldo Potenza dei Socialisti in Movimento, con interventi finalizzati alla riunificazione delle 46 anime o gruppi socialisti dislocati in tutte le regioni d’Italia, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Calabria, dalla Liguria alla Campania, dall’Emilia Romagna alla Campania, non dimenticando la Regione Lazio, con Roma capitale, sede del primo incontro nazionale dei Socialisti in Movimento, presso un noto albergo nei pressi di Villa Panphili. Mauro Del Bue ha tracciato un quadro degli ultimi dieci anni di gestione della Segreteria nazionale del PSI con Riccardo Nencini che ha portato il partito al di sotto dell1%, con la perdita secca di sei su otto, tra deputati e senatori, eletti nelle liste del PSI nel 2012. Attualmente Riccardo Nencini è senatore della Repubblica, grazie all’accordo con Renzi mentre Carlo Boemi è deputato in quel di Milano, e quindi in Parlamento questi due rappresentanti del PSI, eletti a marzo 2017, sotto il simbolo di Insieme, con l’appoggio del PD nazionale non riescono a svincolarsi da Martina e compagni. Mauro Del Bue ha riconosciuto gli errori della segreteria nazionale e si è dichiarato disponibile, a nome del gruppo dirigente per un congresso straordinario o un’operazione che mandi a casa Nencini con la elezione di un gruppo dirigente giovane e successivamente di un segretario nazionale del PSI, in vista delle elezioni europee di Maggio 2019. Ha replicato Bobo Craxi, il quale per non fare un torto né al gruppo dirigente del PSI rappresentato da Nencini e né agli altri gruppi, e da socialista in movimento, in procinto di fare il salto della quaglia, ha cercato di destreggiarsi nei meandri dell’arte dell’arrangiarsi e con il bastone e la carota ha raccolto ben pochi consensi, anzi pochi applausi tra i presenti in sala. Alla fine l’intervento di Aldo Potenza, barese di nascita ma trasferitosi in Umbria per motivi di lavoro e con un bel biglietto da visita, visto che ha svolto un ruolo istituzionale, da assessore per dieci anni e poi ha avuto il benservito da Nencini e compagni che lo hanno espulso dal PSI, insieme ad Angelo Sollazzo, Gerardo Labellarte e Roberto Biscardini, i quali non si sono persi d’animo e da marzo 2017 hanno iniziato un lungo tour per l’intera Italia, con l’obbiettivo di riunire i socialisti dal Nord al sud, passando per Roma. Ritornando all’intervento di Potenza, conciso e veritiero di tutti gli errori commessi dal gruppo dirigente, guidato da Nencini è stato il fiore all’occhiello del lungo discorso che ha portato i compagni presenti, ad un lungo e sincero appaluso. Ebbene la storia di questo compagno che, con la sua umiltà ed onestà intellettuale, ed a piccoli passi e senza fini personali ha portato i Socialisti in Movimento a divenire il primo gruppo in Italia, sia per adesioni che per consensi.

Tacco di Ghino