L’ITALIA DI FIGLI E FIGLIASTRI

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di Silvana Narducci

lucano LITALIA DI FIGLI E FIGLIASTRI
  Mimmo Lucano

Strano Paese il nostro. Un Paese dove i social, la tv, “l’immagine” contano molto più delle leggi scritte. Un Paese dove se riesci ad attrarre i “favori” degli opinionisti “che contano”, riesci a far diventare giusta qualsiasi cosa. Il caso Riace è un caso emblematico dello stato di deriva in cui ci troviamo. Abbiamo ascoltato e letto dell’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, accusato di irregolarità nella gestione di associazioni per l’accoglienza degli immigrati e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso l’organizzazione di falsi matrimoni tra stranieri senza permesso di soggiorno ed italiani anziani o con deficit intellettivi. Abbiamo ascoltato e letto le dichiarazioni di Salvini e quelle di Saviano, ma leggendo le 130 pagine dell’ordinanza del giudice delle indagini preliminari la discrasia che ne deriva dà le vertigini, come quando metti su occhiali che non sono della giusta gradazione…Ma dico? Siamo impazziti? Quando è successo che le leggi possono essere infrante allegramente da un cittadino, o peggio da un pubblico ufficiale, per quella che egli stesso ritiene una “giusta causa”? Da quando si possono impunemente interc. LITALIA DI FIGLI E FIGLIASTRIgestire gli atti pubblici in nome di “un bene superiore”? Da quando gestire allegramente i fondi pubblici, gli atti amministrativi, la rendicontazione ufficiale di associazioni rientra nella “disubbidienza sociale”? Certo è che dall’ordinanza,salvini 1 150x150 LITALIA DI FIGLI E FIGLIASTRI gentilmente fattaci pervenire in redazione dal collega ed amico Prospero Cecere, emerge che sarebbero stati “distratti” milioni di euro, gonfiati i conti per i rimborsi ed aumentato il numero degli ospiti nei centri per immigrati per ottenerne i relativi contributi. Cosa cambia, se non in termini di alleggerimento di pena, dove sono finiti quei soldi illecitamente ottenuti? Se aiuto un amico in una rapina a mano armata ed i soldi li incassa solo lui, io non sono passibile di pena? Se non pago le tasse per pagare la rettasaviano LITALIA DI FIGLI E FIGLIASTRI dell’università dei miei figli faccio “giustizia sociale”? Saviano, l’opinionista-prezzemolino per antonomasia, definisce la Bossi-Fini “una legge-obbrobrio” … magari lo è…ma da quando si possono trasgredire le leggi che non condividiamo? Ora è considerata “alta democrazia” ignorare le leggi in vigore se siamo in disaccordo con il Governo in carica? Non so…proprio non ci si raccapezza a star dietro alla pancia delle masse. Eppure non è questione di poco conto, quando gli “influencer di idee” si mettono in moto, la legge non è più uguale per tutti, e finisce che alcuni…solo alcuni…dai domiciliari possano rilasciare interviste, mostrarsi spavaldi alla finestra con il pugno alzato avvolto nel mantello del “cavaliere dei derelitti”. E noi lì, davanti agli schermi, in balia dei sentimenti imposti dai media, che passiamo dal programma che vuole tutti in galera, tutti fuori dal Paese…alla difesa ad oltranza dell’eroe dei miseri. Come ha detto Mimmo, poliziotto impegnato per la difesa della legge, “Attenzione a giustificare un reato perché ‘commesso a fin di bene’…si rischia di passare da uno stato sovranista ad uno anarchico!”…senza passare mai per uno Stato democratico.