(f.n.) – Una scuola di pensiero sostiene che la disparità di genere in danno delle donne, sia determinata, paradossalmente, dall’atteggiamento delle donne stesse… “le donne non votano le donne”, ad esempio, è una diceria, assurta al rango di massima. Nonostante le sfilate, le proteste, i tentativi “esagerati” e talvolta scomposti, rigorosamente inutili, di pareggiare i conti con le opportunità, resistono sacche di potere… “azzurro” soltanto per nomea, ma nella realtà… di un bel “rosa” carico! … Un esempio a caso: dalla direzione sanitaria dell’Aorn, presieduta da una donna di cui si conosce la firma, ma non le sembianze, in quanto non circola oltre i confini del suo ufficio e a differenza del manager, non compie “visite di cortesia” nei suoi possedimenti sanitari, sono scomparse le dirigenti e non se ne conosce la ragione, laddove non si tratti di un ordine superiore o non si tratti di qualcosa che somigli ad un misero preconcetto…escludendo a priori che si tratti di un giudizio negativo su professionalità ed esperienza, considerati gli unici termini di paragone esistenti e … stanziali. Rimane quindi sospeso nel vuoto, un interrogativo grande e grosso come un satellite che gira… gira… gira intorno… Qualche tempo fa, furono assunte due dottoresse per scorrimento di graduatoria, una rifiutò immediatamente e l’altra sembra aver resistito soltanto pochi mesi…corre voce infatti, che si sia licenziata… non si vede in giro da un po’, anche se non risulta alcuna delibera che ne attesti le dimissioni…un altro mistero glorioso dell’Aorn. L’ultima rimasta, la dottoressa Angela Ragozzino, ripetutamente mortificata nella sua professionalità, corre voce che abbia chiesto l’aspettativa a partire da oggi, 1 novembre, così come corre voce che le sue reperibilità saranno coperte da… una dirigente?, noooo…eppure le dirigenti all’altezza ci sono…macché!, la direttrice sanitaria ha deciso, ancora una volta, di privilegiare l’azzurro e che debba essere, anche in questo caso, un dirigente a ricoprire un incarico, nella direzione sanitaria…Saltata a piè pari, l’opportunità di nominare un medico specialista in Igiene, si è quindi proceduto alla nomina del dottor Gerardo Melone, medico estetico. Una sottile vena persecutoria, addomesticata alla bisogna, secondo i desiderata di qualcuno, sembra continuare ad infliggere mortificazioni inaudite, alla dignità collettiva di questo Ospedale, con particolare riferimento ad alcune professionalità. Ci si chiede cosa prevedesse il mandato della direttrice sanitaria, oltre alla licenza di chiamare camorristi i dipendenti, di urlare a squarciagola, di trattare i sottoposti come lacchè e palafrenieri e di distruggere, come sta puntualmente facendo, le professionalità della precedente direzione sanitaria, tra l’altro con una disparità di trattamento tra “maschietti e femminucce”, che davvero lascia oltremodo perplessi. Se la direttrice sanitaria ha la sindrome della signorina Rottermayer non significa che le vittime predestinate abbiano tutte la sindrome di Heidi e che a nessuno venga in mente di fare come le caprette: ciao ciao. Ovviamente c’è chi in questa dimensione ci sta da dio…e non da oggi…Tra l’altro sfolgoreranno a breve, orizzonti fulgidi anche per altri illustri giovani rampanti che stanno scaldando i muscoli nella graduatoria aperta in quel della Napoli 3…Infatti nell’atto aziendale sono previsti posti per molti dirigenti medici, da inserire ad esempio, come previsto, nelle Uoc presiedute dai giovani direttori Danilo Lisi e Massimo Mensorio, autentiche colonne portanti della Direzione Sanitaria. Avanti così…procediamo lungo il percorso tracciato, in nome della meritocrazia ma soprattutto per riguardo ai tanti importanti “papini” che sono in apprensione per il futuro dei cuccioli… Hasta la recomendatiòn!