AMORI & MISERIE – PRIMA PUNTATA

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 di Calpurnia

melograno AMORI & MISERIE   PRIMA PUNTATA

La Notte racconta…

Il Buio ascolta

La Luce purifica

La storia di tutte le storie sarà quella più triste…quella che trascina i silenzi e li trasforma in pietre aguzze che costellano  i sentieri del sonno e maltrattano l’orizzonte laggiù oltre le cime degli alberi…E se la tua sosta sarà troppo lunga e indugerai sulle pietre, il tuo futuro sarà compiuto ancora prima di iniziare ad intravederlo…devi correre e schivarle…guardando oltre le cime degli alberi, cercando il riflesso di quell’orizzonte che stai smorzando, chiudendo con forza l’ansia  nelle sacche sdrucite del presente, gettarle sui marciapiedi grigi come la refurtiva di un ladro in fuga e prendere il volo oltre e stesso…il tempo di un sospiro e sei già nel vento—

1° puntata

Istituto Tecnico di G. provincia di Bergamo

Il segnale dei  messaggi in arrivo lo fece sobbalzare…era intento a spiegare un passaggio aritmetico ai suoi studenti…seccato, Vittorio. allungò la mano per sbirciare chi fosse …strano…c’era soltanto il  numero ma non il nome…spostò il cellulare sulla cattedra  e continuò la lezione. La classe era numerosa e chiassosa…una masnada simpatica e vociante..era bastata quella frazione di secondo di distrazione del professore per far esplodere l’anarchia…Vittorio richiamò ad alta voce l’attenzione dei ragazzi e continuò la spiegazione…Dopo un quarto d’ora suonò la campanella..era l’ultima ora…Tra gli schiamazzi e le spinte, in un turbinio di sciarpe, giubbotti e guanti,  Vittorio  Poletti,  guadagnò coraggiosamente il corridoio ed entrò nella sala dei professori. C’erano due colleghe sedute al grande tavolo centrale, intente a chiacchierare a bassa voce….Quando lui entrò, tacquero di colpo e si guardarono…Vittorio ebbe l’impressione che fossero imbarazzate… pensò: “Staranno tagliando i panni addosso a qualcuno…garantito!”. Si avvicinò alla finestra e lesse il messaggio…”Buongiorno professore, sono Sandro Deledda, devo parlarle…quando ci possiamo vedere, riservatamente?”  Vittorio lo conosceva di vista…era l’insegnante di Educazione Fisica…un tipo azzimato…dinoccolato…sempre alla moda…anche troppo per i suoi gusti….se la tirava un pò e tutte le volte che lo incontrava o al bar dell’Istituto o nella sala dei professori, sembrava sempre sul punto di fare una conquista…E cosa vorrà costui da me?, cosa avrà da dirmi?, e poi… riservatamente???, mah! Vittorio  salutò le colleghe, uscì dalla sala e si avviò verso le scale…scese di corsa le due rampe, attraversò l’atrio immenso di quella scuola modernissima e raggiunse in fretta il parcheggio auto. Entrò nella sua Clio bianca, ordinatissima e profumata …l’arbre magique al profumo di bosco dondolò appena…Vittorio guardò l’orologio e pensò che sua moglie doveva essere già arrivata in aula… Daria insegnava Inglese nella sua stessa scuola e faceva il turno di pomeriggio;  strano…non gli aveva neanche inviato un messaggio per dirgli che era arrivata e cosa avessero deciso  i ragazzi, se  pranzavano  a  casa o da sua madre…Accese il motore e si avviò verso casa, mentre i pensieri iniziavano a  mulinare nel suo cervello…Dalia era strana da qualche tempo, distratta e sovente sembrava triste…Avevano due figli magnifici, una bella casa, un lavoro soddisfacente….cosa le mancava dunque?..Gli interrogativi e le spiegazioni più facili da raccontarsi, i pensieri consolatori, i rifugi di comodo delle responsabilità, sfilavano duecento volte al giorno, nella testa di Vittorio e la banalità delle risposte, diventava la ragione suprema…ma Dalia, al di là di tutti i suoi interrogativi e di tutte le sue risposte,  continuava ad essere diversa dalla Dalia di sempre. Per qualche tempo aveva persino pensato che sua moglie fosse malata, che non volesse dirgli nulla…che avesse un male tremendo…aveva pensato cose orribili…poi si era convinto che non era la salute il problema…allora cosa  era successo a  sua moglie?…In quel momento il trillo di un altro messaggio lo fece sobbalzare nuovamente.  Continuando a guidare prese il cellulare e con la coda dell’occhio sbirciò chi fosse l’autore del messaggio…lo stesso numero di prima…era di nuovo Sandro Deledda…Vittorio accostò l’auto a bordo strada e aprì il messaggio…”Ho visto che ha letto il mio messaggio…posso avere una risposta?, quando possiamo incontrarci?” Vittorio si sentì improvvisamente a disagio e non sapeva perché…era sudato…ad un tratto e quasi istintivamente rispose al messaggio: “Ci vediamo tutti i giorni a scuola …come mai questi segreti…cosa deve dirmi?” Inviò il messaggio….Quasi subito arrivò un altro messaggio: ” Devo parlarle di una cosa importante”. Vittorio d’istinto rispose: “Allora vediamoci subito nel cortile dell’Istituto…posso tornare indietro”… E l’altro immediatamente: ” NO…adesso ho da fare…non posso… le mando un messaggio domani”. Vittorio sentiva nel petto una sensazione di vuoto…mille pensieri si affollavano nella sua mente… molte cose gli tornarono in mente con un significato improvvisamente diverso…Pensò alle due colleghe che parlottavano nella sala dei professori, al loro disagio quando lui era entrato e poi pensò a sua moglie così strana…così cambiata…NO…non voleva pensare…domani…domani sarebbe andato a  sentire cosa voleva questo Sandro Deledda…ora doveva calmarsi….andare a casa dai ragazzi che sicuramente lo stavano aspettando…poi…poi…si sarebbe deciso ad affrontare un discorso serio con Dalia…una volta per tutte…un discorso chiaro… che fugasse dubbi e  paure…Avrebbe costretto Dalia a dire cosa la tormentava…quella sera …si quella sera stessa. Ingranò la marcia e velocemente si diresse verso la sua casa….

fine della prima puntata     

1 commento

  1. Leggendo questa prima puntata ho rivisto un momento accaduto in un altro contesto scolastico. Sono curiosa di conoscere le altre puntate.

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